Bitcoin non fallirà! – A dirlo è proprio Satoshi Nakamoto

Gaia Rossi
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Bitcoin

Satoshi Nakamoto, l’anonimo creatore di Bitcoin (BTC), aveva spiegato in passato perché riteneva improbabile che la valuta digitale potesse fallire.

La sua dichiarazione, pubblicata sul sito web del Nakamoto Institute esattamente 14 anni fa, illustra le caratteristiche che secondo lui avrebbero distinto Bitcoin dai precedenti tentativi di creare valute digitali.

Satoshi ha riconosciuto che molte persone consideravano la “moneta elettronica come una causa persa” visti i fallimenti dei sistemi centralizzati negli anni ’90, sostenendo che erano controllati centralmente, un aspetto che li ha condannati al fallimento. Infatti ritiene che il sistema decentralizzato renda Bitcoin più resistente ai fallimenti.

Satoshi ha scritto:

“Molte persone liquidano automaticamente le valute elettroniche come una causa persa, a causa di tutte le società che sono fallite a partire dagli anni ’90. Spero sia evidente che sia stata la natura centralizzata di quei sistemi a condannarli. Credo che questa sia la prima volta che proviamo un sistema decentralizzato e non basato sulla fiducia”.

La citazione di Nakamoto ha acquisito una certa importanza nel mondo crypto, dal momento che ha messo in luce il progetto dell’anonimo creatore di realizzare un sistema in grado di agire come una valida alternativa alla finanza tradizionale.

Secondo quanto riportato da Finbold, Nakamoto è stato coinvolto anche nelle transazioni di Bitcoin. Infatti, 14 anni fa la prima transazione di BTC è stata avviata proprio da Satoshi, in qualità di mittente.

La transazione del 12 gennaio 2009 ha registrato il trasferimento di 10 BTC da parte di Nakamoto all’informatico Hal Finney, il primo destinatario in assoluto della blockchain di BTC.

Bitcoin, proprio come previsto da Satoshi, è diventato un fenomeno globale, con una market cap di circa 1.000 miliardi di dollari. Le caratteristiche di Bitcoin lo hanno reso un’alternativa interessante alle valute e ai sistemi di pagamento tradizionali, ottenendo al contempo casi d’uso come prodotto d’investimento.

Nel suo percorso Bitcoin è stato frenato da numerosi ostacoli, come ad esempio l’incertezza normativa e l’elevata volatilità dei prezzi, ma è riuscito a distinguersi tra quelli che hanno registrato le migliori performance nell’ultimo decennio.

 

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