Credit Suisse è in Piena Crisi e Potrebbe Fallire. Ma le Banche non Erano più Sicure delle Crypto?

Christian Boscolo
| 2 min read

Avete presente la classica affermazione: “Lascia perdere le criptovalute, i soldi tienili in banca che sono al sicuro”. Insomma, la proverbiale cantilena pronta ad essere recitata quando il mercato crypto è in forte flessione? Se non credi alle cantilene guarda qui.

Ebbene, oggi questa dichiarazione potrebbe suonare ancora meno assennata del solito. Credit Suisse, la famosa banca svizzera, è infatti in piena crisi. La situazione era precipitata giovedì scorso quando il costo del Credit Default Swap (CDS) ovvero il termometro della fragilità del gruppo svizzero, ha chiuso a 225 punti contro i 55 di inizio anno. Uno dei valori più alti dal 2009.
 

Aumento di capitale in vista?


E sono in molti a sostenere che sia vicino un aumento di capitale, anche se una soluzione del genere sarebbe deleteria per le quotazioni del titolo che ha già perso il 55% del suo valore dall’inizio dell’anno, scivolando sotto i 4 franchi svizzeri.  

Un’altra soluzione potrebbe invece riguardare un piano di rilancio che passerà per una ristrutturazione con possibili disinvestimenti e la vendita di alcuni asset. Deutsche Bank ha stimato che il piano di rilancio-ristrutturazione a cui Credit Suisse sta lavorando potrebbe però provocare un buco di 4 miliardi di euro.

Il piano potrebbe includere inoltre tagli per migliaia di dipendenti e la ristrutturazione in tre divisioni. Credit Suisse la scorsa settimana non ha escluso di vendere la sua divisione di prodotti cartolarizzati, oltre a cedere le attività di asset management dell’America Latina, con l’esclusione del Brasile.

La banca svizzera, che annuncerà a fine mese i risultati relativi al terzo trimestre, ha chiuso il secondo trimestre con una perdita netta di 1,59 miliardi di franchi (contro un utile di 253 milioni l’anno precedente) mentre il primo trimestre aveva registrato un rosso di 273 milioni.

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Preoccupazione anche tra i dipendenti

In un messaggio ai dipendenti, l’amministratore delegato Ulrich Koerner, ha affermato che la banca si trova in un “momento critico” mentre si prepara ad affrontare il nuovo piano di rilancio.

“So che non è facile rimanere concentrati tra le tante storie che leggi sui media, in particolare, date le molte affermazioni effettivamente inesatte fatte. Detto questo, confido che tu non stia confondendo la nostra performance quotidiana del prezzo delle azioni con la solida base di capitale e la posizione di liquidità della banca”, ha dichiarato l’AM.

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