È il momento di comprare Bitcoin, lo dicono le metriche on-chain per la prima volta dal 2019

Marcello Bonti
| 4 min read

CryptoQuant, la società di analisi crypto, ne è certa: è il momento di comprare Bitcoin. A segnalarlo una metrica in particolare che mostra un segnale di acquisto inequivocabile per Bitcoin, per la prima volta dal 2019. L’indice Profit and Loss (PnL) di CryptoQuant, costruito a partire da tre indicatori on-chain relativi alla redditività del mercato di BTC, di recente ha superato la media mobile semplice (SMA) a 365 giorni dopo essere rimasta al di sotto per lungo tempo.

L’indice PnL si è fermato a margine della SMA a 365 giorni nel 2020 e nel 2021. Nel 2019 è stata l’ultima volta che l’indice ha puntato con decisione sopra la SMA a 365 giorni dopo un lungo periodo al di sotto, pochi mesi dopo che il mercato aveva toccato il fondo. “L’indice CQ PnL si è rivelato un segnale di acquisto certo per il BTC”, sottolinea CryptoQuant, che chiarisce “durante i cicli passati questo l’andamento dell’indice ha segnato l’inizio del mercato rialzista”.

Non è ancora il momento di cantare vittoria, avverte CryptoQuant in un post sul blog: “È ancora possibile che l’indice torni a scendere”. Ma i tori possono aggiungere anche questo segnale alla loro personale collezione di indicatori tecnici e on-chain che lasciano presagire l’avvio di un nuovo ciclo rialzista.

Cresce il numero di indicatori tecnici e on-chain che indicano l’avvicinarsi del bottom per Bitcoin

Ne parliamo già da qualche tempo, cresce il numero di indicatori, relativi in particolare a otto modelli di prezzo, uso della rete e redditività del mercato, monitorati da Glassnode che lasciano intendere che Bitcoin sia nella prima fase di recupero e stia per abbandonare il mercato orso.

Non c’è solo Glassnode sull’allerta, anche altri segnali on-chain lasciano ben sperare. Secondo l’analisi pubblicata su Twitter da @GameofTrade_, sono sei le metriche on-chain (tendenza all’accumulo, flusso di dormienza relativo, rischio di riserva, il prezzo realizzato, lo Z-score MVRV e il multiplo di Puell, che “suggeriscono un’opportunità di acquisto a lungo termine”.

D’altra parte, se si proietta nel lungo termine l’analisi del ciclo di mercato, Bitcoin potrebbe trovarsi in fase iniziale di un nuovo mercato toro che potrebbe durare circa tre anni. A fare questa previsione è l’utente Twitter @CryptoHornHairs, secondo cui Bitcoin sta ripercorrendo la strada che porta a un ciclo di mercato di circa quattro anni, così come è avvenuto negli ultimi otto anni.

C’è anche un altro modello di prezzo relativo a BTC che tanti trader tengono sott’occhio e che offre una narrativa simile. Anche per lo Stock-to-Flow, il modello di pricing di Bitcoin, il ciclo di mercato di BTC è di circa quattro anni. I prezzi in genere raggiungono il livello più basso in un’area intermedia nell’intervallo dei quattro anni che scandiscono l’halving (il dimezzamento delle ricompense in Bitcoin per i miner che convalidano i nodi della catena e rallentando così il tasso di inflazione di BTC). Se la storia dovesse ripetersi, la prossima impennata dei prezzi avverrà dopo il prossimo halving nel 2024.

Gli eventi macroeconomici di questa settimana potrebbero remare contro

È bene tenere a mente che tutti gli indicatori a cui abbiamo accennato suggeriscono che questo è il momento migliore per un investimento a lungo termine. Ecco il nodo centrale della questione: lungo termine. 

Infatti, gli eventi macroeconomici che hanno colpito duramente il mercato crypto non hanno ancora esaurito la loro portata dirompente.

Sono diversi gli analisti macro che hanno evidenziato come il mercato crypto sia ancora vincolato ai prossimi annunci sulla politica monetaria della Fed, previsti già questa settimana. A impattare negativamente sui mercati si potrebbe mettere la volontà della Fed di 1) continuare ad aumentare i tassi d’interesse USA e 2) mantenerli a livelli elevati per qualche tempo.

Al momento la stima è che la Fed decida di per un aumento di soli 50 punti base sui tassi: uno mercoledì (portando i tassi da 4,50 a 4,75%) e uno a marzo (quando i tassi toccheranno il picco da 4,75 a 5,0%). I mercati si aspettano quindi che i tagli veri inizieranno prima della fine dell’anno.

La previsione sembra accurata: l’inflazione USA sta calando rapidamente e sembra destinata a scendere presto sotto l’obiettivo fissato al 2,0%, d’altra parte alcuni segnali lasciano presagire che l’economia entri in recessione durante l’anno. Pare quindi plausibile che la Fed possa iniziare ad allentare la pressione sui tassi per sostenere la crescita.

Se queste aspettative si dovessero rivelare corrette, già durante l’anno la Fed potrebbe iniziare ad allentare la presa. Le dichiarazioni dei funzionari della Fed sembrano contraddire il sentire dei mercati e pare che la Banca Centrale non sia affatto pronta a dare segnali di allentamento. La credibilità della Fed è stata minata quando nel 2021 ha puntato su un’inflazione “transitoria” per facilitare la ripresa post-pandemica, ecco perché ora intende adottare una posizione dura nei confronti dell’aumento dei prezzi.

Il governatore della Fed Jerome Powell e i suoi collaboratori potrebbero optare per un rialzo dei tassi maggiore dei previsti 50 punti base, cosa che farebbe immediatamente sobbalzare i mercati, specie gli asset di rischio. Se così fosse, le ottime performance di gennaio potrebbero trovare un freno già a febbraio.

I dati tecnici mostrano che BTC non trova alcun supporto solido nell’area dei 21.500$, che potrebbe essere facilmente ritestata in un simile scenario. Non è da escludere nemmeno un retest a 20.000$, della media mobile a 200 giorni e del Realised Price al di sotto. Quindi bisogna valutare in che modo Bitcoin potrebbe reagire a tali livelli. Visto che tutti i segnali mostrano l’avvicinarsi della fine del mercato orso, tanti potrebbero essere pronti a comprare quando Bitcoin sarà a 20.000$.

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