Bitcoin e inflazione: Cosa succederà a BTC dopo i dati del CPI americano?

Sauro Arceri
| 2 min read

Con la pubblicazione dell’attesissimo rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), il mercato ha assistito a significative oscillazioni nei prezzi delle criptovalute. Nonostante l’indice sia risultato inferiore alle attese, indicando un raffreddamento dell’inflazione, l’impatto sul mercato è stato tutt’altro che stabile.

Bitcoin (BTC) è riuscito a cavalcare egregiamente l’onda e ha recuperato il livello di 30.000 dollari, ma le domande rimangono: conviene investire in bitcoin? Continuerà a salire verso nuove vette o è in arrivo una correzione?

Bitcoin raggiungerà nuove vette o subirà una correzione?


Sebbene il rapporto abbia rivelato un tasso CPI del 5,0%, quindi inferiore al 5,2% che molti avevano previsto, l’attuale movimento di prezzo e lo slancio di Bitcoin appaiono deboli. Nonostante la possibilità che la corsa al rialzo di BTC continui, in questo momento la principale criptovaluta sta avendo delle difficoltà a consolidarsi saldamente al di sopra della soglia dei 30.000 dollari.

Il tasso CPI del 5,0% è stato inferiore alle attese ma il CPI core, che esclude i costi di cibo ed energia, è comunque aumentato rispetto al mese precedente, indicando che l’inflazione potrebbe non ridursi così rapidamente come previsto.

Tuttavia l’importante analista di criptovalute Michael Van de Poppe, in una recente newsletter, ha evidenziato l’impressionante performance che Bitcoin ha avuto rispetto ad altri asset del settore, che hanno invece ottenuto risultati inferiori alle aspettative.

L’analisi di Van de Poppe


Van de Poppe ha evidenziato che il grafico di dominanza di BTC su un time frame a 2 giorni si trova in una fase critica. Suggerisce che la forza di Bitcoin potrebbe continuare ad aumentare nel caso di un breakout di successo che porti BTC a sperimentare una continuazione rialzista a seguito di un retest del massimo del range.

D’altra parte, se il mercato supera il livello massimo del range per poi ritirarsi nuovamente al di sotto di quella soglia, potrebbe offrire alle altcoin l’opportunità di guadagnare slancio.

Un calo del prezzo di Bitcoin all’interno dell’intervallo tra 28.400 e 28.800 dollari, inoltre, potrebbe avere un impatto positivo sul movimento complessivo del prezzo della criptovaluta.

Questa particolare zona potrebbe fungere da solido livello di supporto, in quanto in precedenza rappresentava un ostacolo significativo da superare, ma ora si è trasformata in una soglia cruciale per BTC.

Conclusioni


Nel momento in cui scriviamo, Bitcoin viene scambiato al prezzo di 30.232 dollari e ha subito un repentino rialzo dopo essersi mosso lateralmente nelle ultime 24 ore, registrando un leggero calo dello 0,9%.

Come accennato in precedenza, sembra che la principale criptovaluta stia lottando ancora per mantenersi al di sopra del livello di 30.000 dollari, quindi potrebbe ritrovare il suo slancio rialzista e raggiungere un nuovo massimo annuale soltnato se riuscirà a resistere a un eventuale ripiegamento verso la zona di supporto dei 28.600 dollari.

D’altro canto, invece, se BTC non riuscisse a mantenere la sua posizione e scendesse al di sotto del livello di 30.000 dollari, potrebbe subire un ulteriore ritracciamento verso la zona dei 27.200 dollari. Questo livello potrebbe rivelarsi significativo, in quanto un rimbalzo da questo punto potrebbe aiutare Bitcoin a consolidarsi al di sopra dei 30.000 dollari.

 

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