Crypto News: causa Ripple vs SEC ancora ritardi – Questo il motivo!

Christian Boscolo
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L’intenso faccia a faccia del presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, Gary Gensler, davanti alla Commissione per i Servizi Finanziari della Camera dei Deputati è stato un momento catartico per il mercato delle criptovalute.

Le critiche che Gensler ha dovuto affrontare durante l’audizione sono una conferma della richiesta di chiarezza normativa nel mercato USA. I legislatori non solo hanno messo in discussione lo status quo, ma hanno anche chiesto l’opinione di Gensler sul quadro giuridico degli asset crittografici.

Diversi membri del Congresso hanno espresso la necessità di risolvere immediatamente le normative relative al commercio delle cripto negli Stati Uniti. È quindi possibile che Gensler debba affrontare altre udienze del Congresso.

Resta da verificare se le audizioni ritarderanno gli esiti delle varie cause legate alle criptovalute.

Ritardi nella causa Ripple vs SEC?


Dopo la prima sentenza della causa Ripple contro la SEC nel marzo 2022, gli esperti avevano previsto che il giudizio sarebbe stato emesso prima del 6 maggio 2020, ovvero un periodo di 60 giorni.

Tuttavia ad oggi è impossibile stabilire quando il giudice Analisa Torres emetterà la sentenza nella controversia tra Ripple e la SEC.

I motivi sono da ricercarsi nella nuova posizione assunta dal Congresso USA, preoccupato dall’attuale vuoto normativo e dalle posizioni ostruzioniste della SEC che potrebbero preludere a una fuga di capitali verso l’Europa, forte del nuovo regolamento sulle crypto, il MiCA, o verso i paradisi fiscali come le Bermuda, dove recentemente Coinbase ha ottenuto una licenza per l’apertura di un exchange.

Huber, influencer che conosce bene il mondo XRP, ha affermato che potrebbero esserci molte altre audizioni del presidente della SEC al Congresso prima della sentenza.

“Ritengo probabile che ci saranno altre audizioni di Gensler e del suo successore prima ancora che Torres inizi a lavorare alla sentenza”.

 

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