Condannato a 25 anni di prigione il CEO di questo exchange sudcoreano

Tim Alper
| 2 min read
Fonte: mehaniq41/Adobe

Il CEO di un exchange sudcoreano è stato condannato a 25 anni di prigione per l’omicidio della fidanzata. L’uomo era ricorso in appello dopo il processo che lo vedeva accusato di aver accoltellato la ragazza e di averla spinta fuori dalla finestra dell’appartamento al 19° piano.Il 33enne era stato ritenuto colpevole già lo scorso luglio, ma aveva scelto di ricorrere in appello. 

Secondo quanto ricostruito in tribunale, l’uomo, la cui identità non è stata rivelata, aveva ucciso la donna ventenne (anche questa anonima) nel novembre del 2021 mentre era sotto l’effetto di stupefacenti. La corte ha ricostruito i fatti e pare che la donna avesse manifestato l’intenzione di interrompere la loro relazione.

Secondo la testata Newspim che ha seguito la vicenda, i legali del CEO hanno richiesto l’attenuante psicofisica per ridurre la pena, dichiarando che l’uomo all’epoca dell’omicidio si trovava in una condizione di “debolezza fisica e mentale” e che “da tempo era sotto trattamento psichiatrico”. Secondo la difesa, il CEO “all’epoca soffriva di fenomeni di letargia e aveva manifestato la propria difficoltà a controllare gli impulsi”.

Ma in appello, il giudice dell’Alta Corte di Seoul ha respinto la posizione della difesa. Secondo il giudice, il CEO lavorava nel campo ad alta pressione delle “valute virtuali al momento dell’omicidio”.

“Sembra che l’imputato fosse in possesso delle adeguate abilità di giudizio per svolgere il proprio lavoro nel settore degli asset crypto.”

La corte ha accolto le prove secondo cui l’imputato ha colpito ripetutamente la compagna con un coltello fino alla morte.

Il CEO, secondo quanto ricostruito in tribunale, ha prima attaccato la donna con un coltello. Poi, quando questa ha iniziato a urlare durante il violento attacco, l’ha spinta fuori dalla finestra “per evitare che altri si accorgessero di quanto stava facendo”.  

Perché la corte ha respinto il ricorso in appello del CEO

Nella sentenza, il giudice ha dichiarato:

“L’imputato aveva completo controllo delle proprie azioni al momento dell’incidente. Non sembra che le sue azioni fossero ostacolate in alcun modo [per via del suo stato mentale o fisico]. Il crimine commesso dall’accusato è omicidio e la punizione deve essere severa.”

Il CEO è stato anche multato per 2.350$. La corte ha ascoltato l’uomo che ha sviluppato una “seria” dipendenza da droghe e ha preso narcotici, compresa ketamina.

___

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social