Binance introduce la gestione semi-automatica dei token di riserva: ecco cosa devi sapere

Sauro Arceri
| 2 min read

Alla fine di gennaio era stato scoperto che Binance conservava i token collaterali e i fondi degli utenti nello stesso portafoglio; di conseguenza l’azienda ha avuto la necessità di passare a un processo “semi-automatico” per gestire le riserve a sostegno dei token emessi.

Anche Bloomberg ha riportato che il principale exchange di criptovalute ha erroneamente conservato il collaterale di quasi la metà dei suoi 94 token Binance-peg (B-token) in un unico portafoglio da 16 miliardi di dollari che conteneva anche i fondi dei clienti.

Oggi, 23 febbraio 2023, Bloomberg ha dichiarato che Binance ha messo a punto un processo parzialmente automatizzato che garantisce che i B-token siano “sempre coperti in modo trasparente”. Ciò è possibile grazie a un sistema che “consente il conio di nuove monete solo dopo che il collaterale è stato aggiunto al portafoglio appropriato”, ha aggiunto.

Trasparenza dei B-token di Binance


Un portavoce di Binance ha dichiarato che nelle ultime settimane l’exchange ha spostato gli asset collateralizzati in portafogli dedicati. Ce n’è uno per ogni rete, che mostra il supporto 1:1 di ogni asset, e hanno aggiunto:

“Questo collaterale ha sempre sostenuto le attività B-token dei nostri utenti ed è sempre stato disponibile per il prelievo in qualsiasi momento. Ora lo mostriamo semplicemente sulla catena in portafogli dedicati dove rimarrà fino a quando non sarà necessario”.

La mossa potrebbe essere un esercizio di pubbliche relazioni per aumentare la trasparenza delle riserve nel contesto di un giro di vite normativo sulle borse centralizzate.

Bloomberg ha ipotizzato che il sistema semi-automatico potrebbe consentire a Binance di intervenire se un incidente dovesse avere un impatto sulle riserve di B-token. Conor Ryder, analista di ricerca presso la società di dati blockchain Kaiko, ha affermato che questo sistema offre comunque la possibilità di intervenire se il peggio dovesse verificarsi, però ha aggiunto:

“Ma non è un sistema ideale completamente automatizzato e abbiamo già visto che Binance ha gestito male il tipo di processo di coniazione che avviene qui”.

Ha concluso quindi che l’ideale sarebbe un processo completamente automatizzato per garantire che ciò non accada di nuovo, e ha detto:

“C’è ancora potenzialmente un elemento di fiducia da riporre in Binance e nella sua gestione di queste riserve”.

Implementazione delle zk-proof


Il 10 febbraio Binance ha migliorato il suo sistema di proof-of-reserves implementando le prove a conoscenza zero (zk-proof), sotto forma di zk-SNARK.

Questo sistema consente agli utenti di verificare che il saldo netto totale di ogni conto non sia negativo. Inoltre, dimostra che tutti gli asset degli utenti fanno parte del saldo netto totale dichiarato da Binance.

Le zk-proof sono un metodo crittografico per dimostrare la validità di una dichiarazione o di un dato senza rivelare i dati o la dichiarazione stessa.

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