L’Argentina vuole che i cittadini dichiarino spontaneamente le criptovalute. Altrimenti…

Christian Boscolo
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Fonte: Elsapucai

Il ministero delle finanze argentino è pronto a lanciare un progetto di legge che costringerebbe i cittadini a dichiarare le loro partecipazioni in criptovalute, pena il pagamento di pesanti sanzioni pecuniarie. Secondo il quotidiano Errepar, il disegno di legge è stato promosso da Sergio Massa, ministro dell’Economia. La nuova legge mira a inasprire anche le norme antiriciclaggio del Paese e sarà presentata nella prossima sessione parlamentare, dove la coalizione di governo ha una risicata maggioranza.

I termini del disegno di legge affermano che i cittadini sarebbero “incoraggiati” a dichiarare i propri beni e le attività finanziarie come azioni e criptoasset. Le dichiarazioni sarebbero del tutto “volontarie”. La mancata dichiarazione potrebbe invece portare a un’indagine da parte dell’Amministrazione federale delle entrate pubbliche (AFIP), l’ente fiscale argentino.

Mentre i criptoasset dichiarati su questi moduli “volontari” sarebbero soggetti a tassazione con un’aliquota del 2,5% (nel caso di guadagni più alti), in caso di mancata dichiarazione dovrebbero invece pagare il 10% dei beni detenuti. Il media Criptonoticias ha riferito che “nel caso delle criptovalute”, ai cittadini verrà chiesto di “presentare una dichiarazione giurata in cui devono essere identificate le loro risorse digitali”.

 

“Il disegno di legge prevede che coloro che dichiarano le proprie partecipazioni entro i primi 90 giorni paghino un’aliquota del 2,5%. Trascorso tale periodo, l’importo aumenta progressivamente, fino a raggiungere un livello massimo del 10%.

Un’analisi del sito Errepar del disegno di legge ha rivelato che le sanzioni per mancato pagamento verranno addebitate trimestralmente, ad un tasso del 2,5% per trimestre.

Perché questa svolta?

Il governo ha parlato della necessità di inasprire le regole sul riciclaggio di denaro per aiutare a “combattere il traffico di droga”. Lo stato di Buenos Aires ritiene inoltre che l’evasione fiscale stia diventando sempre più comune e che molti cittadini stiano accumulando “risparmi non dichiarati”.

L’iperinflazione ha perseguitato l’economia argentina per diversi anni. Alcuni stimano che i dati sull’inflazione siano attualmente pari a quasi il 100% all’anno, portando molti risparmiatori ad abbandonare la valuta Fiat.

Poiché il governo ha imposto limiti agli acquisti di valuta estera, molti cittadini hanno risposto rivolgendosi a criptovalute e investimenti immobiliari all’estero.

 

 

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