A Maiorca il primo centro di recupero per i malati di crypto

Marcello Bonti
| 4 min read
Fonte: AdobeStock / beatrice prève
Fonte: AdobeStock / beatrice prève

Confessa, quante volte hai controllato lo smartphone oggi? E quante volte hai controllato l’andamento del tuo wallet crypto? Tante, vero? Nessun problema, siamo in tanti ad aver consumato inutilmente la batteria del telefono oggi, ma se questa sensazione ti mette a disagio potrebbe trattarsi di dipendenza. 

A scoprire che non si tratta di pochi casi isolati ma della nuova mania del momento è The Balance, un centro di riabilitazione sull’isola spagnola di Maiorca. Peccato che sia davvero d’elite. Una fonte che ha voluto mantenere l’anonimato ha dichiarato in un’intervista alla BBC di aver dovuto spendere almeno 75.000 dollari per partecipare al programma di recupero.

La BBC ha intervistato un individuo che ha voluto farsi chiamare Don e che ha dichiarato di aver trascorso quattro settimane in una villa privata presso la struttura, assistito da maggiordomo personale e chef. Per venirne fuori, Don ha potuto contare sul supporto di terapia, massaggi, yoga e giri in bicicletta sull’isola.

L’esperienza, pare l’abbia aiutato a “disintossicarsi dalle criptovalute”. Don sembra essere un addetto ai lavori, infatti è un dirigente presso un’azienda che elabora transazioni in valuta digitale nazionale, la CBDC. Si è ritrovato a non riuscire a stare lontano dallo schermo per tenere d’occhio prezzi e saldo del wallet, cosa che gli ha rubato sonno ed energie, e molte risorse. Don pare sia arrivato a investire in crypto fino a circa 200.000 dollari ogni settimana.

Una struttura contro la dipendenza da crypto

The Balance è una struttura fondata a Zurigo, in Svizzera, con sedi a Londra e a Maiorca, e si promuove come “spazio sicuro per favorire salute e gratificazione”. Sul sito si legge che si tratta di “una struttura residenziale moderna e una clinica per la salute mentale, diversa dai tradizionali centri di riabilitazione”. E, a quanto pare, non è il solo centro che promette di “curare” la dipendenza dalle criptovalute.

Un’altra persona, Jane, ha raccontato di aver fatto “indigestione di trading” per tre o quattro giorni. Jane aveva iniziato a fare trading nel 2014 investendo per poche migliaia e finendo con lo scommetterne “centinaia di migliaia” in una singola transazione.

Keith, invece, aveva una dipendenza da farmaci per dormire, ma ha compreso che il vero motivo dell’insonnia era il trading di criptovalute iniziato durante il periodo di quarantena per la pandemia.

Sia Jane che Keith hanno trovato aiuto presso il Paracelsus Recovery, un centro di riabilitazione a Zurigo che offre programmi di quattro-sei settimane da 97.000 euro a settimana, o 562 euro l’ora per le sessioni online. Pare i trattamenti includano esami del sangue, piani alimentari, yoga, agopuntura e farmaci quando necessario.

La BBC ha dichiarato di aver individuato altri posti di questo tipo, la maggior parte dei quali si descrive come “centro di riabilitazione/clinica di lusso”, che offrono trattamenti per altre dipendenze come la dipendenza da alcol, droga e i disturbi alimentari.

Dal servizio della BBC si scopre inoltre che: “Tre centri di riabilitazione e due cliniche per le dipendenze contattati dalla BBC hanno dichiarato di aver ricevuto centinaia di richieste di questo genere negli ultimi due anni”.

La dipendenza crypto si tratta come la dipendenza da gioco d’azzardo

C’è da chiedersi se l’eccesso di trading crypto necessiti di questo tipo di “trattamento”.

Secondo Anna Lembke, docente di psichiatria all’Università di Stanford e responsabile della Stanford Addiction Medicine Dual Diagnosis Clinic,

“Il trattamento della dipendenza da crypto è simile a quello di altre dipendenze. È una malattia biopsicosociale, quindi richiede un intervento mirato: farmaci in alcuni casi, psicoterapia individuale e di gruppo, modifica delle abitudini e dell’ambiente, (o) implementazione di attività sostitutive più sane”.

Lia Nower, direttrice del Centro per gli studi sul gioco d’azzardo della Rutgers School of Social Work, ritiene che la “dipendenza” da criptovalute si possa paragonare a quella che si sviluppa giocando alla lotteria o con le scommesse sportive, quindi è parente stretta della febbre da gioco d’azzardo. Pertanto, ha detto Nower, “i sintomi e il trattamento saranno in gran parte gli stessi”.

Ecco che trattare la dipendenza dal trading crypto prevede un percorso simile che inizia con l’astinenza, la gestione dei sintomi che questa provoca, come ansia, irritabilità e insonnia. Il cervello ha bisogno di almeno quattro settimane senza trading e check dei prezzi per iniziare il percorso compensativo, ha spiegato Lembke.

Dopo la terapia d’urto, è necessario trovare opzioni più sane per gestire i propri piani d’investimento.

Peggio del gioco d’azzardo

I medici dei centri di riabilitazione sembrano concordare sul fatto che il trading di criptovalute sia una dipendenza simile a quella del gioco d’azzardo, ma di un grado più alto. Il motivo è l’esposizione a un mercato più volatile con gli exchange aperti 24/7.

Aaron Sternlicht, del Family Addiction Specialist di New York, ha affermato che i segnali della dipendenza da criptovalute e da gioco d’azzardo sono gli stessi: mentire, rubare, indebitarsi, dormire poco e sacrificare relazioni, carriera e opportunità di istruzione.

Inoltre, Jan Geber, amministratore delegato di Paracelsus Recovery, ha dichiarato che,

“Il trading di criptovalute ha l’aria di essere legittimo, mentre il gioco d’azzardo è più discusso come potenzialmente problematico”.

Come se non bastasse, dato che lo stigma della dipendenza è più forte per il gioco d’azzardo, molti Paesi richiedono alle piattaforme di gioco d’azzardo e ai casinò di identificare ed escludere i giocatori problematici e di fornire informazioni su come gestire i segni di dipendenza. Secondo Geber, questo non si può dire per il mondo delle criptovalute ancora scarsamente regolamentato.

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