Bitcoin guadagna il 39% in 30 giorni e registra afflussi per 116 milioni di dollari

Marcello Bonti
| 2 min read
Fonte: AdobeStock / Сергей Шиманович
Fonte: AdobeStock / Сергей Шиманович

I fondi d’investimento collegati al Bitcoin hanno registrato nuovi afflussi di capitali per 116 milioni di dollari la scorsa settimana. Il dato incoraggiante si deve al fatto che il re delle crypto è riuscito a mantenere i guadagni registrati nelle scorse settimane e per il momento si mantiene stabile.

Stando al report diffuso oggi ed elaborato dalla società di investimenti digitali CoinShares, la scorsa settimana i prodotti di investimento collegati ad asset digitali hanno registrato nuovi afflussi di capitali per 117 milioni di dollari, di questi, 116 milioni per Bitcoin. Stando a quanto emerge nel report, si tratta del maggior dato registrato da luglio scorso.

Bitcoin continua a sostenere il ritmo del recente rally e questo fatto giustifica l’imponente movimento di capitali verso i fondi d’investimento collegati BTC. Bitcoin è salito di oltre il 42% rispetto a un anno fa, e del 39% negli ultimi 30 giorni. Al momento la quotazione di BTC supera 23.000$, livello che non si registrava dallo scorso agosto.

Inoltre secondo CoinShares gli asset under management, cioè i capitali in gestione da parte dei fondi crypto, hanno raggiunto 28 miliardi di dollari, con un aumento del 43% rispetto ai minimi dello scorso novembre. Nel report si legge anche:

“Migliorano i volumi dei prodotti di investimento e nella settimana gli scambi ammontano a 1,3 miliardi di dollari, un aumento del 17% rispetto alla media annuale, mentre il mercato crypto ha registrato un aumento dei volumi medi settimanali dell’11%. I prodotti di investimento rappresentano solo l’1,4% dei volumi totali su exchange.”

Meno incoraggianti i dati relativi ai prodotti di investimento multi-asset che hanno registrato deflussi per la nona settimana consecutiva, in totale 6,4 milioni di dollari, il che mostra la preferenza degli investitori verso prodotti più specifici. Ancora, dal report emerge che “il dato è evidente per quanto riguarda le altcoin: Solana, Cardano e Polygon hanno registrato afflussi, mentre Bitcoin Cash, Stellar e Uniswap hanno registrato deflussi minimi”.

Interessante anche la ripartizione del dato su base geografica, da cui emerge che la Germania è responsabile del 40% degli afflussi, pari a circa 46 milioni di dollari. Seguono Canada, Stati Uniti e Svizzera, con investimenti rispettivamente di 30, 26 e 23 milioni di dollari.

I flussi di denaro verso i fondi di investimento possono essere letti come un segnale positivo della propensione degli investitori istituzionali verso un determinato obiettivo. In linea di massima, è plausibile credere che forti afflussi possano richiamarne altri e quindi avere un impatto positivo sui prezzi. Al contrario, forti deflussi possono determinare un calo dei prezzi.

Il 2023 parte bene in termini di adozione di Bitcoin e in generale delle crypto. La scorsa settimana, lo Stato di New York ha annunciato una proposta di legge che consentirebbe agli enti pubblici di accettare Bitcoin e altre criptovalute per il pagamento di multe, sanzioni civili, tasse, tariffe e altro.

___

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social