Criminalità informatica: aumentano le truffe di criptovalute in Portogallo

Sauro Arceri
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Il crimine informatico è “salito alle stelle” in Portogallo: le truffe di criptovaluta e gli attacchi ransomware sono diventati sempre più comuni nella nazione.

Il portale portoghese Sapo ha riferito che, secondo il Procuratore Generale, nel 2022 sono stati segnalati 2.124 crimini informatici. Il numero comprendeva un numero imprecisato di truffe di criptovalute. Il numero di crimini informatici segnalati nel 2019, invece, è stato di appena 193; nel 2021 è salito a 1.160 per poi aumentare di nuovo del 74% durante lo scorso anno. I procuratori hanno dichiarato che:

“L’anno scorso ci sono state in media 177 denunce di violazioni di crimini informatici ogni mese”.

Oltre alle truffe di criptovaluta, i procuratori hanno anche dichiarato che ci sono state numerose segnalazioni di ransomware, con criminali che hanno dirottato le reti di computer e chiesto riscatti in criptovaluta.

Quali sono le tattiche dei criminali informatici portoghesi e dei truffatori di criptovalute?


I truffatori più sofisticati sono riusciti a ingannare le vittime con attacchi di phishing su piattaforme come WhatsApp. Hanno inoltre utilizzato tentativi di phishing vocale. I criminali di solito si fingono agenti di polizia che indagano sui crimini, funzionari di banca e persino dipendenti di Microsoft.

L’adozione delle criptovalute continua a crescere a ritmo sostenuto in Portogallo. Nonostante la nazione abbia presentato un piano per tassare le plusvalenze legate alle criptovalute al 28% nel 2022, il paese ha ancora una reputazione internazionale di paradiso per i traders di criptovalute.

Questo si è manifestato nel mercato immobiliare. Idealista ha riportato la scorsa settimana che, nel 2022, i notai portoghesi hanno redatto 13 atti per la compravendita di immobili in crypto. In tutte le vendite sono stati utilizzati Bitcoin (BTC) o Ethereum (ETH) come mezzi di pagamento.

L’uso delle criptovalute nelle compravendite immobiliari sta prendendo piede anche in Spagna e in America Latina.

Anche le start-up blockchain e le società immobiliari del mondo di lingua spagnola e portoghese stanno iniziando a offrire vendite immobiliari tokenizzate. Gli acquirenti sono stati invitati ad acquistare quote frazionali di case più piccole, con vendite condotte su reti blockchain.

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