Blockstream ottiene un finanziamento da 125 milioni di dollari per il mining di Bitcoin

Sauro Arceri
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Fonte: AdobeStock / phonlamaiphoto
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Blockstream, la nota azienda di infrastrutture per asset digitali, ha ottenuto un finanziamento da 125 milioni di dollari  per finanziare l’espansione delle sue strutture di mining.

Blockstream ha ricevuto il finanziamento tramite prestito garantito, lo ha annunciato la società stessa in un comunicato stampa di martedì, aggiungendo che intende utilizzare il denaro per espandere le sue strutture di mining a fronte di una crescente domanda di servizi di hosting su larga scala. Il comunicato recita:

“Sulla base di una forte crescita dei ricavi anno su anno per il 2022, Blockstream utilizzerà il nuovo capitale raccolto, compreso il suo primo finanziamento a debito, per espandere le strutture di mining al fine di soddisfare la forte domanda dei suoi servizi di hosting istituzionali.”

Blockstream aveva già raccolto 210 milioni di dollari in un precedente round di finanziamento di Serie B, finalizzato alla costruzione di strutture di mining con capacità per i clienti istituzionali di hosting nell’agosto 2021, quando i prezzi delle criptovalute erano vicini ai massimi storici. All’epoca, la società aveva una valutazione di 3,2 miliardi di dollari. Il round della Serie A dell’azienda è stato completato nel 2016. 

Blockstream ha dichiarato che l’hosting è rimasto un mercato resistente nonostante il recente crollo delle criptovalute abbia visto il prezzo di quasi tutti gli asset digitali, compreso Bitcoin, scendere di quasi il 70% rispetto ai massimi storici.

D’altro canto i minatori proporzionali (PROP), che vengono pagati in base al lavoro che svolgono tra la scoperta di un blocco e quello successivo, sono stati colpiti più duramente a causa della loro esposizione diretta alla volatilità del prezzo e alla compressione dei margini. 

“Rimaniamo concentrati sulla riduzione del rischio per i minatori istituzionali di bitcoin e sulla possibilità per gli utenti aziendali di creare casi d’uso di alto valore”, ha dichiarato Erik Svenson, presidente e direttore finanziario di Blockstream.

Come riportato, la difficoltà di estrazione di un blocco di Bitcoin è aumentata di circa il 10% durante l’ultimo aggiustamento, suggerendo che un maggior numero di minatori sta tornando online grazie alla continua ripresa dei prezzi

Nel complesso, il 2022 ha fatto registrare i peggiori record per l’industria del mining. Core Scientific, una delle maggiori società di mining di Bitcoin, ha dichiarato bancarotta nel dicembre dello scorso anno a causa del crollo dei prezzi delle criptovalute e dei costi energetici alle stelle. 

Oltre a Core Scientific, anche altre società di mining di criptovalute stanno lottando contro la crisi del mercato. Argo Blockchain, Iris Energy e Greenidge Generation sono tra le più importanti società di mining di Bitcoin che hanno avuto problemi finanziari. 

Vale la pena notare che le società di mining di Bitcoin hanno venduto quasi il 100% dei loro BTC estratti nel 2022 nel tentativo di rimanere a galla. Secondo Tom Dunleavy, analista senior della società di ricerca sulla blockchain Messari, lo scorso anno sono stati venduti circa 40.300 dei 40.700 BTC estratti da dieci società pubbliche di mining di Bitcoin. 

 

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