Brasile e Argentina pronte a creare una moneta comune: il SUR

Christian Boscolo
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Come sottolineato dall’agenzia di stampa Reuters, Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva e il leader argentino Alberto Fernandez hanno dichiarato, in un documento congiunto, che Brasile e Argentina mirano a una maggiore integrazione economica, compreso lo sviluppo di una moneta comune.

“Intendiamo superare le barriere ai nostri scambi, semplificare e modernizzare le regole e incoraggiare l’uso delle valute locali”, si legge nel testo pubblicato sul sito argentino Perfil.

Abbiamo anche deciso di portare avanti uno studio su una moneta comune sudamericana che possa essere utilizzata per i flussi finanziari e commerciali, riducendo i costi delle operazioni e la nostra vulnerabilità esterna”-

Una moneta comune

L’idea di una moneta comune è stata sollevata originariamente in un articolo scritto l’anno scorso da Fernando Haddad e Gabriel Galipolo, rispettivamente ministro delle Finanze e segretario esecutivo del Brasile, ed è stata menzionata da Lula durante la campagna elettorale.

Lula ha scelto l’Argentina per il suo primo viaggio internazionale da quando è in carica, rispettando la tradizione di visitare per primo il principale partner commerciale del Brasile nella regione. Ciò fa seguito a quattro anni di relazioni tese durante il governo dell’ex presidente brasiliano di destra Jair Bolsonaro.

Il viaggio di Lula nella vicina Argentina segna anche il ritorno del Brasile nella Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac), da cui il Paese era uscito nel 2019 su ordine di Bolsonaro, che si era rifiutato di partecipare al gruppo regionale per la presenza di Cuba e Venezuela.

Arriva il SUR

Come sottolineato anche dal ilsole24ore, l’idea di una moneta comune è nata nel 2019 ma ha sempre dovuto fare i conti con situazioni economiche molto complicate come quella dell’Argentina e la sua forte inflazione. Il Sur, questo il nome della moneta unica, potrebbe poi essere adottato anche Paraguay e Uruguay. 

L’obiettivo è in ogni caso quello di estendere il Sur (che significa SUD) a quanti più Paesi dell’America latina. Se coprisse tutto il continente, il Sur rappresenterebbe circa il 5% del Pil globale.

 

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