CZ di Binance e le due lezioni che abbiamo imparato in questi giorni

Christian Boscolo
| 2 min read

La giornata di ieri è stata particolarmente convulsa e sarà probabilmente ricordata come l’ennesimo punto di svolta nel mondo crypto. Chiariamo subito che quello che è successo ieri non fa bene al mercato. Una situazione kafkiana in cui, due tra gli Exchange di crypto più importanti al mondo, prima si danno battaglia a colpi di tweet e poi annunciano un’acquisizione (ancora tutta da verificare e perfezionare) del tutto inaspettata.

Ma margine di tutto questo c’è l’ennesima crypto, FTT, che ha perso quasi tutto il suo valore e che sta trascinando anche oggi tutto il mercato verso il baratro. Non solo. Ci sono o ci saranno, altri milioni di investitori che imprecano contro il destino avverso per aver scelto la crypto sbagliata. E non una criptovaluta dell’ultima ora, ma una delle prime 30 come capitalizzazione, che oggi è sprofondata al 70esimo posto.

Dura lex sed lex

Oggi, CZ di Binance, ha esordito su twitter ricordandoci le due lezioni che, secondo lui, abbiamo imparato:

1 – Mai utilizzare il token che hai creato come collaterale.

Qui si riferisce a FTX, reo di aver utilizzato come collaterale il proprio token FTT. Nel momento in cui la notizia è trapelata, il valore del token è crollato, rendendo quel collaterale carta straccia e facendo di fatto fallire l’Exchange. Ma chi ha fatto trapelare la notizia?

2- Non fare prestiti se guidi un business crypto, e cerca di avere una buona copertura.

Qui il riferimento è ad Alameda Research, l’altra faccia della medaglia di FTX. Un business non collegato direttamente a FTX ma di proprietà dello stesso CEO, Sam Bankman-Fried o SBF se preferite. 

Insomma, due lezioncine scontate e poco tempestive, visto che a rimetterci non saranno SBF o CZ, ma gli investitori che hanno creduto nei loro progetti. Ma se proprio vogliamo ripensare a quello che è successo in questi giorni, direi che un paio di lezioni le abbiamo apprese, anche se non sono quelle che ha scritto CZ.

Cosa abbiamo davvero imparato?

1 – NON credete alle dichiarazioni degli Exchange:

Se vi dicono che i prelievi sono regolari ma le transazioni sono ferme su Etherscan, probabilmente c’è qualcosa che non va. 

2 – NON credete alle dichiarazioni dei CEO degli Exchange

Allo stesso modo, non bisogna credere alle dichiarazioni dei CEO delle criptovalute, tantomeno se possiedono un Exchange.  Se vi dicono che si stanno liberando di un token crypto, probabilmente il giorno successivo compreranno l’intera azienda.

Considerazioni amare

Insomma, ognuno faccia il suo lavoro. Gli investitori dovrebbero imparare che, chiedere a un Exchange se sta andando tutto bene è come chiedere al commesso come indossiamo un nuovo vestito. La risposta è scontata e forse è meglio non farla. Allo stesso modo non si può chiedere ai CEO di non mentire sulla loro azienda.

D’altro canto risulta difficile accettare lezioni da chi si comporta come i wrestler, che prima urlano in maniera scomposta, poi fanno finta di darsela di santa ragione, ma alla fine non si fanno nulla perché sono grandi amici. Tanto il biglietto lo stai pagando tu.

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