I trader di azioni e criptovalute stanno cambiando

 

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Il 2021 è stato l’anno dei trader al dettaglio. Da titoli meme ad alta quota e criptovalute a titoli tecnologici ben performanti, milioni di nuovi trader hanno mostrato il loro potere in un mercato rivoluzionato dal trading online.

Finora, il 2022 è iniziato con una ritrattazione del mercato e una riduzione dei livelli di attività di trading in un contesto di incertezza geopolitica e cifre drammatiche dell’inflazione. Poiché i trader cercano maggiore sicurezza e rendimenti prevedibili, l’istruzione e le informazioni diventano essenziali per consentire agli investitori al dettaglio di prosperare in un mercato in continua evoluzione.

L’attività di trading retail si sta stabilizzando

Il cambiamento nelle abitudini di trading e di investimento rispetto a un anno fa riflette un cambiamento nelle circostanze macroeconomiche. Dato che il mondo sta tornando al ritmo dell’era pre-pandemia, sempre meno persone si ritrovano bloccate nelle loro case e la spesa per il tempo libero, la gastronomia e l’intrattenimento sono aumentate con l’abolizione delle restrizioni. Negli ultimi due anni, le famiglie si sono spesso ritrovate ad avere tempo libero e contanti durante i ripetuti periodi di blocco. Alimentate da stimulus check, schemi di congedo e sconti fiscali, molte persone hanno visto l’investimento in azioni e criptovalute come un passatempo fruttuoso e un rischio che vale la pena correre in un momento in cui le attività registravano regolarmente una crescita esponenziale.

Oltre alla maggiore spesa per il tempo libero e la socializzazione dovuta alla riapertura della società, i bilanci delle famiglie sono schiacciati dall’aumento dell’inflazione e dalla crisi del costo della vita esacerbata dalla guerra in Ucraina e dalle ripercussioni geopolitiche. Con la combinazione di queste circostanze, l’attività di trading è diminuita verso la fine del 2021. La maggior parte dei broker affermati ha notato una leggera riduzione delle transazioni negli ultimi mesi, in coincidenza con un calo dei titoli tecnologici precedentemente ad alte prestazioni. La storia è simile per gli exchange di criptovalute.

Queste cifre hanno spinto alcuni scettici a credere che il boom del trading retail del 2021 non fosse altro che un fuoco di paglia; avevano torto.

Mentre i livelli del volume di trading nel 2021 sono diminuiti con la fine delle restrizioni covid, il numero complessivo di persone che utilizzano piattaforme di trading rimane drammaticamente al di sopra dei livelli pre-pandemia. Coinbase ha più che raddoppiato la sua base di utenti dalla fine del 2019, mentre i broker tradizionali come Charles Schwab hanno registrato un aumento di utenti attivi più di dieci volte nello stesso periodo. Queste statistiche contraddicono qualsiasi suggerimento di semplice clamore.

Le cifre mostrano che i trader retail non lasciano le piattaforme così rapidamente come si sono uniti a loro. Quello che stanno facendo, tuttavia, è cambiare le loro abitudini e propensione al rischio per riflettere le circostanze economiche. I nuovi trader che sono entrati nel mercato negli ultimi due anni sono sempre più alla ricerca di opportunità di investimento più sostenibili e sicure. Lo stesso vale per le criptovalute: alcune monete meme hanno subito un’enorme quantità di clamore nel 2021, ma i modelli attuali mostrano un passaggio più attento a progetti con fondamenti solidi e casi d’uso reali.

Dare potere ai trader attraverso l’istruzione

Con il cambiamento visibile delle priorità di investimento, sulle piattaforme di trading spetta l’onere di fornire ai propri utenti gli strumenti necessari per prendere decisioni informate sui propri investimenti. Mentre investire in fondi e indici tradizionali può fornire una soluzione rapida per una partecipazione sicura e stabile al mercato azionario, investire nelle giusti asset digitali può richiedere quantità significative di ricerca.

Studi recenti mostrano che una mancanza di conoscenza può impedire a molte persone interessate alle criptovalute di entrare a far parte di una piattaforma di trading. Un totale del 57% degli intervistati ha visto la mancanza di conoscenza come il principale ostacolo all’investimento in criptovalute, mentre il 60% degli intervistati si è identificato come “non molto” o “per niente” informato. Mentre il boom dell’anno scorso potrebbe aver ignorato molte di queste preoccupazioni, le circostanze attuali elevano questo problema in cima all’agenda delle piattaforme di trading.

È quindi importante che le piattaforme mettano a disposizione materiali didattici, tutorial e strumenti di apprendimento per garantire che i trader possano essere potenziati attraverso le informazioni.

Uno dei grandi vantaggi del trading retail è la democratizzazione dei mercati finanziari, ma ciò può essere ottenuto veramente solo se gli utenti prendono decisioni in modo informato e sicuro.

Individuare alcuni dei rischi e delle insidie in determinati titoli o progetti di criptovalute, riconoscendo al tempo stesso fondamentali e potenziali forti è la chiave per la fiducia finanziaria.

Con una maggiore regolamentazione incombente, le piattaforme crypto e i broker di investimento al dettaglio farebbero bene a stare al passo con la curva e dare la priorità ai propri utenti. I trader sono desiderosi di imparare, diamo loro gli strumenti giusti per potenziarli.
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Joe Jowett è il CEO di StrikeX, una società di tecnologia blockchain.

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