Crisi debito USA: Impatto su Bitcoin, investitori e rischi globali

Marcello Bonti
| 2 min read

Tutti gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti in bilico sul baratro del rischio default. Lo scorso 19 gennaio gli USA hanno raggiunto il limite massimo di indebitamento pubblico e oggi non è stato ancora trovato l’accordo sull’innalzamento di tale soglia.

Il limite di 31.400 miliardi di dollari dovrà essere innalzato entro l’1 giugno, altrimenti la maggiore economia al mondo potrebbe presto ritrovarsi senza liquidità.

Il Segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvertito che se il Congresso non riuscirà a chiarire la situazione, il Paese potrebbe affrontare una crisi senza precedenti. Raggiungere il tetto del debito significa che il governo non potrà prendere in prestito ulteriori fondi per sostenere la spesa pubblica.

Il mancato accordo e le rassicurazioni di Biden


Il presidente Biden e lo speaker della Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy hanno avuto nella giornata di ieri un incontro per discutere del tetto del debito.

Dalla riunione è emersa la necessità di scongiurare a tutti i costi il default che rappresenterebbe un disastro per l’economia USA. Ne ha dato conferma la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre rivolgendosi alla stampa dopo l’incontro.

Intanto però i mercati USA ed europei soffrono la situazione di incertezza. In Europa i mercati hanno perso oltre due punti percentuali nella giornata di ieri.

Impatto della crisi del debito USA su Bitcoin


Marcel Pechman di Coin Telegraph ha parlato dell’argomento sul proprio canale YouTube trattando in particolare gli effetti della crisi del debito degli Stati Uniti.

Pechman ipotizza che il governo possa fare leva sull’opinione pubblica per fare pressione sul Congresso e ottenere così un aumento del tetto del debito.

Lo scenario di un default aprirebbe una crisi che porterebbe al susseguirsi di fallimenti e crolli del mercato azionario, spinti dal desiderio di incassare la liquidità associata ai propri beni.

In questa situazione, Pechman crede che Bitcoin potrebbe subire un calo significativo dal 40% all’80% nel giro di pochi giorni.

Perché i primi a subire gli effetti della caccia alla liquidità dovrebbero essere gli investitori crypto? Semplice. Secondo Pechman, demograficamente gli investitori crypto sono i giovani, i primi a essere toccati dalla contrazione della spesa pubblica.

Se gli Stati Uniti non riescono a innalzare il limite del debito nei tempi previsti, prestazioni come Medicare, pensioni, rimborsi fiscali e pagamenti ai dipendenti pubblici potrebbero essere interrotti.

Anche il tasso di disoccupazione potrebbe aumentare, con stime comprese tra il 4% e il 9%, se la questione non si risolvesse in tempi brevi.

Le conseguenze a catena potrebbero essere gravi e l’economia USA, già provata dal post-pandemia, potrebbe non essere in grado di offrire una risposta celere.

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