Brutto risveglio della community DOGE dopo l’ennesimo scherzo di Musk

Marcello Bonti
| 4 min read

L’inaspettato (o forse no) colpo di scena porta via il logo di Dogecoin da Twitter. Elon Musk, il CEO di Tesla e SpaceX, e dello stesso social, ha deciso di mettere fine al  sogno della community DOGE riportando tutto alla normalità. Era solo un pesce d’aprile durato un po’ troppo a lungo?

E se qualcuno aveva già iniziato a sfregarsi le mani credendo di aver trovato la prossima crypto in crescita con cui puntare a rendimenti stellari, stamattina ha dovuto ricredersi.

La storia della memecoin più popolare del web


La popolare memecoin Dogecoin ($DOGE) era stata lanciata da Billy Markus e Jackson Palmer il 6 dicembre 2013 come “moneta di internet divertente e amichevole”. Dogecoin da subito si è presentata come “una moneta digitale decentralizzata e peer-to-peer” la cui mascotte “Doge”, è uno Shiba Inu (una razza di cane giapponese) all’epoca anche protagonista di tantissimi meme sul web.

Da allora, la sua popolarità è cresciuta in maniera esponenziale, specie negli ultimi due anni. Complice soprattutto il sostegno dei miliardari Elon Musk e Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks, e uno degli “squali” del noto reality show USA “Shark Tank”. Nel 2019, Musk si era esposto fino a dichiarare che $DOGE potesse rappresentare la sua criptovaluta preferita.

Sono passati quattro anni da quella dichiarazione. Nel frattempo Musk è diventato il proprietario della piattaforma di micro-blogging e ha più volte ribadito il suo amore per $DOGE.

Fino all’ultima trovata dello scorso 4 aprile, quando ha deciso di sostituire il tradizionale logo dell’uccellino di Twitter con il noto logo di Dogecoin sulla homepage di Twitter.

Un triste epilogo

Come si può vedere dal grafico dell’andamento dei prezzi di DOGE qui sotto, la notizia ha aiutato il prezzo di $DOGE a salire oltre il 30% fino a 0,1032 dollari. In una prima fase ha permesso a Dogecoin di superare Cardano rubandogli la settima posizione nella classifica delle criptovalute per capitalizzazione di mercato.

Andamento DOGE - Fonte CoinMarketCap

Andamento DOGE – Fonte CoinMarketCap

Un gioco è bello fino a che dura poco avrà pensato Musk che ha messo fine a quello che sembra un pesce d’aprile in differita.

Oggi ha deciso di rimettere il logo dell’uccello di Twitter nell’angolo in alto in home page su Twitter, infliggendo così un duro colpo a chi sperava che Twitter avrebbe in qualche modo integrato Dogecoin su Twitter nel prossimo futuro.

L’impatto sui prezzi è stato immediato.

In questo momento $DOGE è scambiato a circa 0,0825$ e secondo i dati di CoinMarketCap registra nelle 24 ore una perdita del 9,44%.

Ecco come appare ora la pagina biografica di Musk su Twitter:

 

Questa nuova memecoin in prevendita potrebbe essere la risposta alla volatilità di DOGE


Anche se Dogecoin resiste ormai sul mercato da oltre quattro anni e presidia le prime posizioni della classifica per market cap, le occasioni di guadagno per gli investitori retail potrebbero essere ormai terminate.

Chi si avvicina adesso al mondo delle crypto potrebbe trovare troppo dispendioso attendere il momento in cui DOGE riuscirà a generare guadagni consistenti e crescita costante.

Maggiori occasioni di guadagno si prospettano grazie a questo nuovo token in prevendita che sfrutta la popolarità delle memecoin per piazzare un prodotto di grande appeal sul web, i sondaggi retribuiti.

La caratteristica principale di Love Hate Inu è il suo modello vote-to-earn (V2E), che incentiva la community a partecipare a sondaggi e inchieste offrendo reali ricompense.

Basta mettere i token nativi LHINU in staking per partecipare al voto e ottenere in cambio ricompense in denaro finanziate dai brand e gli autori dei sondaggi.

In un primo tempo i sondaggi su Love Hate Inu saranno realizzati dagli stessi sviluppatori del progetto. In questo modo sarà facile prendere dimestichezza con il funzionamento della piattaforma. Poi sarà la stessa community ad assumere il ruolo di creatori dei sondaggi.

Ora è in corso la prevendita di LHINU

Il team ha messo a fissato in 100 miliardi il numero massimo di token LHINU, il 90% (o 90 miliardi) di questi sarà venduto durante la prevendita. Si tratta di un dettaglio importante perché assicura gli investitori sulle buone intenzioni degli organizzatori e sul fatto che non si tratti di una truffa di tipo rug&pull, del tipo prendi i soldi e scappa.

Il restante 10% sarà tenuto come riserva per fornire liquidità, sostenere le quotazioni su exchange e distribuire le ricompense alla community.

Il team di Love Hate Inu ha annunciato che rivelerà oggi il nome del CEO del progetto, dopo aver raggiunto i 3 milioni di dollari di raccolta fondi in prevendita.

In breve, Love Hate Inu rappresenta un’occasione intrigante per fare il proprio ingresso nel mercato delle memecoin.

In un unico progetto ci sono gli elementi coinvolgenti tipici dei social, ricompense economiche e coinvolgimento della comunità per offrire valore reale a utenti e investitori.

Il progetto Love Hate Inu ha il potenziale per lasciare un’impronta duratura nel mondo degli asset digitali.

 

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