Dogecoin è meglio di Bitcoin? Le conclusioni degli esperti sono incredibili

Christian Boscolo
| 4 min read
Dogecoin è meglio di Bitcoin? La provocazione di Alex Valaitis
Dogecoin è meglio di Bitcoin? La provocazione di Alex Valaitis

Alex Valaitis, fondatore di W3T Inc. ed ex ricercatore Ethereum, ha voluto studiare a fondo il progetto Dogecoin, concentrandosi su tre aree chiave: il protocollo tecnico, i casi d’uso e la community.

La sua analisi approfondita, condotta inizialmente con un certo scetticismo, lo ha portato a rivalutare Dogecoin per una serie di ragioni che espone molto bene nei suoi tweet. 

In questo articolo ricostruiamo la sua analisi che confronta spesso DOGE con BTC, anche perché entrambi utilizzano l’algoritmo di consenso Proof of Work.

1 – Protocollo tecnico

Dogecoin è una blockchain layer 1 autonoma che funziona con un meccanismo di consenso proof-of-work. Dogecoin è stato creato dal suo fondatore basandosi su progetti come Luckycoin e Litecoin, ed è la seconda più grande blockchain PoW (proof of Work) dopo Bitcoin. 

Inoltre, utilizza la tecnologia Scrypt, questo implica che l’attrezzatura per il mining di Bitcoin SHA-256 non può essere utilizzata per estrarre DOGE. Qui i miners utilizzano hardware molto meno potenti.

Un esempio di mining di Dogecoin - Fonte: Alex Valaitis (twitter)
Un esempio di mining di Dogecoin – Fonte: Alex Valaitis (twitter)

Tutto questo, almeno su base teorica, rende il mining di Dogecoin più accessibile di quello di Bitcoin. Attualmente Dogecoin dispone di  5.896 nodi totali, tutti ben distribuiti a livello globale. Bitcoin, la più grande blockchain POW (proof of work), ha quasi 10.000 nodi a livello globale.

I nodi di Dogecoin nel mondo - Fonte: https://what-is-dogecoin.com/nodes/
I nodi di Dogecoin nel mondo – Fonte: https://what-is-dogecoin.com/nodes/

Qui trovate l’elenco completo dei nodi per Dogecoin.

Con il recente pump, inoltre, il mining di DOGE è diventato ancora più conveniente. Al contrario i miners di Bitcoin si lamentano per l’aumento della difficoltà e l’esiguità dei profitti.

Dogecoin Mining Calculator - Fonte Alex Valaitis (twitter)
Dogecoin Mining Calculator – Fonte Alex Valaitis (twitter)

Per quanto riguarda la scalabilità, ovvero la velocità della Blockchain, Dogecoin risulta essere più veloce di Bitcoin. In termini di TPS (transazioni al secondo) Dogecoin arriva a un valore di 33 mentre Bitcoin deve accontentarsi di un 7 (ma sappiamo che la velocità non è esattamente il punto forte di BTC, ndr). 

Bitcoin VS Dogecoin - Fonte Alex Valaitis (twitter)
Bitcoin VS Dogecoin – Fonte Alex Valaitis (twitter)

Elon Musk ha dichiarato che vorrebbe integrare DOGE per consentire i micro pagamenti su Twitter. Per supportare una piattaforma delle dimensioni di Twitter, Dogecoin dovrebbe però essere in grado di elaborare un volume molto elevato di transazioni e in un modo sufficientemente veloce e conveniente. 

I 33 TPS attuali non sembrano essere sufficienti per adattarsi a Twitter. Nemmeno il tempo di produzione di 1 blocco ogni minuto sarebbe sufficiente. Questo significa che la blockchain di Dogecoin dovrebbe ridimensionare il “throughput” (ovvero la velocità delle transazioni) tramite soluzioni Layer-2 oppure aumentando la dimensione del blocco.

Una domanda emersa durante la ricerca è stata se Dogecoin supporta o meno i contratti intelligenti come fa Ethereum. Dogecoin non ha contratti intelligenti, però supporta lo standard “Script Opcodes”.


Per quanto riguarda invece la Tokenomics, Doge è la moneta nativa (non il token) della Blockchain di Dogecoin. È utilizzato per pagare i costi delle transazioni e in altri vari casi d’utilizzo.

Cosa non torna?

Una scoperta preoccupante emersa dalla ricerca è stata l’alta concentrazione di $DOGE in alcuni wallet:

– Il wallet principale detiene il 28% dell’offerta
– Altri 10 wallet detengono il 22% dell’offerta
– Altri 121 wallet detengono il 21% dell’offerta

Lista dei maggiori Wallet Dog
Lista dei maggiori Wallet Dogecoin – Fonte Alex Valaitis (twitter)

Per fare un esempio, i portafogli di Bitcoin hanno al massimo il 5% circa dell’offerta di BTC.

Ad oggi, la ricompensa per ogni blocco creato è fissa a 10.000 DOGE, con 1 blocco estratto ogni minuto. Questo significa che ogni anno vengono estratti 5 miliardi di nuovi DOGE, con un’inflazione che si aggira intorno al 3,87% all’anno. L’attuale offerta circolante di $DOGE è di 132,6 miliardi.

La supply di Dogecoin in miliardi – Fonte Alex Valaitis (twitter)

2 – I casi d’uso di Dogecoin

Affinché Dogecoin venga preso sul serio come blockchain, e DOGE venga preso sul serio come valuta, devono esserci dei casi d’uso nel mondo reale.

Oggi oltre 2.000 rivenditori accettano $DOGE, inoltre Dogecoin può contare sul supporto di Elon Musk che ha preso a cuore il destino di questa crypto, tanto che in molti si aspettano l’utilizzo di Dogecoin nelle sue società e in particolare in Tesla, SpaceX e Twitter.

Ad esempio, esiste un progetto della fondazione Dogecoin chiamato “RadioDoge” che sta tentando di consentire agli utenti di inviare DOGE anche senza disporre di un accesso a Internet. Il tutto sfruttando la rete a banda larga satellitare Starlink insieme a ripetitori radiofonici.

3 – La community di Dogecoin


Dogecoin può contare su una community immensa che comprende 3,5 milioni di followers su Twitter, 2,4 milioni di iscritti su Reddit e 31mila membri su Discord.  Al momento sembra inoltre esserci una divisione tra il gruppo “meme coin to the moon!” (quelli più esaltati, ndr) e la community vera e propria. 

Inoltre, Alex ha notato come sembra esserci una certa animosità tra il gruppo 2 e il gruppo 1. In particolare il gruppo 2 vorrebbe attrarre investitori più seri, e pensa che il gruppo 1 possa rappresentare un problema in tal senso. 

D’altro canto il gruppo 1 ha avuto il merito di creare una grande community e di coinvolgere personaggi come Elon Musk che, in assenza di questo genere di folklore, probabilmente non sarebbero arrivati. 

L’equilibrio tra i due gruppi, secondo Alex, è fondamentale per il futuro del progetto.

In definitiva 

Secondo Alex Valaitis, Dogecoin è una delle Blockchain più fraintese del mondo crypto e il suo meccanismo di consenso più decentralizzato di quanto si pensi. Inoltre, ha buone potenzialità come valuta di pagamento. Insomma, una rivalutazione del progetto Dogecoin, da molti ritenuto come una meme coin di poco valore.

Resta però il problema della concentrazione di DOGE in pochi wallet e un andamento che rimane inflazionistico con valori molto vicini al 4%.

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