Il fallito lender crypto Celsius corre ai ripari contro le appropriazioni indebite degli ex dirigenti

Marcello Bonti
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Alex Mashinsky. Fonte screenshot, Stoic Finance / YouTube

Il lender crypto Celsius. che ha dichiarato bancarotta, ha intrapreso un’azione legale contro il suo ex CEO Alex Mashinsky e altre figure dirigenziali per chiedere risarcimenti di “milioni di dollari”.

Questa settimana il tribunale ha pubblicato dei documenti dai quali emerge che Mashinsky, il cofondatore di Celsius S. Daniel Leon e diverse altre persone hanno tenuto una “condotta negligente, sconsiderata ed egoista” durante il periodo trascorso in Celsius.

Tra le accuse, pesano su Mashinsky e gli altri, quella d’aver gonfiato il prezzo del token CEL e d’aver effettuato “investimenti per il proprio interesse” prima che la società dichiarasse bancarotta.

In particolare nei documenti si fa riferimento a trasferimenti per miliardi di dollari verso la piattaforma KeyFi, in parte di proprietà di Mashinksky. Secondo gli atti del tribunale, solo questo investimento ha generato una perdita di circa 200 milioni di dollari a carico di Celsius.

Un’altra operazione che figura agli atti è un grosso trasferimento verso un wallet crypto gestito da Mashinsky lo scorso maggio, poche settimane prima che Celsius presentasse istanza di fallimento.

Secondo i documenti del tribunale, quest’ultimo trasferimento è da considerarsi un atto fraudolento come definito dalla legge fallimentare degli Stati Uniti.

I legali della compagnia hanno allegato agli atti del tribunale la richiesta ufficiale da parte della società di un rimborso da parte di Mashinsky e agli altri.

Nel documento si legge: “Il reclamo comprende le richieste e cita in giudizio i potenziali imputati per ottenere la restituzione di milioni di dollari sottratti alla piattaforma Celsius”. Inoltre si cercherà di “recuperare danni per miliardi di dollari persi a causa della condotta negligente, sconsiderata ed egoista degli imputati”.

Lo scorso luglio, Celsius ha presentato istanza di fallimento assistito secondo la procedura del Chapter 11. L’obiettivo era tentare di ristrutturare e stabilizzare la propria attività e di massimizzare il valore per tutte le parti interessate.

Alex Mashinsky si è dimesso dalla carica di CEO di Celsius lo scorso settembre. All’epoca aveva anche dichiarato di essere “disposto e disponibile a continuare a lavorare con la Società e i suoi consulenti per arrivare a una riorganizzazione efficace”.

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