5 Notizie in 5 minuti – Le news della settimana dal 17 al 21 aprile nel tempo di un caffè

Marcello Bonti
| 3 min read

Eccoti le cinque notizie crypto più interessanti della settimana che è appena trascorsa. Il recap ideale se hai già tanto da fare ma vuoi restare al passo con quello che succede nel mondo crypto.

Ecco le 5 notizie da leggere in 5 minuti per restare al passo delle evoluzioni della cryptosfera!

Le notizie della settimana in 5 minuti

1 – Il Parlamento Europeo approva il MiCA, la posizione ufficiale dell’UE sulle crypto

L’Unione Europea ha ufficialmente approvato il regolamento valido per gli stati membri sulle attività legate alle criptovalute. Il MiCA, Markets in Crypto Assets, definisce le linee guida a cui dovranno adeguarsi le imprese che operano nel settore e inquadra sotto un unico ombrello diverse istanze.

Dalle questioni ambientali, i gestori delle attività crypto dovranno informare gli utenti sul loro impatto ambientale, a questioni più scottanti di conformità.

Entro la fine del 2024 le aziende crypto che operano sul territorio europeo dovranno adeguarsi ai numerosi obblighi di ristrutturazione interna e di adozione di procedure previste dal nuovo regolamento.

Il commissario per i servizi finanziari Mairead McGuinness ha dichiarato che le imprese attive nel settore degli asset crypto non potranno “impegnarsi in pratiche che hanno portato al collasso di alcuni exchange negli ultimi mesi”.

2 – PEPE: È febbre da memecoin, le strabilianti performance segnano +1.000.000% in 5 giorni

Pepe The Frog, un’icona che odora ormai di leggenda, è uno tra i meme più antichi e popolari del web. C’era da aspettarsi che, prima o poi, qualcuno ci avrebbe tirato fuori una crypto. È stato fatto, e i risultati sono sensazionali.

Solo per il fatto di esserci, dato che è una crypto senza alcuna utilità, PEPE ha registrato guadagni stratosferici.

Giusto per avere un’idea. PEPE è appena atterrato sul mercato e un tale SmartMoney compra lo scorso 14 aprile 5,9 trilioni di token PEPE con 0,125 ETH, circa 250 dollari.

Il 19 aprile quei PEPE valevano 1,8 milioni di dollari. Jackpot!

Non si sa molto su chi abbia lanciato il progetto, non è coinvolto l’autore del popolare personaggio cartoon, Matt Furie. Potrebbe benissimo essere l’ennesima truffa Rug&Pull, quindi occhio!

Inutile dire che un successo del genere ha fatto nascere come funghi emulatori e truffatori vari, in questo momento CoinMarketCap indicizza almeno altre 4 memecoin col nome PEPE.

Come già detto si sa molto poco di PEPE, un fenomeno che ben descrive i tempi in cui viviamo e l’effetto che le crypto riescono a suscitare sul pubblico.

3 – Ethereum fa i conti dopo Shangai

L’aggiornamento Shangai che ha permesso di incassare i token in deposito con lo staking ha funzionato e dopo una certa timidezza iniziale, gli investitori hanno battuto cassa e hanno chiesto i loro ETH indietro.

Dai dati di token.unlocks del 17 aprile, questa era la situazione: sono stati ritirati 1,02 milioni di Ether e depositati 373.040 ETH, con un saldo netto di -646.210 token. Adesso è possibile anche stimare il ritorno sull’investimento dello staking dei validatori di Ethereum, che si attesta a poco meno del 5%.

Dopo Shaingai, ETH diventa ufficialmente un token deflazionistico, questo significa che il numero di monete in circolazione diminuirà col passare del tempo. Magia che impatterà positivamente sul valore di ETH.

4 – Segnali di fughe dagli USA dopo l’ennesima stretta della SEC

Coinbase, il primo exchange crypto degli Stati Uniti a essere quotato in borsa, esplora nuovi lidi e ottiene la licenza per operare dalle Bermuda.

Il noto paradiso fiscale non è solo un escamotage per abbassare il carico fiscale, ma l’inevitabile strategia di sopravvivenza delle imprese che operano negli USA e che negli ultimi tempi sono prese di mira dagli organi di vigilanza sui mercati. Leggi Security and Exchange Commmission, SEC, e Commodity Futures Trading Commission, CFTC.

La SEC è intervenuta questa settimana per frenare l’attività dell’exchange Bittrex. In concomitanza con l’intervento che denuncia il mancato rispetto delle norme sui titoli azionari, la SEC ha accusato anche Algorand e altre sei compagnie crypto di offrire rendimenti sui propri titoli in mancanza dei requisiti necessari per farlo.

5 – Chi la dura la vince: Binance.US si porta a casa Voyager Digital

Dopo un estenuante tira e molla, Binance.US l’ha avuta vinta e questa settimana ha ricevuto l’ok definitivo per l’acquisizione di Voyager Digital. Il lender crypto era andato gambe all’aria per via dei fatti che hanno riguardato Terra e il suo eclatante fallimento.

A contendersi l’occasione, fino allo scorso novembre, c’era anche FTX, anche questa uscita di gioco per colpa del rocambolesco crac.

 

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