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Guida ai migliori ETF Bitcoin: Vantaggi, svantaggi e come investire

Tra i nuovi metodi di fare trading e investire nelle nuove tecnologie come ad esempio le criptovalute, gli ETF Bitcoin rappresentano una prospettiva interessante e alla portata di tutti.

I professionisti del settore descrivono gli Exchange Traded Funds (da cui deriva l’acronimo ETF) come gli strumenti più indicati per guidare l’adozione di Bitcoin, così come una scorciatoia per presentare agli investitori il pieno potenziale delle criptovalute.

ETF Bitcoin Domicilio Dimensione Rendimento 2023 Costi gestione
ETC Group Physical Bitcoin Germania €455 milioni +73,7% 2,00%
 CoinShares Physical Bitcoin Jersey €277 milioni +74% 0,98%
 21Shares Bitcoin ETP Svizzera €250 milioni +73,7% 1,49%
 WisdomTree Bitcoin Jersey €174 milioni +73,8% 0,95%
 VanEck Bitcoin ETN Liechtenstein €143 milioni +73,9% 1,00%
 SEBA Bitcoin ETP Svizzera €56 milioni +73,5% 0,75%
 DDA Physical Bitcoin ETP Germania €6 milioni +73,6% 0,95%

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Cosa sono gli ETF Bitcoin?


Nonostante la loro associazione con Bitcoin, gli ETF non sono esattamente una nuova tecnologia. In qualità di strumenti di trading, infatti, questi fondi d’investimento sono presenti nei mercati finanziari italiani ormai da più di vent’anni e globalmente ormai da trenta, raccogliendo oltre mille miliardi di dollari in asset gestiti e rilasciando nuovi ETF ogni anno.

È dunque meglio iniziare a conoscere gli ETF Bitcoin avendo un quadro chiaro di cosa sono gli ETF più in generale e soprattutto di come vengono utilizzati:

In primo luogo, un ETF è un fondo che viene utilizzato per tracciare i prezzi delle attività sottostanti. Questi possono essere beni “tradizionali” come oro o petrolio, così come altre materie prime, obbligazioni, azioni e persino criptovalute, proprio come Bitcoin.

Con un ETF l’investitore ottiene la custodia di questo “paniere” di beni tramite il rilascio di un apposito titolo azionario. Inoltre, va considerato che gli ETF si comportano in modo simile alle azioni tradizionali, almeno nel senso che possono essere scambiati all’interno delle borse valori.

Il loro aumento di popolarità e l’elevato utilizzo che si fa ultimamente di questi strumenti deve molto alla loro facilità di vendita e acquisto, così come viene percepito dalla popolazione degli investitori, nonché alla solida liquidità che offrono.

Per un investitore che intende acquistare l’asset sottostante di un ETF, spesso questi rappresentano un’opzione più accessibile rispetto alla negoziazione degli asset stessi veri e propri.

Questo livello di convenienza commerciale si estende anche a Bitcoin, che è stata una delle caratteristiche principali ad aver reso possibile un mercato florido come quello degli ETF Bitcoin.

ETF Bitcoin: quali sono i migliori nel 2023


Nel corso delle nostre indagini ed osservazioni preliminari in vista della stesura di questo articolo, ci siamo imbattuti in decine di ETF Bitcoin diversi. Riuscire a decifrare con attenzione quale sia il migliore in assoluto è senza dubbio una sfida di difficile attuazione soprattutto in un mercato tanto mutevole come quello dei Bitcoin.

Non di meno, però, ad una più attenta occhiata ci si può rendere conto di come alcuni fondi proprietari di ETF Bitcoin abbiano svolto un lavoro nettamente superiore alla media per costruzione del paniere, distribuzione, rendita e servizio al cliente. La nostra redazione si è premurata così di raccogliere le voci più autorevoli di questo panorama ed offrire una breve seppur esaustiva descrizione.

1. ETC Group Physical Bitcoin

ETC Group è uno dei fondi di investimento più attivi nel settore delle criptovalute dunque non sorprende che abbia lanciato un proprio ETF Bitcoin. Il paniere replica fedelmente l’andamento del Bitcoin e fra quelli che esporremo in questa breve disamina è il fondo dal capitale più vasto: ETC Group Physical Bitcoin conta infatti più di 417 milioni di dollari di capitalizzazione.

Il fondo ha sede in Germania, dunque all’interno dei confini dell’Unione Europea. Per questo motivo, si tratta di un ETF Bitcoin commerciabile anche all’interno della borsa italiana e riscontrabile all’interno di un gran numero di broker e piattaforme di trading online.

Per quanto riguarda l’andamento del fondo, dopo un 2022 non particolarmente esaltante dettato soprattutto dalle difficoltà incontrate da Bitcoin e dal mercato crypto, il fondo di ETC Group si è ripreso facendo segnare un interessante +73,7% nel corso del primo mese del 2023. Le prospettive per il 2023 restano elevate, nonostante l’alto tasso di volatilità previsto dagli analisti.

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2. CoinShares Physical Bitcoin

Una menzione nel novero dei migliori ETF Bitcoin va anche per il fondo di CoinShares: CoinShares Physical Bitcoin. Si tratta di un fondo di medie dimensioni in quanto a capitalizzazione con circa 268 milioni di dollari totali, che lo piazzano di diritto fra gli ETF Bitcoin più imponenti per capitale impiegato.

Il paniere di CoinShares riflette esattamente l’andamento di Bitcoin e di alcuni asset strettamente collegati. Anche in questo caso, va sottolineato come l’andamento dell’ETF dal suo rilascio a fine 2021 fino ad oggi sia stato decisamente influenzato da fattori come lo stesso prezzo del Bitcoin, nettamente diminuito oggi rispetto al suo massimo storico fatto registrare qualche anno fa.

Nonostante la fase di incertezza e l’alta volatilità, tuttavia, CoinShares si è dimostrata capace di mettere insieme un ETF Bitcoin estremamente competitivo (soprattutto per il basso costo di gestione) ed in grado di attirarsi le attenzioni di buona parte del mercato internazionale. Attualmente, infatti, questo titolo sembrerebbe in ripresa, essendo stato capace di far registrare segno positivo all’ultimo aggiornamento semestrale.

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3. 21Shares Bitcoin

Un altro esempio di ETF Bitcoin altamente competitivo e consigliato in questo periodo è il fondo ideato da 21Shares. Si tratta di un ETF Bitcoin molto famoso e impiegato da decine di migliaia di investitori con una capitalizzazione complessiva di circa 192 milioni di dollari statunitensi.

Come anche gli altri già presentati, si tratta di un ETF fisico che ricalca perfettamente le posizioni e gli andamenti di Bitcoin sul mercato criptovalutario. Con sede in Svizzera, 21Shares Bitcoin è un fondo piuttosto conosciuto anche all’interno della borsa italiana ed europea.

Va sottolineato come questo ETF Bitcoin possa vantare un costo di mantenimento maggiore rispetto alla media degli altri, richiedendo ai propri investitori una spesa di circa l’1,5% ogni anno per mantenere aperta la propria posizione e sostenere tutti i vari costi di gestione legati all’utilizzo ed allo sfruttamento del fondo.

Dopo un 2020  super dove l’ETF Bitcoin di 21Shares aveva fatto segnare addirittura un +249% sul proprio valore di mercato, gli avvenimenti dell’ultimo anno ne hanno fisiologicamente arrestato la corsa. Ottimi segnali di ripresa stanno giungendo negli ultimi mesi, grazie anche alla ripresa del mercato complessivo.

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4. WisdomTree Bitcoin

Fra i numerosi fondi di investimento noti a livello internazionale che hanno deciso di agire anche nel campo degli ETF Bitcoin si può segnalare WisdomTree. La società è attiva con diversi fondi ETF nei settori dell’economia finanziaria più disparati e dal 2019 ha inaugurato anche un proprio fondo di investimento incentrato sull’andamento del Bitcoin.

Con 153 milioni di dollari di capitalizzazione attuale, l’ETF Bitcoin di WisdomTree potrebbe non sembrare al livello di quelli appena presentati.

Tuttavia, può vantare dalla sua un costo di mantenimento eccellente, inferiore all’1% così come una storia ricca di risultati strabilianti che confermano una versione dei fatti che vede questo fondo come estremamente competente nel suo campo.

Tra il 2020 e il 2021 infatti l’ETF Bitcoin di WisdomTree ha fatto segnare cumulativamente un +340%, salvo poi vedere il proprio valore ridursi in corrispondenza della crisi di Bitcoin nel corso del 2022.

Con l’avvento del nuovo anno (e a dire il vero già dalla fine dello scorso) il titolo ha iniziato la sua graduale ma costante ripresa, tanto che ad oggi è senza dubbio annoverabile fra i fondi migliori nei quali investire nel settore dei Bitcoin.

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5. VanEck Bitcoin

Una parentesi va aperta nel merito di un altro colosso dei fondi di investimento: VanEck. Da diversi anni ormai l’ETF Bitcoin di VanEck rappresenta un punto fermo all’interno della comunità degli investitori del settore crypto.

Ad oggi questo ETF conta circa 130 milioni di dollari di capitalizzazione complessiva, cifra ragguardevole soprattutto se rapportata al tasso di volatilità particolarmente alto tipico di questo fondo.

Con una volatilità media del 57% negli ultimi 12 mesi infatti l’ETF Bitcoin di VanEck è fra quelli che vanta un primato in questa statistica all’interno del ristretto gruppo esaminato in questa guida.

Il fondo ha sede in Europa, nel piccolo ma florido Liechtenstein e dunque si tratta di un fondo acquistabile su gran parte dei broker e delle piattaforme di trading che operano regolarmente nel territorio dell’Unione Europea, oltre che essere rintracciabile su gran parte delle borse nazionali europee, non da meno quella italiana.

Venendo all’andamento complessivo del fondo, l’ETF Bitcoin di VanEck è fra i pochi in questa particolare categoria a poter vantare un profitto netto fin dai primi momenti di operatività.

Procedendo con la sommatoria dei rendimenti dei tre anni di attività del fondo infatti ci si rende infatti conto come un utente che ha iniziato ad investire con VanEck Bitcoin nel 2021, a distanza di pochi anni potrebbe vantare un profitto fra il 20 ed il 30%.

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6. SEBA Bitcoin

Meno conosciuto rispetto a fondi come i già citati WisdomTree, VanEck e 21Shares, un piccolo paragrafo di analisi va dedicato anche a SEBA Bitcoin.

Occorre infatti tenere a mente come la particolarità di questo mercato consenta una seria partecipazione non soltanto a grandi fondi di investimento ad alto capitale, ma anche a piccoli fondi di dimensioni ridotte.

SEBA offre in tal senso un esempio limpidissimo, mettendo a disposizione degli investitori un fondo flessibile ed affidabile, oltre che ad un costo unitario di partecipazione decisamente minore rispetto agli altri. L’ETF Bitcoin di SEBA conta infatti una capitalizzazione complessiva di appena 50 milioni di dollari, ma riesce a controbilanciare grazie ad un costo di mantenimento che oscilla intorno allo 0,75%.

Come diversi importanti fondi di investimento, SEBA Bitcoin ha la propria sede domiciliata in Svizzera.

Questa accortezza rende il fondo facilmente accessibile all’interno di tutte le principali borse europee, senza eccezione di quella italiana. Inoltre, nonostante la bassa capitalizzazione alcuni dei broker ETF più importanti sulla piazza potrebbero disporre di questo fondo all’interno del loro catalogo.

Venendo ai rendimenti, SEBA Bitcoin per via della propria struttura da ETF Bitcoin adatto ai principianti ha sofferto più di altri competitori la crisi del prezzo di Bitcoin nel corso del 2022, perdendo fino al 64% del proprio valore nel corso dell’anno.

Tuttavia, la lenta ma certa ripresa del mercato sembra star facendo alla lunga anche il gioco di SEBA e dei suoi investitori, riportando questo ETF a vedere segni positivi a bilancio.

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7. DDA Physical Bitcoin

Ultimo, anche se chiaramente non per importanza, è DDA Physical Bitcoin. Come l’ETF Bitcoin precedente, anche questo è particolarmente indicato per principianti dotati di piccoli capitali.

Il fondo di DDA infatti ha una quotazione che lo rende accessibile a chiunque ed un comodo costo di mantenimento inferiore alla soglia dell’1%.

Questo ETF Bitcoin domiciliato in Germania infatti, proprio per queste sue caratteristiche peculiari, ha una capitalizzazione complessiva di mercato di poco superiore ai 5 milioni di dollari statunitensi.

Sebbene questa cifra potrebbe far pensare ad un prodotto di nicchia o di scarso successo, nel corso di questa guida è stato già notato come capitalizzazione e successo dell’ETF Bitcoin non siano quasi mai sinonimi.

Questo è dovuto soprattutto alla natura estremamente volatile di questo asset e degli strumenti ad esso collegati, come gli ETF.

Più nello specifico, DDA Physical Bitcoin conta un tasso medio di volatilità del 55% negli ultimi 12 mesi. Per mercati affini alla speculazione come quello dei Bitcoin, si tratta di un dato fondamentale da tenere in costante considerazione.

Senza prendere in considerazione l’estrema volatilità di Bitcoin ed il modo in cui viene incamerata e resa profittevole da questi panieri ETF, sarebbe difficile comprendere il percorso di sviluppo come quello avuto da DDA Physical Bitcoin.

Questo ETF Bitcoin ha dapprima visto scendere vertiginosamente le proprie quotazioni salvo poi far registrare un ottimo aumento nell’ultimo trimestre, grazie all’ottimo inizio di 2023 vissuto da Bitcoin.

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Dove comprare ETF Bitcoin: eToro


Dunque, ora è più chiaro cosa sono gli ETF Bitcoin e come funzionano. Ma in un mare magnum di piattaforme, broker e servizi finanziari come quelli che contraddistinguono la nostra epoca, a chi conviene affidarsi? In sostanza, dove conviene comprare ETF Bitcoin?

Fra le decine (se non centinaia) di opportunità che il mercato offre oggi ai suoi utenti, sicuramente quella che risalta di più è eToro.

eToro è forse la piattaforma di trading online più conosciuta ed utilizzata al mondo, dunque non sorprende che si tratti anche della scelta migliore per comprare ETF Bitcoin. Si tratta infatti di un broker che conta ad oggi oltre trenta milioni di utenti in Europa e nel mondo e che negli ultimi anni si è sempre più votato a rendere il trading accessibile a tutti.

Ad oggi infatti eToro conta svariate migliaia di asset disponibili per la compravendita all’interno del suo nutrito catalogo. Questi asset possono essere contrattati tanto in DMA (Direct Market Access) quanto in CFD (Contratti per Differenza). Si distinguono in diverse categorie:

  • Azioni
  • Materie Prime
  • Indici
  • Valute
  • Criptovalute
  • ETF

Nell’ottica di questo articolo è soprattutto l’ultima voce dell’elenco puntato appena presentato ad interessare particolarmente. Nel corso degli anni eToro ha fatto dell’immediatezza e della semplicità operativa la propria missione. Non sorprende dunque che ad oggi il mercato degli ETF Bitcoin e delle centinaia di altri ETF presenti sulla piattaforma siano aperti a chiunque, indipendentemente dal livello di competenza.

Per loro natura infatti gli ETF sono strumenti di trading perfetti per i principianti ed eToro, consapevole dell’attrazione che gli ETF Bitcoin hanno sui meno esperti, ha adottato una particolare politica organizzativa. Da anni, infatti, sia sugli ETF che sulle azioni eToro non applica nessuna tassa o commissione extra, dunque il profitto generato è tutto dell’utente.

Come comprare ETF Bitcoin – Tutorial passo passo su eToro


eToro, dunque, rappresenta allora una delle migliori opportunità presenti oggi sul mercato per comprare ETF Bitcoin. Ma nella realtà dei fatti, come si procede? Per rispondere a questa domanda, la nostra redazione ha approntato una rapida guida-tutorial che possa spiegare tutti i segreti del broker con sede a Tel Aviv.

Il procedimento è in realtà molto semplice e non è granché diverso da quello che si potrebbe seguire su altri broker e piattaforme che consentono agli utenti di comprare ETF di vario tipo, ivi inclusi gli ETF Bitcoin che fanno da protagonisti a questo articolo.

Aprire un conto su eToro

Il primo passo da fare è registrarti su eToro. La piattaforma è disponibile per tutti sia in versione web-based che su mobile: pur con minime differenze ci sentiamo di consigliare quella mobile per semplici ragioni di comodità.

Registrarsi su eToro è semplicissimo: si può creare un proprio account da zero oppure collegare un account google o apple già esistente ed accedere tramite quelle credenziali. Tuttavia, questo accesso darà diritto al solo Conto Demo.

Per poter disporre di un conto reale e dunque iniziare a fare davvero trading sarà necessario prima verificare la propria identità tramite il ricorso ad un modulo KYC (Know Your Customer). Si tratta di un protocollo utilizzato a livello globale utile a confermare l’identità degli utenti.

investire in criptovalute - registrazione etoro

Il protocollo KYC di eToro richiede all’utente di fornire informazioni di base come:

  • Nome
  • Cognome
  • Età
  • Indirizzo (per necessità legate alla fatturazione)
  • Un documento di identità in corso di validità

Una volta ricevuta la notifica della conferma dell’identità, si potrà iniziare a fare trading e, dunque, utilizzare Postepay per comprare Bitcoin.

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Depositare fondi sul proprio conto

Una volta registrato il proprio account e verificata con successo l’identità, si potrà decidere di depositare fondi sul conto. Per farlo sarà sufficiente selezionare l’opzione di deposito dal menù.

eToro è leader nel suo campo anche quando si tratta di fornire agli utenti un ampio ventaglio di possibilità per caricare i fondi sul proprio conto. Al momento della stesura di questo articolo infatti eToro propone una lista piuttosto ampia di metodi di pagamento approvati:

  • Carta di Credito o Debito (inclusa Postepay)
  • Bonifico Bancario
  • Bonifico Bancario rapido
  • eWallet
  • PayPal

Quindi, una volta selezionato il metodo di pagamento che più si addice alle esigenze del singolo utente, si tratta di attendere che la transazione vada a buon fine, generalmente entro una manciata di secondi. Una volta completata, i fondi saranno accreditati sul conto e dunque utilizzabili per comprare ETF Bitcoin.

Comprare ETF Bitcoin

Una volta caricati i fondi sul proprio conto tramite il metodo di pagamento selezionato, il passaggio successivo è comprare gli ETF Bitcoin. eToro offre una delle migliori interfacce utente per quanto riguarda la ricerca degli asset di proprio interesse e la procedura di investimento risulta scorrevole e generalmente senza intoppi di alcun tipo.

 

Per prima cosa dunque sarà necessario trovare la pagina di investimento dedicata agli ETF di vario genere Per farlo può essere utile rivolgersi alla voce “Cerca” nel menù e quindi andare su “ETF”. Essendo quelli sui BTC alcuni degli ETF più acquistati e conosciuti al mondo è possibile che la piattaforma la proponga direttamente in homepage, ma se così non fosse è sempre possibile accedere alla lista di tutti gli asset ETF presenti sul catalogo e sfogliarle singolarmente fino a trovare quelli relativi ai Bitcoin.

A questo punto, basterà fare click sulla riga dell’ETF Bitcoin desiderato per accedere alla sua pagina personale. Da qui l’utente può controllare grafici e servirsi di strumenti di analisi, oltre a poter leggere e informarsi sulle ultime notizie di mercato. Per procedere all’acquisto occorre cliccare sul pulsante “Investi”.

A questo punto la piattaforma aprirà una seconda finestra in pop-up dalla quale pianificare il proprio investimento: basta selezionare la quantità di denaro che si desidera investire ed eventuali altre variabili come Leva Finanziaria, Stop Loss o Take Profit. Una volta deciso non serve fare altro che confermare l’operazione ed il processo potrà dirsi concluso: gli ETF Bitcoin saranno stati acquistati con successo.

Monitorare l’investimento

Una volta avvenuto l’acquisto con successo, il passo seguente è quello di monitorare con più o meno costanza a seconda dei casi l’andamento stesso dell’investimento. eToro mette a disposizione dei propri utenti una vasta area di riepilogo e monitoraggio delle posizioni aperte.

Da qui è possibile vedere il valore di mercato aggiornato in tempo reale, il parziale profitto o eventuale perdita rispetto al valore d’acquisto, le commissioni che sono state applicate. Sempre dalla stessa schermata, poi, è possibile anche provvedere eventualmente alla chiusura dell’operazione ed al loro accredito sul conto una volta registrato il profitto definitivo.

Se si desiderano ulteriori informazioni, dalla pagine del proprio portafoglio è possibile raggiungere la pagina dedicata dell’ETF Bitcoin acquistato e da qui effettuare un monitoraggio aggiuntivo tramite l’analisi dei grafici e del sentiment di mercato promosso dalla comunità degli investitori di eToro.

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Come funzionano gli ETF Bitcoin


Dato che persistono ancora oggi alcuni malintesi riguardo al vero potenziale dell’ETF bitcoin, è generalmente consigliabile imparare non solo cosa sono, ma avere le idee chiare anche sul loro funzionamento materiale.

Prima di tutto, però, bisogna capire come nascono e vengono diffusi gli ETF sul mercato, ivi compresi quelli basati su Bitcoin. Di seguito abbiamo racchiuso le fasi principali di questo percorso con un comodo elenco puntato:

Un potenziale “custode” (una banca, una società di gestione patrimoniale o persino un exchange di criptovalute o un grande fondo di investimento) raccoglie i fondi dagli investitori e acquista azioni collegate ad un’attività sottostante. I soggetti incaricati dell’acquisto delle attività sottostanti a beneficio dell’ETF sono chiamati “partecipanti autorizzati“.

Nel caso di Bitcoin, un custode acquisterà posizioni in Bitcoin o suoi contratti future spendendo i fondi raccolti dagli investitori. I partecipanti autorizzati distribuiscono le attività agli investitori in cambio delle quote del fondo ETF. Il valore di queste azioni è proporzionale al valore dei finanziamenti che l’investitore ha versato nelle casse dell’ETF.

Sulla base di ciò, gli investitori assumono il ruolo di azionisti nel fondo, senza diventare i veri proprietari dell’asset sottostante che viene tracciato, sia esso oro, materie prime, titoli azionari terzi o Bitcoin.

Gli ETF vanno approvati dall’organismo di regolamentazione responsabile del mercato dei titoli di borsa prima di essere messi a disposizione dei liberi investitori. Nonostante la spinta per ottenere l’approvazione degli ETF basati su Bitcoin negli Stati Uniti e in Europa, molti ETF non sono stati ritenuti passibili di approvazione da parte delle autorità di garanzia dei mercati e così sono state scartati.

Le ragioni dichiarate di ciò hanno a che fare con le preoccupazioni relative alle manipolazioni dei prezzi e alla sicurezza dell’asset sottostante. Il primo rifiuto è avvenuto nel 2013, quando i fratelli Winklevoss hanno tentato di lanciare il loro fondo Bitcoin Trust. Nonostante i diversi tentativi bocciati, negli ultimi anni gli ETF Bitcoin hanno preso sempre maggior piede nel mercato internazionale.

Una volta che gli ETF arrivano in borsa, possono essere acquistati e venduti e le decisioni prese a questo proposito possono portare profitti o perdite per l’investitore. Gli ETF hanno anche le commissioni di gestione che sono coperte diminuendo il valore patrimoniale netto (NAV) dell’ETF.

Inoltre, dato che gli ETF si comportano come azioni negoziate, il loro prezzo può fluttuare nel tempo in base alla domanda e all’offerta esistenti sul mercato.

Conviene investire in ETF Bitcoin?


In definitiva, gli ETF Bitcoin rappresentano anche un’opzione più flessibile per investimenti a medio o lungo termine, a differenza dei futures e CFD sui Bitcoin che sono spesso descritti come più adatti per attività a breve termine.

Uno stato meglio regolamentato degli ETF Bitcoin dovrebbe aiutare a legalizzare anche lo stato del Bitcoin come risorsa, con vantaggi diffusi lungo tutta la filiera di investimento.

In combinazione con potenziali vantaggi fiscali, porterebbe infatti meno spazio per le manipolazioni del mercato e scambi meno volatili. In questo contesto gli ETF sono visti come potenziali stabilizzatori del Bitcoin sul lungo periodo.

Quelli più ottimisti tra i sostenitori degli ETF Bitcoin li vedono anche come un modo per ripristinare il prezzo e la reputazione di Bitcoin a quello che aveva nei tempi prima della sua crisi in corso e che ha contraddistinto gran parte del 2022.

Infatti, molti investitori sperano che la diffusione degli ETF Bitcoin possa contribuire a rafforzare anche la posizione di BTC sul mercato generale.

Una volta che il denaro viene iniettato negli ETF, il prezzo del Bitcoin dovrebbe seguire un andamento positivo e si dovrebbe di conseguenza notare un pattern di rialzo.

Infine, gli ETF Bitcoin possono anche avvantaggiare investitori istituzionali come fondi comuni di investimento e fondi pensione, in quanto possono espandere i loro portafogli con un’esposizione alle criptovalute in modo più regolamentato e decisamente meno rischioso rispetto ai metodi tradizionali.

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ETF Bitcoin VS acquisto diretto


Oltre ai vantaggi proposti, i sostenitori degli ETF Bitcoin hanno nel tempo promosso diverse argomentazioni per provare a convincere gli investitori retail a puntare su questi strumenti per costruire il proprio portafoglio.

In altre parole, i sostenitori di Bitcoin ETF affermano che lavorare con gli ETF presenta alcuni vantaggi che gli investimenti diretti in Bitcoin non possono offrire. Anche in questo caso, abbiamo provato a riassumerli rapidamente nel corso di questo paragrafo:

  • In primo luogo, gli ETF renderebbero più facile investire in criptovalute come Bitcoin e impegnarsi in speculazioni dei prezzi senza preoccuparsi di problemi tecnici e necessità come deposito minimo, falle nella sicurezza o dover provvedere alla creazione di elementi aggiuntivi come i wallet di deposito.
  • Inoltre, gli ETF Bitcoin sono in grado di dare agli investitori anche l’accesso ai servizi di broker regolari e piattaforme di investimento varie. Oltre a sentirsi più sicuri ad investire in questi termini e su queste piattaforme, gli investitori non dovrebbero affrontare problemi relativi alla sicurezza come attacchi di hacking, furti e altri, affidandosi a player di mercato già noti e stimati.
  • Come terzo punto, gli ETF sono assicurati contro questi rischi e i depositari del fondo sono portati ad affidarsi solo a dati certi e trasparenti e condividere con una certa solerzia i dati necessari a delucidare la situazione. Tutti questi sforzi dovrebbero probabilmente favorire la fiducia sia tra gli investitori che tra gli attori principali del mercato delle criptovalute.
  • Infine, gli ETF Bitcoin sono visti poi come strumenti per attrarre denaro da investitori che hanno familiarità con il formato dello strumento in questione, ma conoscono molto meno la tecnologia Bitcoin e blockchain e non sono disposti a iniziare a conoscerla per vie tradizionali.

Dal momento, infatti, che gli ETF Bitcoin si comportano come normali azioni di borsa, gli investitori sarebbero in grado, volendo, di vendere allo scoperto le loro quote di ETF se decidono che i prezzi Bitcoin subiranno un’altra picchiata. Questa non è un’opzione nei mercati delle criptovalute tradizionali.

I vantaggi di investire negli ETF Bitcoin


Tanto i grandi istituti di investimento quanto gli investitori al dettaglio possono utilizzare gli ETF come un’opportunità per comprare Bitcoin senza esporsi direttamente sul mercato e rischiare di restare con il cerino corto. Proprio per questo gli esperti presentano gli ETF Bitcoin come un modello di investimento che dovrebbe offrire alcuni importanti vantaggi. Li abbiamo riassunti in questo paragrafo.

In primis, Bitcoin e altre criptovalute riceverebbero l’esposizione e la convalida tanto necessarie dai mercati finanziari globali. Gli ETF Bitcoin sono visti come un modo più semplice per aumentare la copertura finanziaria sulla crescita della tecnologia blockchain, senza costringere gli investitori a farsi coinvolgere in vendite di token potenzialmente rischiose o in progetti inutilmente complessi.

Inoltre, poiché gli ETF sono negoziati in borsa come azioni, da tempo hanno guadagnato una notevole popolarità tra gli investitori istituzionali e al dettaglio. Gli ETF sono, infatti, un tipo di investimento visto mediamente come più sicuro e come un’offerta di liquidità stabile e facile da acquistare, vendere o su cui poter fare short selling (vendita allo scoperto).

I vantaggi degli ETF sui Bitcoin non si limitano tuttavia ai soli investitori professionali: gli investitori non dovrebbero più preoccuparsi di tutta la struttura composta di scambi e conversioni delle criptovalute, poiché possono semplicemente acquistare e vendere l’ETF con l’aiuto dei broker “tradizionali”.

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Quali sono i limiti degli ETF Bitcoin?


Mentre gli ETF Bitcoin hanno raccolto molta attenzione da parte dei loro sostenitori per tutto il 2018, i detrattori di questi strumenti hanno spesso messo in evidenza alcuni dei potenziali punti deboli di questo modello.

La questione della custodia dell’ETF e della supervisione normativa è un ostacolo cruciale per una più ampia adozione del modello ETF Bitcoin. Gli organismi di regolamentazione, come ad esempio la SEC negli Stati Uniti, spesso esitano ad approvare gli ETF poiché vogliono che siano supportati da bitcoin fisici immagazzinati da istituzioni autorizzate o terze parti.

Questo è difficilmente possibile poiché i bitcoin non sono un bene fisico (come l’oro o il petrolio). Le istituzioni finanziarie che vogliono fare affari nella sfera delle criptovalute dovranno dunque decidere se vogliono sviluppare e implementare le proprie soluzioni di archiviazione e custodia o utilizzare metodi alternativi offerti dai principali attori di mercato.

Un altro problema è il fatto che il trading di futures su bitcoin è ancora in ritardo rispetto a quello fatto con asset maturi come petrolio o oro.

I volumi di negoziazione inferiori rendono più difficile per l’ETF ottenere l’approvazione ufficiale dalle autorità di regolamentazione. Questo, sul lungo periodo, può portare sfiducia e porre dei limiti alla diffusione degli ETF Bitcoin sul mercato.

Infatti, con i bitcoin controllati da una terza parte, non importa quanto questa sia “affidabile”, gli investitori avrebbero infatti poca o nessuna voce in capitolo nel decidere sullo sviluppo futuro dei meccanismi di governance e consenso nel protocollo Bitcoin stesso e vedrebbero la propria attività scorrere piuttosto passivamente.

La SEC, ad esempio, ha anche citato i potenziali rischi di frodi e manipolazioni come uno dei motivi principali nelle sue notifiche di mancata approvazione di diversi Bitcoin ETF. Inoltre, la SEC ha anche fatto riferimento all’incapacità dei richiedenti di fermare o impedire pratiche fraudolente a cui gli investitori potrebbero essere esposti aderendo al fondo.

In linea con questo, gli ETF possono anche essere visti come uno stimolo all’adozione di Bitcoin a scopo prettamente speculativo, invece di essere utilizzati come sostituti di una valuta reale.

La rimozione di una quantità maggiore di Bitcoin dalla circolazione a seguito della loro compressione in ETF, potrebbe rendere la prima criptovaluta globale ancora più scarsa come risorsa e destabilizzare il mercato generale legato ai BTC. Si tratta di fattori da tenere sicuramente a mente per avere una visione d’insieme più curata e precisa di questo settore di mercato.

La migliore alternativa agli ETF Bitcoin: Smart Portfolios su eToro


Gli ETF Bitcoin tuttavia non sono l’unico modo per investire in maniera “totale” su questo mercato. Nel corso degli anni sono nati nuovi strumenti di investimento riguardo i Bitcoin, soprattutto cavalcando l’onda del loro successo. Spesso questi si sono rivelati complessi o poco prevedibili e dunque, rapidamente abbandonati.

Questo discorso non può dirsi invece valido per la soluzione trovata da eToro e che, al momento, risulta davvero essere la migliore in quanto a semplicità ed innovazione del concept di base. Da qualche tempo la piattaforma ha lanciato i suoi Smart Portfolios, si tratta di un servizio che come dice il nome stesso permette di investire su un settore o insieme di settori piuttosto che sul singolo titolo.

Ad esempio, eToro potrebbe proporre ai propri utenti uno Smart Portfolio incentrato sull’informatica e riempirlo di titoli come Nvidia, Microsoft, Apple e via discorrendo, tutti collegati da un minimo comun denominatore e grossomodo soggetti alla stessa corrente di mercato.

Proprio secondo questo ragionamento è possibile creare interi Smart Portfolio dedicati alle criptovalute o, in modo ancora più specifico, ai Bitcoin. Oggi eToro offre moltissime alternative sotto questo punto di vista e sta all’utente valutarle e decidere se si tratti della scelta migliore.

Sicuramente, si tratta di una scelta davvero più “smart” e che velocizza di molto i tempi di acquisto e controllo dell’operazione. Dall’altro lato però bisogna tenere a mente come mentre diversi ETF Bitcoin partono da prezzi d’acquisto decisamente abbordabili, per gli Smart Portfolios eToro impone un investimento minimo da almeno 500$. La scelta se farne uso o meno, dunque, dipende in definitiva dal singolo e dalla sua inclinazione al trading.

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ETF Bitcoin Borsa Italiana


Nonostante questi strumenti siano arrivati nel nostro Paese con alcuni anni di ritardo rispetto al resto del mondo, infatti, gli investitori italiani sono ben presto caduti vittime del fascino degli ETF. Oggi la comunità italiana è fra le più attive nel trading ETF, anche lato Bitcoin.

Per verificare la presenza di un ETF Bitcoin sulla Borsa Italiana basterà visitare la pagina internet ufficiale e fare riferimento al catalogo oppure alla barra di ricerca. Dunque, basterà digitare il Ticker identificativo dell’ETF per trovarlo ed accedere alla sua pagina dedicata. Il Ticker è lo stesso all’interno di più borse mondiali, ma potrebbe capitare che questo debba essere mutato per il sopravvenire di una serie di condizioni.

Ne consegue che, anche non trovandolo al primo colpo, l’ETF Bitcoin di tuo interesse potrebbe comunque essere presente all’interno della Borsa Italiana ma sotto un Ticker diverso. Un esempio illustre di questa possibilità viene dato proprio da uno dei casi esaminati in precedenza:

L’ETF Bitcoin di 21Shares, infatti, sulla borsa svizzera assume il Ticker di ABTC. Basta invece spostarsi sulla borsa tedesca di Francoforte per poter ritrovare lo stesso paniere di investimento sotto il Ticker di BITC.

Solitamente, per fortuna, i Ticker tendono a restare gli stessi all’interno di un sistema avanzato come quello delle banche e delle borse europee, grazie ad uno sforzo di normalizzazione e standardizzazione durato diversi anni.

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Differenze tra ETF Bitcoin, ETF Blockchain, ETN ed ETP


Gli ETF Bitcoin non devono tuttavia essere confusi con gli ETF blockchain, nonostante la loro somiglianza superficiale. Per cominciare, la differenza tra i due rispecchia infatti quella tra Bitcoin come criptovaluta e blockchain come tecnologia sottostante.

Gli ETF Blockchain vengono utilizzati per tracciare i titoli delle aziende che investono nella tecnologia, in particolare nel caso di aziende che la utilizzano come tecnologia trasformativa.

In questo caso la blockchain viene trattata come una soluzione tecnologica e, come tale, non è riconducibile a un particolare prodotto o a un settore di attività come nel caso dei Bitcoin.

Un ETF Bitcoin può anche essere confuso con le Exchange Traded Notes basate su Bitcoin (ETN) che sono simili agli ETF, ma con alcune importanti differenze.

In primo luogo, gli ETN sono prodotti strutturati emessi come note di debito senior. A differenza di loro, gli ETF rappresentano una partecipazione in una merce sottostante.

Gli ETN si comportano in modo più simile alle obbligazioni, nel senso che non sono garantiti. A differenza di loro invece gli ETF forniscono investimenti in un fondo che detiene gli asset mostrati, che possono essere di varia natura e vario genere. Gli ETN hanno una reputazione generalmente più solida degli ETF presso le autorità di regolamentazione in termini di status legale: il Bitcoin ETN, ad esempio, è quotato alla borsa svedese fin dal 2015 ed è offerto al pubblico sia in euro che in corone svedesi.

Anche gli Exchange Traded Products (ETP) relativi alle criptovalute sono stati confusi con gli ETF, nonostante vi siano discrete differenze fra le due tipologie di strumenti.

Gli ETP rappresentano un tipo di titolo che ha un prezzo derivato e viene negoziato in modo infra giornaliero su una borsa valori nazionale. Gli ETP sono in tal senso investimenti passivi, il che li distingue nettamente dagli ETF.

Tuttavia, ciò non toglie che asset come materie prime, valute, prezzi delle azioni o tassi di interesse possano anche far parte di un ETP e fare le veci di un fondo a gestione attiva, in maniera piuttosto simile a quella che viene proposta dagli ETF.

Conclusione


In conclusione, è possibile affermare come oggi gli ETF Bitcoin (Exchange-Traded Fund) rappresentino una delle frontiere più calde e attive del mercato finanziario e vi siano centinaia di possibilità diverse per potersi lanciare all’interno di questo business a qualsiasi livello di esperienza.

Rispetto ai metodi di investimento tradizionali, infatti, puntare su un paniere come un ETF offre vantaggi non secondari. Primo fra tutti, sicuramente, il solo fatto di garantirsi un tipo di esposizione al mercato relativamente più sicura e diversificata. Questo riduce sensibilmente il rischio di investimento per il singolo, garantendo comunque discrete possibilità di profitti e introiti.

Fra le tante piattaforme che oggi offrono la possibilità di utilizzare questi strumenti di trading, la più famosa è senza dubbio eToro. La piattaforma con sede a Tel Aviv è infatti da anni attiva in un percorso che possa avvicinare anche i meno esperti al trading e per questo ha deciso di azzerare le commissioni su azioni ed ETF e semplificando le modalità di accesso ai mercati.

Su eToro è possibile trovare una gran quantità di ETF Bitcoin, soprattutto (ma non solo) quelli più famosi e già discussi nel dettaglio nel corso di questo articolo. Per citarne alcuni, panieri come ETC Group Physical Bitcoin, 21Shares Bitcoin, VanEck Bitcoin oppure DDA Physical Bitcoin rappresentano solo minima parte di quanto questo mercato possa oggi offrire.

E se, ancora, dovesse sembrare poco può essere utile sapere come sempre su eToro si siano sviluppati una serie di strumenti alternativi agli ETF Bitcoin e che consentono di investire nel mercato BTC e delle criptovalute in modo più Smart e controllato. Si tratta degli Smart Portfolios di eToro, aggiunti non troppo tempo fa e che garantiscono semplicità di utilizzo e comprensione anche per i meno esperti, almeno rispetto all’ETF tradizionale.

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Domande Frequenti


Cosa sono gli ETF Bitcoin?

Un ETF (exchange traded fund) Bitcoin è un fondo negoziato in borsa che concentra la sua composizione principalmente sul Bitcoin.

 

Come funziona un ETF Bitcoin?

Gli ETF vendono azioni agli investitori e utilizzano i proventi di questa vendita per costruire un valido portafoglio di asset specializzato su un singolo prodotto o tipologia di asset, ad esempio i Bitcoin.

 

Cosa cambia tra ETF e fondo di investimento?

A differenza di un fondo di investimento, un ETF è negoziato in borsa al pari di una comunissima azione.

 

Dove comprare ETF Bitcoin?

Fra le centinaia di piattaforme che ad oggi propongono l’acquisto e la vendita di questi prodotti, la più sicura e consigliata è sicuramente eToro. Si tratta di un broker internazionale molto rinomato e specializzato soprattutto nel consentire a chiunque di poter fare trading, anche con relativamente poca esperienza

 

Qual è il miglior ETF Bitcoin?

Stilare una lista definitiva dei migliori ETF Bitcoin è piuttosto complicato, ma è innegabile che ne esistano alcuni migliori ed altri peggiori. Fra quelli consigliati dalla nostra redazione ricordiamo CoinShares Physical Bitcoin, WisdomTree, SEBA Bitcoin e DDA Physycal Bitcoin.

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