Bitcoin a rischio crollo! Per il crypto-miliardario Hayes BTC è in pericolo se succede questo…

Marcello Bonti
| 2 min read
Arthur Hayes. Fonte: screeenshot video
Arthur Hayes. Fonte: screeenshot video

In un post del 19 gennaio sul suo blog Hayes ha parlato di inflazione e del suo possibile impatto sul mercato crypto. Il miliardario ha sottolineato che i dati sull’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti hanno continuato a scendere dopo aver toccato un picco di quasi il 9% a metà 2022, scendendo fino all’obiettivo del 2%.

Gli investitori si aspettano che la Fed inizi ad abbassare i tassi di interesse visto il continuo calo dell’inflazione, in particolare per evitare una recessione. 

Hayes ritiene che una delle ragioni che hanno determinato il recente rally del mercato crypto sia da ricercare nella recente decisione “della Fed di tornare a stampare USD”. Se questo fosse vero, le performance di Bitcoin resterebbero solide a patto che la Fed mantenga le promesse rallentando la presa sui tassi di interesse.

D’altra parte, tutti i guadagni registrati finora da Bitcoin e il mercato crypto in generale potrebbero venire spazzati via in un batter d’occhio se la banca centrale dovesse insistere con la sua politica di Quantitative Tightening (QT), cioè continuando a ridurre la quantità di liquidità in circolazione. Hayes a questo proposito ritiene che:

“Se la Fed effettuerà un’inversione (pivot) della propria politica monetaria, o se altri governatori della Fed, non prenderanno in considerazione i “buoni” risultati del IPC, è probabile che Bitcoin precipiterà di nuovo verso i minimi già registrati in passato.”

L’ex capo di BitMex ritiene che la Fed si deciderà a “stampare nuovo denaro per evitare un’altra crisi finanziaria”. Se questo dovesse accadere, rappresenterebbe il bottom, cioè il punto più basso per un asset da cui riparte un’inversione di tendenza per tutti gli asset di rischio come Bitcoin.

Attenzione però a cantare vittoria. Il governatore della Fed, Jerome Powell, ha già chiarito che i l’inversione di tendenza per i tassi di interesse avverrà solo quando sarà raggiunto l’obiettivo prefissato per il livello di inflazione, quindi il calo dell’indice dei prezzi al consumo, di per sé, non è sufficiente per un’inversione di rotta.

A dicembre, il tasso di inflazione annuo è sceso a 6,5%, in calo rispetto al 7,1% di novembre. Tra un mese e l’altro, l’inflazione è scesa dello 0,1%, mentre il mese scorso era salita dello 0,1%. Al netto della volatilità dei prezzi di alimentari e carburante, l’indice dei prezzi è sceso a 5,7% rispetto al 6% di novembre.

Le principali crypto hanno registrato guadagni notevoli nelle ultime settimane. Bitcoin è arrivato a quota 23.000$ sabato, un livello che non si registrava da cinque mesi. Ethereum, la seconda maggiore crypto, ha registrato buone performance e ha toccato il livello di 1.674$. Rispetto al mese scorso, entrambe le crypto registrano guadagni nell’ordine del 30%.

Lo scorso ottobre Hayes aveva detto che il prossimo mercato rialzista per le crypto sarebbe ripartito grazie alla spinta della Cina. Un allentamento della politica nei confronti delle crypto sarebbe stata necessaria per dare il via al nuovo rally, cosa che pare stia già avvenendo con norme più tolleranti verso le crypto a Hong Kong, la finestra dalla quale la Cina si affaccia sul resto del mondo. 

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