Aptos Pronto a un Nuovo Crollo dei Prezzi – 3 Alternative Low Cap Non Dopate dai VC

Simon Chandler
| 4 min read

Disclaimer: La sezione Industry Talk ospita il punto di vista di rappresentanti del settore crypto e non è da considerarsi parte della linea editoriale di Cryptonews.com.

Il prezzo di Aptos (APT) ha perso il 5% nelle ultime 24 ore scendendo a 8,83$. Si tratta di una perdita complessiva del 33% per la nuova altcoin nell’ultima settimana, in un momento in cui il sentiment ottimista degli investitori ha impresso una crescita al resto del mercato.

Il mercato delle criptovalute in generale ha assistito a un rally negli ultimi giorni, grazie ai report dei profitti in crescita e in vista di una posizione meno falco della Federal Reserve (specie sul tema dell’incremento dei tassi di interesse) che si è riflettuto positivamente sul prezzo di bitcoin (BTC), ethereum (ETH), cardano (ADA) e altre tra le maggiori crypto.

Tuttavia, l’ondata di ottimismo non si è riflettuta su APT, che non è riuscita ad approfittare dello slancio generale, specie per via dei report sul decremento del numero di transazioni e per via della centralizzazione della tokenomic.

Vista la sua collaborazione con Meta/Facebook, forse gli investitori si stanno guardando intorno in cerca di alternative e nuove altcoin che promettono rendimenti sopra la media. Per fortuna, ci sono diverse alternative che meritano e che attualmente sono in prevendita e tutte sembrano pronte a offrire buoni profitti ai primissimi investitori.

Dump dei prezzi di Aptos in arrivo

Il grafico dei prezzi di Aptos mostra che dopo il poderoso crollo del valore in seguito al lancio, il token fa fatica a recuperare il precedente record. Il prezzo più alto registrato rimane a 13,73$, del 19 ottobre, mentre il prezzo attuale segna una perdita del 33,6% rispetto al suo massimo.

Se vogliamo essere precisi, non tenendo conto del dump e concentrandoci solo sul valore minimo toccato da APT a 6,73$, al momento il token ha registrato una crescita del 35%. Poche altre coin tra le prime 100 per market cap hanno ottenuto guadagni simili nello stesso arco di tempo.

Detto questo, Aptos resta una criptovaluta alquanto controversa per vari motivi.

Innanzitutto, è stata lanciata proclamando di poter gestire oltre 100.000 transazioni al secondo. In realtà al momento del lancio riusciva a gestire appena 4 tps, mentre negli ultimi giorni è passata a 27 tps, anche questo ben distante da quanto pubblicizzato prima del lancio.

Allo stesso tempo, APT ha ricevuto critiche per via dell’alta centralizzazione nella distribuzione dei token. L’80% della fornitura totale del miliardo di token è attualmente in staking, questo significa che gran parte dei token è in mano agli addetti ai lavori, mentre invece dovrebbe essere distribuita sul mercato o a una più vasta comunità di utenti.

Aptos ha fatto una dichiarazione sull’attuale stato della distribuzione dei token: il 49% è in mano ai principali attori, cioè la Aptos Foundation e gli investitori (Aptos ha ricevuto 350 milioni di fondi in capitali di rischio). Il restante 51% è stato riservato alla ‘community’ ma anche qui, ci si riferisce per lo più agli sviluppatori.

Stando così le cose, Aptos sembra proprio una crypto centralizzata, sensazione rinforzata inevitabilmente dalla forte associazione con Facebook. Va detto inoltre, che i fondatori hanno lavorato in passato con il noto progetto di quest’ultimo, Libra/Diem, e il team ha usato il linguaggio di programmazione Move che era stato sviluppato per la ormai naufragata stablecoin.

Anche se questi fattori non dimostrano che il destino di Aptos sia segnato, ne minano parecchio la credibilità. Ora che la moneta perde lo slancio iniziale è probabile che nuove perdite siano all’orizzonte.

3 Altcoin alternative a bassa capitalizzazione

Anche se al momento Aptos non sembra promettere nulla di buono, ci sono alcuni nuovi progetti che vale la pena considerare per la loro capacità di crescita e che non hanno problemi di centralizzazione.

Uno di questi è Dash 2 Trade, si tratta di una piattaforma basata su Ethereum incentrata sul trading intelligente che offre agli investitori analisi in tempo reale, segnali di trading social e molte altre funzionalità utili per prendere decisioni di investimento informate. Ha lanciato la prevendita meno di una settimana fa e ha già raccolto oltre 2,5 milioni di dollari, ora il token D2T è venduto a 0,05 USDT.

Un altro progetto interessante basato su Ethereum è Impact Project, un marketplace dedicato ai crediti di carbonio in cui gli utenti possono tokenizzare i propri titoli che attestano la compensazione delle emissioni di carbonio mentre fanno shopping presso grossi rivenditori attenti all’ambiente. Finora la prevendita ha permesso la raccolta di oltre 10 milioni di dollari sin dal suo lancio all’inizio del mese.

Infine, Calvaria è un videogioco play-to-earn in cui i giocatori collezionano e mandano in battaglia i personaggi delle carte tokenizzate in forma di NFT. Una funzione interessante di questo gioco è che si presta anche ad accogliere giocatori che non appartengono al mondo crypto. Infatti è più accessibile rispetto agli altri giochi basati su blockchain, potrebbe diventare il punto d’accesso ai giochi basati su crypto per molti giocatori abituali.

Tutti questi tre progetti sono di fatto molto più decentralizzati rispetto a Aptos anche grazie al tipo di prevendita organizzata, cosa che invece Aptos ha evitato di fare. Dato che non sono associati a grosse multinazionali come Facebook (che al momento sembra più un ostacolo che un vantaggio), potrebbero avere solide premesse, cosa che fa pensare a buone opportunità di crescita una volta che le prevendite saranno concluse.

Vai alla presale di Dash 2 Trade

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Segui Cryptonews Italia sui canali social