3 fattori che annunciano il rally di Bitcoin nel 2023

Marcello Bonti
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Il rally di Bitcoin potrebbe improvvisamente esaurirsi, ma ci sono tre elementi che fanno sperare in un ritorno di fiamma quest’anno. Alcuni di questi ben noti e attesi da chi è abituato a investire in Bitcoin.

È evidente che Bitcoin sta perdendo slancio. La prova più lampante è stata la grossa defezione di uno degli appuntamenti più importanti del settore, l’edizione 2023 della Bitcoin Conference di Miami, che si è conclusa lo scorso fine settimana, e che ha registrato meno della metà dei partecipanti dello scorso anno.

Rispetto all’inizio dell’anno Bitcoin ha registrato un “pump” del 58% e ha raggiunto i 30.500 $, meno della metà del picco registrato soltanto a novembre 2021.

Cosa potrebbe rilanciare la criptovaluta, portandola a nuovi massimi nel 2023? Secondo Marketwatch, perché ciò accada, dovrebbero verificarsi tre cose.

1. La Fed deve allentare la politica monetaria


Bitcoin non è un “bene rifugio” come l’oro. È un asset ad alto rischio. Ogni volta che la Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, annuncia un aumento dei tassi di interesse, Bitcoin è sceso. Al contrario quando la Fed ha allentato la morsa, BTC si è rafforzato.

“Questo è il catalizzatore chiave”, osserva Riyad Carey, analista di Kaiko. “Se la Fed dovesse cambiare rotta, sarebbe sicuramente un bene per Bitcoin”.

2. L’halving


L’halving, cioè il dimezzamento delle ricompense offerte ai miner che convalidano i blocchi sulla chain, di solito avviene ogni quattro anni. Ogni volta ha finito coll’imprimere una forte spinta a Bitcoin. Si stima che il prossimo halving avverrà a maggio 2024.

Il passato ci insegna che ogni volta che si è avvicinato l’halving, Bitcoin ha subito un’impennata.

3. L’interesse istituzionale verso BTC


La mancanza di interesse da parte delle aziende e degli investitori professionali sta frenando il prezzo di Bitcoin, quindi un cambiamento in questa direzione sosterrebbe il prezzo della criptovaluta.

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