Bitcoin potrebbe essere la nuova Apple del settore crypto?

Marcello Bonti
| 2 min read

Jurrien Timmer, direttore globale di Fidelity Investments, è convinto che l’alternanza di cicli rialzisti e ribassisti nel settore crypto ricorda molto quello che è successo all’epoca dell’esplosione della bolla tech, con l’avvento delle prime imprese collegate a internet.

Dai tempi dell’esplosione della bolla tech, nota anche come bolla del dot-com, molti sono stati gli attori schiacciati dallo stravolgimento del mercato. Chi invece si è salvato come Amazon e Apple sono anche i maggiori titoli tech del momento.

Secondo Timmer, anche il settore crypto presenta caratteristiche simili. È inevitabile che ci saranno asset digitali che registreranno un aumento esponenziale del loro valore mentre altri semplicemente scompariranno.

Secondo Timmer, Bitcoin (BTC) potrebbe essere la nuova “Apple” tra gli asset crypto.

“Il ciclo boom-bust delle criptovalute può essere paragonato alla bolla delle dot-com della fine degli anni ’90. La bolla di internet ha spinto molti titoli non qualificati verso guadagni astronomici, per poi perdere la maggior parte o tutto il loro valore quando la bolla è scoppiata.”

Durante l’intero processo, le aziende che nel lungo periodo si sono affermate come vincitrici, per esempio Apple e Amazon, hanno staccato i perdenti.

Un principio valido per le criptovalute


Il ragionamento dell’uomo d’affari prosegue, se ipotizziamo che Bitcoin sia la Apple dell’era degli asset digitali, allora potrebbe avere senso ritenere che non solo sopravviva all’inverno delle criptovalute, ma addirittura riuscirà a prosperare fino a sottrarre quote di mercato agli altri asset digitali.

Timmer col suo intervento su Twitter ha dimostrato la sua tesi comparando il grafico di Bitcoin con quello di Apple e quello di un indice azionario di internet di due decenni fa. L’andamento sembra suggerire che BTC abbia sperimentato un’azione di prezzo molto simile.

“Di seguito, mostro una sovrapposizione tra Bitcoin di oggi e la Apple di due decenni fa (a sinistra), e tra il Bitcoin e l’Interactive Internet Index (IIX) a destra. L’IIX era un indice, ora sparito, dei titoli internet che ha visto il suo valore compiere una parabola completa, da zero a una bolla per poi tornare a zero.”

Secondo Timmer, il titolo Apple si è ripreso dopo essere sceso parecchio durante la bolla del dot-com. Resta da vedere se Bitcoin farà lo stesso.

“Si noti che anche colonne portanti come Apple hanno subito un forte ribasso quando la bolla è scoppiata, ma si sono riprese per diventare un elemento trainante, mentre tanti altri titoli sono caduti nell’oblio. Il tempo ci dirà cosa c’è in serbo per il Bitcoin”.

Il titolo Apple (AAPL), che a fine 2002 era quotato 0,22 dollari, alla chiusura dei mercati di mercoledì era quotata 177,25 dollari, con un guadagno dell’80.345% circa.

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