Nuovi regolamenti cripto entrano in vigore oggi in Giappone

Tim Alper
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È l’inizio di un nuovo mese in tutto il mondo, ma in Giappone potrebbe essere l’inizio di una nuova era per l’industria delle criptovalute, con l’entrata in vigore di una serie di nuove modifiche legali che cambiano il modo in cui le aziende che si occupano di criptoasset debbano operare nel paese.

Fonte: Adobe/promesaartstudio

A partire dal 1° maggio, entrano in vigore una serie di modifiche ai servizi di pagamento esistenti e agli atti di strumenti finanziari e di scambio, a seguito delle richieste dell’organismo di regolamentazione incaricato di sorvegliare le industrie crittografiche della nazione, la Financial Services Agency (FSA).

La FSA ha dichiarato di voler "rafforzare la rete di protezione per gli investitori in criptovaluta". Di seguito è riportato un breve riepilogo di alcuni dei punti salienti delle modifiche legislative:

  • Il trading con leva (o margine) è ora limitato a x2. Gli scambi hanno un periodo di tolleranza di sei mesi per attuare questa misura (e sembra alcuni stiano scegliendo di aspettare fino all’ultimo minuto).
  • Gli scambi esteri non possono offrire servizi ai clienti con sede in Giappone senza un permesso operativo della FSA. Attualmente ci sono 23 titolari di licenza, la maggior parte dei quali sono aziende giapponesi. Come riportato, BitMEX ha già annunciato questa settimana che smetterà di offrire servizi ai residenti giapponesi, mentreCoinbase si sta avvicinando alla sua apertura in questo mercato.
  • I servizi di custodia di criptovalute sono ora soggetti alle stesse leggi sulle licenze che si applicano agli scambi e ai broker e quindi devono ottenere i permessi FSA per operare in Giappone.
  • Gli scambi, i broker e i fornitori di portafogli devono mantenere i propri fondi separati dai fondi dei clienti nelle procedure bancarie.
  • Gli scambi devono compensare le partecipazioni in criptovalute detenute in portafogli caldi con una somma di riserva approssimativamente equivalente detenuta in portafogli freddi offline.

Sebbene queste nuove normative possano sembrare restrittive per alcuni, ci sono segnali che la FSA sia disposta a lavorare con l’industria in una serie di settori, in particolare per quanto riguarda l’autoregolamentazione e la promozione di offerte di token di titoli (STO), un’area che dozzine di società giapponesi di criptovalute e titoli vogliono commercializzare.

Secondo un annuncio ufficiale, la FSA ha anche iniziato il mese concedendo a due associazioni chiave di criptovalute e blockchain il titolo di "associazioni finanziarie certificate".

Questi sono, in primo luogo, la Japan Virtual Currency Exchange Association (JVCEA), un collettivo che comprende tutti gli scambi di criptovalute autorizzati dalla nazione, nonché un numero di società in attesa di ottenere permessi operativi. La JVCEA in precedenza ha ottenuto lo status di autoregolamentazione ufficiale dalla FSA, quindi questa mossa aumenterà ulteriormente la sua legittimità.

Il secondo gruppo è la Japan Security Token Offering Association, di recente costituzione, i cui membri includono aziende di grande impatto come il Gruppo SBI , il gigante dell’e-commerce Rakuten e il colosso di intermediazione Tokai Tokyo, così come un numero crescente di aziende collegate alle criptovalute.