Bitcoin è in ripresa: i dati dell’inflazione americana sono incoraggianti!

Sauro Arceri
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Bitcoin (BTC) subisce una leggera volatilità al rialzo in seguito al superamento delle stime dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense per il mese di aprile, il che potrebbe rafforzare l’ipotesi di una tregua al rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve (Fed) nel corso dell’anno.

L’asset, di solito, mostra volatilità a partire da circa sei ore prima dell’annuncio del CPI statunitense. Tuttavia, come l’S&P 500 e il Dow Jones, ha registrato un andamento piuttosto piatto nelle contrattazioni pre-mercato.

Le criptovalute sono piatte, ma gli analisti sono cauti


La sua quotazione attuale, nel momento in cui scriviamo, si aggira intorno ai 28.229 dollari, sostenuta per l’1,2% da un’inflazione complessiva inferiore alle attese (4,9%); Ethereum (ETH) è riuscito a rompere la resistenza a 1.850 dollari e ora, secondo i dati di CoinMarketCap, è scambiato a 1.878 dollari.

Le criptovalute a bassa capitalizzazione Cardano e Dogecoin, invece, sono scese rispettivamente dello 0,2% e dello 0,5%.

Gli analisti avevano stimato che il CPI annuale degli Stati Uniti di aprile sarebbe stato stabile al 5%, mentre l’inflazione di base, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, sarebbe salito al 5,5%.

Il dato comunicato oggi al 4,9% è quindi migliore, anche se di poco, rispetto alle attese.

Dopo la notizia, Bitcoin, la cui correlazione a 30 giorni con il Nasdaq ha raggiunto lo 0,5, ha seguito il rialzo dei futures statunitensi. I rendimenti del Tesoro sono invece scesi.

Secondo l’indice MSCI World, che stamattina è sceso dello 0,1%, nell’ultimo mese la maggior parte dei titoli ha avuto un andamento laterale, in attesa di notizie da parte della Federal Reserve.

Il 4 maggio la Fed ha dichiarato che i futuri rialzi dei tassi dipenderanno dai dati in arrivo. Negli ultimi 14 mesi ha aumentato i tassi di interesse di circa 500 punti base. Il rapporto sui salari non agricoli del mese scorso ha rivelato un aumento dei salari orari che potrebbe incoraggiare ulteriori aumenti.

Nel momento in cui scriviamo, i mercati prevedono ancora una tregua sui tassi nella prossima riunione della Fed.

La Fed di New York non prevede tagli dei tassi


Il presidente della Fed di New York, John Williams, ha dichiarato ieri di non aspettarsi che l’inflazione raggiunga il 2% prima dei prossimi due anni. Inoltre, le sue previsioni di base non prevedono alcun taglio dei tassi quest’anno.

“A causa del ritardo tra le azioni politiche e i loro effetti, ci vorrà del tempo prima che le azioni del [Federal Open Market Committee] riequilibrino l’economia e riportino l’inflazione al nostro obiettivo del 2%”.

I titoli asiatici sono scesi questa mattina, mentre gli investitori hanno scaricato le posizioni a rischio in vista delle notizie sul CPI. I titoli tecnologici hanno iniziato a perdere terreno, mentre l’indice delle imprese statali cinesi è sceso di oltre l’1%; le azioni di Tencent Holdings hanno registrato il terzo giorno consecutivo di ribasso.

 

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