Avvocati Crypto Sostengono che la Vittoria per Ripple è Vicina

Sead Fadilpašić
| 3 min read
Fonte: AdobeStock / photo_gonzo

Alcuni esperti legali sostengono che Ripple, società statunitense di blockchain, molto probabilmente vincerà la lunga battaglia legale contro la SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti, questo perchè, secondo loro, l’ente federale statunitense potrebbe essersi “data la zappa sui piedi”.

Secondo quanto riferito da un rapporto di Forbes, alcuni avvocati crypto hanno sostenuto che la SEC ha completamente fallito a dimostrare la sua tesi. Una delle cause è stata coinvolgere migliaia di holder di XRP non inclusi come imputati insieme a Ripple, sebbene il giudice gli abbia permesso di presentare Memorie Legali, in modo di dar voce anche a loro..

L’avvocato crypto, Jeremy Hogan, sostenitore di Ripple, afferma che, 

“La SEC può prevalere con la sua mozione di giudizio abbreviato, solo se il giudice Analisa Torres “dimentica il suo primo anno di legge”.

Esperti crypto: “Ripple è sulla buona strada per vincere”

Inoltre noti esperti di diritto, come Curt Levey della Federalist Society e il professor J.W. Verret della Scalia School of Law della George Mason University, sostengono che, 

“Ripple è sulla buona strada per vincere questa causa”. 

Questo non è tutto, infatti Verret ha detto che, qualora la SEC decidesse di appellarsi alla Corte Suprema, 

“È probabile non solo che perda, ma che crei un importante precedente che limiterebbe o eliminerebbe del tutto l’applicazione del test di Howey sulle crypto, che sfidano le linee guida definite nel 1946”.

Il Test di Howey si riferisce alla causa della Corte Suprema degli Stati Uniti per determinare se una transazione si qualifica come “un contratto di investimento” e quindi come titolo azionario.

Secondo quanto riferito da Forbes:

“Il verdetto potrebbe limitare l’autorità della SEC di regolamentare le criptovalute negli Stati Uniti. Qualora accadesse, sarà un disastro autoinflitto”.

La SEC aveva presentato questa causa contro Ripple e i suoi dirigenti nel dicembre 2020, sostenendo che XRP, associato a Ripple, fosse un titolo azionario non registrato. L’ente sostiene che si tratti di un titolo azionario sin dal 2013, ovvero sette anni prima di presentare la causa, e quindi che le vendite di miliardi di XRP sul mercato fossero security.

Eppure, come riporta Forbes, 75.000 holder di XRP, guidati dall’avvocato John Deaton, sono stati coinvolti nel caso e più di 3.000 di loro hanno fornito dichiarazioni giurate al team di difesa di Ripple, affermando  che “prima che la SEC avviasse la causa, non avevano mai sentito parlare della società in cui avrebbero investito”.

Il rapporto rileva anche che la SEC, a differenza di Ripple, “non ha avuto alleati”, e che altri utenti di XRP, senza alcun legame con Ripple, hanno presentato memorie legali, così come la Camera di Commercio Digitale e la Blockchain Association. 

In particolare Ripple per cercare di ottenere i documenti di Hinman ha lottato duramente e ha ricevuto quest’ultimi solo all’inizio di questo mese. Questi documenti sono saltati fuori, poichè l’ex direttore della finanza aziendale William Hinman ha affermato in un discorso del 2018 che Ethereum (ETH) non è un titolo azionario. Pertanto le e-mail interne della SEC e le bozze di quel discorso sono diventate estremamente rilevanti per il caso di Ripple.

Secondo quanto riferito dal rapporto di Forbes, “la SEC sta guidando questa causa verso il precipizio”, questo per il fatto di essere un’azienda in contenzioso, ma anche perché il suo presidente, Gary Gensler, è “una figura politica”. Infatti secondo l’opinione dell’avvocato crypto John Deaton, Gensler non può vincere questo caso, aveva solo bisogno di una vittoria contro un’azienda leader del settore, per dimostrare di aver ragione.

Inoltre ha aggiunto:

“Cosa fa il politico? Ottiene la vittoria politica garantita”.

Nel frattempo il consulente legale generale di Ripple, Stuart Alderoty, ha dichiarato che il caso sarebbe stato risolto rapidamente, se la SEC avesse dichiarato chiaramente che XRP non è un titolo azionario.

____

Investi in Ripple

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Leggi anche

Segui Cryptonews Italia sui canali social