Dopo lo scandalo FTX le Bahamas aggiornano le norme sulle crypto

Marcello Bonti
| 3 min read

L’autorità di vigilanza sui mercati delle Bahamas ha presentato una nuova bozza di regolamento ideata in risposta al crollo dell’exchange crypto FTX.

Il nuovo disegno di legge della Securities Commission delle Bahamas, intitolato Digital Assets and Registered Exchanges (DARE) Bill 2023, è un aggiornamento dell’originale DARE Act del 2020. Tra le altre cose, amplia la definizione di attività di asset digitali e introduce una serie di nuovi requisiti di rendicontazione per tali attività.

Il DARE Act del 2020 riformulato dopo il caso FTX


Il disegno di legge rende più rigidi i requisiti per operare come servizi di custodia e wallet crypto. Verranno inoltre introdotti nuovi requisiti specifici per gli exchange di criptovalute, i fornitori di servizi di staking, gli emittenti di stablecoin e altri asset digitali. Lo ha reso noto la stessa Commissione con un comunicato stampa.

La legge prevede che la Commissione detenga “un registro delle offerte iniziali di token contenente informazioni specifiche”.

Fonte Securities Commission of The Bahamas

Fonte: Securities Commission of The Bahamas

Nel documento di consultazione ufficiale della Commissione si legge dell’introduzione di un “regime informativo dedicato, primo nel suo genere per lo staking, nel quale siano disponibili informazioni sugli accordi con i clienti e altri dettagli sulle modalità di gestione dei pool di staking”.

La Commissione ha annunciato la bozza di legge su Twitter. Qui ha anche dichiarato di aver aperto un periodo di consultazione pubblica che terminerà il 31 maggio.

Il progetto di legge è in lavorazione da aprile 2022 e la sua stesura è stata affidata allo studio legale Hogan Lovells. I commenti e i suggerimenti pubblici sulla nuova legge sono accolti attraverso il sito della Commissione.

L’obiettivo della Securities Commission of The Bahamas è rendere ufficiale la bozza entro la fine del secondo trimestre di quest’anno.

La reputazione delle Bahamas come hub per le società crypto ha subito un duro colpo dopo il crollo del principale exchange FTX lo scorso novembre 2022. La proposta di legge potrebbe essere vista come un tentativo di modificare questa situazione.

Il DARE Act originale è stato il quadro normativo che ha permesso a FTX di gestire la attività su scala globale da settembre 2021 fino alla dichiarazione di fallimento.

FTX torna in possesso di NFT per un valore di oltre 4 milioni di dollari


Nel frattempo procedono gli sforzi della nuova amministrazione di FTX per recuperare capitali e ripagare i creditori nel processo fallimentare. Secondo Conor Grogan, direttore di Coinbase, vari NFT, tra cui alcuni Bored Apes NFT, sono stati trasferiti al wallet multi-signature di FTX.

Grogan lo ha condiviso coi suoi follower su Twitter il 26 aprile. Ha sottolineato che gli NFT di Bored Apes e molti altri appartenenti all’azienda in bancarotta sono stati trasferiti su conti della compagnia.

Grogan ha anche sottolineato che tra gli NFT movimentati ci sono anche quelli di Hape Prime, acquistati da Alameda per 100.000 dollari.

I dati di Dune Analytics mostrano che FTX detiene 32 BAYC, 7 Azuki, 29 Otherdeed, 81 Sandbox Land, 6 Hape Prime, 2 MAYC e 12 BEANZ, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di dollari.

Fonte: Dune Analytics

Fonte Dune Analytics

Ora che tutti gli NFT sono stati riuniti in un unico wallet che ricade sotto la proprietà di FTX, sono in tanti a credere che il prossimo passo potrebbe essere la liquidazione dei beni.

C’è da dire che questa opzione non sarebbe la più efficace in termini economici. Anche volendo recuperare attivo in favore dei creditori, una vendita potrebbe danneggiare il prezzo di queste collezioni, già gravemente deprezzate al momento.

Secondo Tom Wan, analista della società 21co, FTX potrebbe scegliere di non vendere, ma di mettere all’asta gli NFT come ha fatto Three Arrows Capital.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social