Aggiornamento FTX – Prezzo stabile ma in cassa ci sono solo 1,24 miliardi di dollari

Gary McFarlane
| 8 min read

Dai documenti del tribunale emerge che le entità debitrici collegate a FTX possiedono attivi per appena 1,24 miliardi di dollari.

È emerso inoltre FTX era già sotto indagine da parte delle autorità di vigilanza USA già prima del fallimento della compagnia.

L’agenzia di consulenza Alvarez & Marsal rappresentata da Edgar Mosley che ha curato l’indagine, ha presentato un rendiconto dei dati che erano emersi dalla prima ricognizione del nuovo CEO di FTX John Ray, il quale ha identificato quattro rami, o silos, degli asset della compagnia.

Il silos Alameda ha un attivo di 400 milioni di dollari; il silos Dotcom 255 milioni di dollari; il silos degli investimenti di rischio 8,6 milioni di dollari e il silos WRS 86 milioni di dollari.

Il totale dei conti in perdita è di 751,5 milioni di dollari, mentre il totale per i conti non a debito è di 487,7 milioni di dollari.

Le controllate da FTX hanno i soldi in deposito

Tra i conti non in perdita ci sono FTX Digital Markets, FTX Philanthropy, Embed Clearing, Embed Financial Technologies e LedgerX, tutte queste entità si possono considerare solvibili secondo quanto riportato di fronte al tribunale dal CEO Ray durante il fine settimana.

Il totale esatto di bilancio è di 1.239.306.000$.

Si stima che il debito delle 134 compagnie che fanno parte del gruppo FTX e che sono state incluse nella procedura fallimentare secondo il protocollo detto Chapter 11 negli USA ammonti a 10 miliardi di dollari.

I primi cinquanta creditori avanzano crediti per 3,1 miliardi di dollari, quindi appare evidente che manca la disponibilità di contanti il saldo.

FTX ha spalmato una perdita netta di 3,7 miliardi di dollari

Alvarez & Marsal hanno inoltre evidenziato in tribunale che, stando alle dichiarazioni dei redditi del 31 dicembre 2021 di FTX e le collegate, era stato richiesto di spalmare il debito relativo alle perdite nette di almeno 3,7 miliardi di dollari.

Il valore minimo delle perdite nette riportate da FTX è stato di 715 milioni di dollari.

Nel tentativo di recuperare fondi, FTX aveva richiesto che si cercassero i depositi di capitali derivanti da trasferimenti non autorizzati, dichiarando che quel tipo di attivo avrebbe poi costituito il “fondo bancarotta”:

I prezzi crypto si assestano

Malgrado stia montando l’agitazione e la paura inizi a contagiare gli investitori, i prezzi delle crypto sembrano aver trovato un loro assetto dopo i sussulti dell’inizio della settimana.

Dopo aver perso, fino a toccare i 15.500$, bitcoin ha iniziato a risalire fino agli attuali 16.500$.

Ethereum ha registrato un piccolo rimbalzo e il prezzo è aumentato del 7% fino a 1.160$.

Bahamas vs USA – Chi deve mettere ordine in tutto questo caos?

Il giorno prima di avviare la procedura fallimentare di fronte al tribunale statunitense, il 10 novembre la Securities Commission delle Bahamas (SCB) ha congelato gli attivi di FTX Digital Markets “e le entità collegate”.

Tuttavia, malgrado la decisione, è stato evidenziato da FTX che Sam Bankman-Fried era in grado di trasferire gli asset digitali alle autorità bahamensi.

Si fa anche riferimento ad “accessi non autorizzati” che potrebbero essere collegati all’exploit che ha ‘prosciugato gli account di FTX’ il cui autore l’altroieri rivendeva gli ETH, cosa che ha determinato un calo della valutazione dell’asset di circa il 10%.

Il 15 novembre, FTX Digital Markets ha presentato la richiesta per un procedimento detto Chapter 15, con il quale si cerca di equiparare le indagini del tribunale delle Bahamas con quello di Delaware.

Quindi, il 17 novembre, le autorità bahamensi hanno spostato tutti gli attivi digitali di FTX Digital Markets in wallet sottoposti a controllo della SCB, scelta contestata dai legali a difesa di FTX Trading, i quali sostengono che SCB stia compromettendo le operazioni negli USA e contravvenendo alle regole secondo cui deve essere il giudice negli Stati Uniti a decidere cosa fare dell’attivo disponibile.

Il risultato è che adesso i liquidatori nominati provvisoriamente da SCB per gestire FTX Digital Markets insistono che FTX Trading non avesse il diritto di richiedere la procedura fallimentare secondo il Chapter 11.

FTX Digital Markets è la compagnia di servizi del gruppo, quindi le autorità bahamensi hanno ragione.

Per cercare di sbloccare la situazione, il tribunale delle Bahamas ha acconsentito alla richiesta che il procedimento Chapter 15 sia valutato dal tribunale del Delaware.

La disputa tra Bahamas e USA si è svolta mentre sullo sfondo Sam Bankman-Fried (SBF) ha twittato di essere alla ricerca di capitali per far resuscitare FTX.

Nei documenti presentati al tribunale, i legali di FTX Trading non sembrano voler nascondere quello che sta succedendo:

“Il Sig. Bankman-Fried, il co-fondatore, e titolare di tutte le entità debitrici e di FDM [FTX Digital Markets con sede alle Bahamas], sembra intenzionato a supportare gli sforzi del liquidatore giudiziale pro tempore [joint provisional liquidators] per estendere l’ambito del procedimento riguardo FTX DM anche alle Bahamas, per comprendere questi casi all’interno del Chapter 11, e spostare gli attivi dai conti debitori alle Bahamas sotto il controllo del governo bahamense.”

Lo scorso venerdì SBF aveva detto alla CNBC di essere ancora al lavoro per il salvataggio della compagnia: “Credo che dovremmo provare ad assicurare il maggior valore per gli utenti. Detesto quello che è successo e avrei tanto voluto essere più cauto”.

Il CEO di FTX Ray ha sottolineato che SBF non ha nessun “ruolo effettivo” in FTX:

Il nuovo CEO di FTX attualmente sta curando un’analisi strategica degli attivi, e nei documenti al tribunale ha sottolineato che le entità ricollegabili a FTX risultano solvibili, come abbiamo già accennato sopra:

“Secondo la nostra analisi della scorsa settimana, apprendiamo con piacere che molte sussidiarie di FTX riconosciute o con licenza, dentro e fuori gli Stati Uniti, hanno attivi di bilancio, una gestione responsabile ed elementi di valore.” 

Ha aggiunto che si è data “priorità… nel valutare vendite, ricapitalizzazioni o altre transazioni strategiche”.

Il giudice John Dorsey ha presieduto ieri all’udienza al tribunale del Delaware per occuparsi della disputa tra i tribunali delle Bahamas e gli USA.

Entro la fine dell’anno riprenderanno i prelievi da FTX Japan

Ci sono alcune buone notizie per i clienti di FTX Japan, infatti i dirigenti della divisione giapponese hanno annunciato che sarà possibile ritirare i propri fondi dal conto prima della fine dell’anno.

Durante un’intervista con la rete televisiva nazionale NHK non si è mai fatto riferimento alla possibilità che non ci fossero fondi disponibili per il prelievo presso la sede giapponese di FTX.

Il ritardo pare sia stato dovuto al fatto che FTX  Japan usa lo stesso sistema di pagamenti della compagnia madre, le cui attività sono state sospese.

Di conseguenza, la sussidiaria giapponese si sta occupando di sviluppare un sistema autonomo per permettere ai clienti di prelevare i propri fondi.

Il 10 novembre, quando le autorità finanziarie hanno sospeso tutte le transazioni di FTX Japan, la compagnia deteneva 19,6 miliardi di yen in contanti e depositi.

Secondo la dichiarazione di bilancio riportata al tribunale USA, in totale le entità collegate a FTX Japan possiedono 172 milioni di dollari in contanti.

Secondo quanto disposto dal tribunale, però, tutte le entità collegate al gruppo FTX, quindi anche FTX Japan, si considerano disponibili per la risoluzione del caso.

Ieri è trapelata la notizia che Liquid, exchange giapponese di proprietà di FTX ha sospeso i prelievi.

Genesis deve trovare 1 miliardo di dollari o fallirà

Stando a un’indagine di Bloomberg, Genesis continua a “avere difficoltà” nel trovare 1 miliardo di dollari che potrebbe evitare di dichiarare bancarotta.

Dallo scorso 10 novembre, Genesis ha interrotto il pagamento degli interessi e l’erogazione dei prestiti. In quell’occasione è stato dichiarato che l’azienda detiene 175 milioni di dollari bloccati su un conto di FTX.

Genesis è di proprietà di Digital Currency Group, che a sua volta possiede anche Grayscale Bitcoin Trust.

A quanto pare, Binance ha aperto le trattative per fornire fondi al lender crypto.

Se Genesis dovesse dichiarare bancarotta si tratterebbe di un contraccolpo potente generato dal crollo di FTX, considerate le dimensioni di DCG, che ha investimenti in almeno 200 compagnie crypto.

Le preoccupazioni riguardo Genesis si sono estese anche a DCG e GBTC, quest’ultima possiede il 3,5% di tutto il circolante di bitcoin.

A riprova della tensione che aleggia sui mercati, i titoli del fondo GBTC sono scambiati con uno sconto del 42,6% del valore netto. GBTC ha perso in un anno il 75%.

Grayscale sta facendo il possibile per riconquistare la fiducia:

Gli sponsor di FTX come Tom Brady rischiano l’accusa di pubblicità ingannevole?

Inoltre, alcuni influencer sono sotto indagine da parte delle autorità texane a proposito di alcuni pagamenti ricevuto per supportare FTX US.

Personaggi di spicco come Tom Brady e Steph Curry sono tra gli indagati da parte del Securities Board dello stato del Texas, in particolare le autorità stanno vagliando il contenuto promozionale e la sua rilevanza.

“Lo stiamo studiando accuratamente”, ha detto il dirigente Joe Rotunda.

Secondo i legali, le celebrity potrebbero trovarsi nei guai per aver sostenuto un prodotto senza aver svolto nessuna accurata indagine, cosa che si potrebbe valere l’accusa di pubblicità ingannevole.

Oltre FTX: migliori occasioni di trading, miglior metaverso

FTX ha stravolto il settore crypto e sembra che questo inverno sia destinato a durare ancora a lungo. Tuttavia, anche in periodi come questo ci sono progetti interessanti e opportunità che i trader e gli investitori accorti non dovrebbero lasciarsi sfuggire.

Perciò, se sei alla ricerca di alcune buone occasioni da aggiungere al tuo portafoglio, un buon posto da cui iniziare è il settore delle prevendite. In questo momento abbiamo due interessanti suggerimenti che dovresti tenere d’occhio: Dash 2 Trade (D2T) e RobotEra (TARO).

Dash 2 Trade è l’ideale per rispondere al tornado FTX che ha stravolto il mercato, il progetto offre strumenti per il trading intelligente, segnali e metriche che possono aiutare gli investitori e i trader a prendere decisioni e individuare problemi con dovuto anticipo.

Il secondo progetto è RobotEra, che potrebbe diventare il prossimo gioco di punta sul metaverso, è simile a The Sandbox, ma migliore, qui devi ricostruire un pianeta distrutto usando dei robot.

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