Ce la farà Solana a restare a galla senza SBF e FTX?

Sauro Arceri
| 3 min read
Fonte: ZebPay
Fonte: ZebPay

Secondo un’interessante analisi proposta dal sito web Protos.com  Solana è considerata un po’ come il progetto personale di Sam Bankman-Fried (SBF) che ne avrebbe manipolato il prezzo per favorire diversi investitori privati.

Sempre secondo la ricostruzione di Protos.com sarebbe riuscito a fissarne il prezzo minimo di 3 dollari nel mese di agosto del 2020 prima di innescare una delle più spettacolari corse al rialzo della storia delle criptovalute che, nel mese di novembre 2021, aveva portato SOL a toccare il tetto massimo di 267 dollari.

Adesso invece, dopo il crollo di FTX, SBF rischia una condanna che può andare da decenni fino all’ergastolo.

Gli insider legati a SBF avrebbero inoltre acquistato centinaia di milioni di SOL a un prezzo inferiore a 0,26 dollari.

Già nell’aprile 2018, i fondatori di Solana hanno venduto il 15% della fornitura iniziale di SOL a investitori privati a 0,04 dollari. Questi giri escludevano ovviamente gli investitori pubblici che hanno potuto acquistare SOL quando ha iniziato a essere scambiato sugli exchange a 2,80 dollari l’11 agosto 2020.

Nel gennaio 2021, Sam Bankman-Fried credeva di essere così ricco che si offrì di acquistare una quantità illimitata di SOL a 3 dollari. Per qualche mese la scommessa sembrò brillante, infatti, nel giro dei successivi 11 mesi SOL raggiunse il massimo storico di 267 dollari.

A partire da quel momento Solana ha iniziato a subire colpi ogni qualvolta FTX si trovava in difficoltà; a un certo punto la discesa, che inizialmente seguiva un movimento altalenante e repentino, mantenendo comunque un livello di prezzo tra i 195 e i 135 dollari.

Da aprile 2022 in avanti, SOL ha iniziato pero a cedere sempre di più fino al livello di 12,25 dollari nella settimana successiva alla notizia ufficiale del crollo di FTX. Nella settimana in cui FTX ha dichiarato bancarotta, il prezzo di SOL è sceso del 60%; attualmente, anche dopo il raddoppio del mese scorso, SOL è ha ancora un valore del 90% inferiore rispetto al suo picco.

SBF è ora agli arresti domiciliari e molti dei suoi colleghi sono diventati testimoni di stato; con l’impero fraudolento di SBF in bancarotta, Solana, notoriamente centralizzata, ha dovuto trovare altri modi per farsi largo. 

A favore di Solana

Ci sono però doversi segnali positivi per Solana, apparsi di recente sui media e riportati nell’articolo:

  • La scorsa settimana Solana ha annunciato che il suo dApp Store sarà integrato con il suo telefono cellulare, Saga.
  • Il presidente di Jump Crypto, Kanav Kariya, ha confermato l’intenzione di costruire un client validator open-source chiamato Firedancer su Solana, e di ottimizzarlo per il trading ad alta frequenza.
  • Kin – precedentemente accusata dalla SEC – ha rilasciato una piattaforma di sviluppo middleware, Kinetic, basata sulla piattaforma Solana.
  • Phantom wallet, che supporta Solana, ha dichiarato di aver sventato più di 18.000 attacchi e di aver bloccato un sito web dannoso che rubava NFT all’imprenditore tecnologico Kevin Rose.
  • Marinade Finance ha annunciato l’intenzione di aumentare il valore totale bloccato (TVL) di 40 milioni di SOL il 24 gennaio, attraverso un incentivo legato al suo token nativo, mSOL.

Purtroppo non è stata solo una navigazione tranquilla, ci sono infatti anche alcune note stonate:

  • Il 26 gennaio, Friktion, un’app DeFi basata su Solana, ha annunciato il tramonto della sua piattaforma e ha invitato gli utenti a ritirare i propri asset.
  • Il marketplace di giochi decentralizzati Fractal ha mostrato segni di allontanamento dagli asset basati su Solana e il 24 gennaio ha sottolineato il supporto a un concorrente di Solana: Polygon.
  • L’8 gennaio, a causa di un errore del client Solana Validator, sono stati disattivati gli endpoint di Remote Procedure Call di Solana, i quali consentono alle app di connettersi alla blockchain di Solana.

 

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