Crypto-asset: via libera alle nuove regole per la tracciabilità dei trasferimenti nell’UE

Sauro Arceri
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Il Parlamento ha approvato le prime norme dell’UE per tracciare i trasferimenti di crypto-asset e prevenire il riciclaggio di denaro, nonché le norme comuni sulla supervisione e sulla protezione dei clienti.

Giovedì i deputati hanno approvato, con 529 voti a favore, 29 contrari e 14 astensioni, il primo atto legislativo dell’UE per tracciare i trasferimenti di crypto-asset, come Bitcoin e altri token di moneta elettronica.

Il testo – che è stato provvisoriamente concordato dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio nel giugno 2022 – mira a garantire che i trasferimenti di criptovalute, come nel caso di qualsiasi altra operazione finanziaria, possano sempre essere tracciati e le transazioni sospette bloccate.

La cosiddetta “regola del viaggio“, già utilizzata nella finanza tradizionale, in futuro riguarderà anche i trasferimenti di asset digitali. Le informazioni sulla fonte dell’asset e sul suo beneficiario dovranno “viaggiare” insieme alla transazione ed essere conservate su entrambi i lati del trasferimento.

La legge coprirà anche le transazioni superiori a 1.000 euro dai cosiddetti portafogli self-hosted (cioè gli indirizzi di portafogli di crypto-asset degli utenti privati) quando interagiscono con portafogli hosted gestiti da fornitori di servizi di crypto-asset.

Queste regole, però, non si applicano ai trasferimenti da persona a persona effettuati senza un fornitore, oppure tra fornitori che agiscono per proprio conto.

Regole di mercato uniformi nell’UE per i crypto-asset


La sessione plenaria che ha deciso l’approvazione delle nuove regole, ha anche dato il via libera definitivo, con 517 voti a favore, 38 contrari e 18 astensioni, alle nuove norme comuni sulla vigilanza, la protezione dei consumatori e la salvaguardia ambientale dei crypto-asset, comprese le criptovalute (MiCA).

La bozza di legge, concordata informalmente con il Consiglio nel giugno 2022, include tutele contro la manipolazione del mercato e la criminalità finanziaria.

Il MiCA riguarderà i crypto-asset che non sono regolamentati dalla legislazione esistente sui servizi finanziari. Le disposizioni chiave per chi emette e commercia crypto-asset (compresi i token di riferimento patrimoniale e i token di moneta elettronica) riguardano la trasparenza, la divulgazione, l’autorizzazione e la supervisione delle transazioni.

I consumatori saranno meglio informati sui rischi, i costi e gli oneri legati alle operazioni. Inoltre, il nuovo quadro giuridico sosterrà l’integrità del mercato e la stabilità finanziaria regolando le offerte pubbliche degli asset crittografici.

Infine, il testo concordato include misure contro la manipolazione del mercato e per prevenire il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e altre attività criminali. Per contrastare i rischi di riciclaggio di denaro, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) dovrebbe istituire un registro pubblico per i fornitori di servizi di criptovalute non conformi, che operano nell’Unione europea senza autorizzazione.

Per ridurre l’elevata impronta di carbonio delle criptovalute, inoltre, i fornitori di servizi più importanti dovranno rendere noto il loro consumo energetico.

Citazioni dei relatori


Stefan Berger (PPE, DE), eurodeputato capofila del regolamento MiCA, ha dichiarato:

“Questo pone l’UE in prima linea nell’economia dei token con 10.000 diversi asset crittografici. I consumatori saranno protetti da inganni e frodi e il settore, danneggiato dal crollo di FTX, potrà riacquistare fiducia.

I consumatori avranno tutte le informazioni di cui hanno bisogno e tutti i rischi sottostanti agli asset crittografici dovranno essere monitorati. Abbiamo assicurato che la divulgazione dell’impatto ambientale sarà presa in considerazione dagli investitori in criptovalute.

Questo regolamento comporta un vantaggio competitivo per l’UE. L’industria europea dei crypto-asset ha una chiarezza normativa che non esiste in Paesi come gli Stati Uniti“.

Ernest Urtasun (Verdi/ALE, ES), co-relatore per la commissione Affari economici e monetari sui trasferimenti di crypto-asset, ha dichiarato:

“Attualmente i flussi illeciti di crypto-asset vengono spostati rapidamente in tutto il mondo, con un’alta probabilità di non essere mai scoperti. La rifusione del TFR obbligherà i fornitori di servizi di crypto-asset a individuare e fermare i flussi criminali di criptovalute e garantirà inoltre che tutte le categorie di società di criptovalute siano soggette all’intera serie di obblighi antiriciclaggio.

In questo modo si colmerà un’importante lacuna del nostro quadro normativo in materia di antiriciclaggio e si attuerà nell’UE la legislazione più ambiziosa al mondo in materia di regole di viaggio, finora, nel pieno rispetto degli standard internazionali.”

La co-relatrice della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni Assita Kanko (ECR, BE) ha dichiarato:

“Il Parlamento e il Consiglio hanno trovato un giusto compromesso che renderà più sicuro per le persone di buona volontà detenere e scambiare criptovalute. Tuttavia, renderà più difficile l’uso improprio delle criptovalute da parte di criminali, terroristi ed evasori di sanzioni.

Qualsiasi onere amministrativo per le società di criptovalute e gli innovatori sarà più che compensato dal fatto che stiamo unificando il mercato europeo, attualmente frammentato, con 27 regimi normativi”.

I prossimi passi


I testi dovranno ora essere formalmente approvati dal Consiglio, prima della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Entreranno in vigore 20 giorni dopo.

Adottando questa legislazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di stabilire garanzie e standard per l’uso della tecnologia blockchain, come espresso nella proposta 35(8) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.

 

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