Ecco quale sarà l’elemento che convincerà tutti a usare ETH e BTC, parola dell’esperto

Marcello Bonti
| 2 min read

C’è un evento sul mercato monetario che è anche in grado di incentivare l’adozione di massa delle criptovalute. A esserne certo è Anthony Scaramucci, CEO di uno tra i più noti fondi speculativi che di recente è stato intervistato da Yahoo Finance.

Secondo l’amministratore delegato di SkyBridge Capital le conseguenze dei fallimenti delle banche negli Stati Uniti avranno un impatto diretto nel convincere tanti che Bitcoin ed Ethereum sono le criptovalute da comprare per calmierare l’incertezza dei mercati tradizionali.

“Negli Stati Uniti è in corso una crisi bancaria. E c’è anche una crisi di fiducia sui depositi e su come la Fed gestirà queste problematiche. Ci sarà un movimento, forse lento all’inizio, ma ci sarà un movimento di diversificazione verso gli asset digitali, in particolare quelli come Bitcoin ed Ethereum.”

La fine del bear market


Scaramucci ritiene che anche il mercato orso per le crypto sia arrivato al capolinea: “Direi che in questo momento abbiamo superato il mercato orso”.

L’esperto ha parlato anche di Binance, il principale exchange di criptovalute al mondo per volume di trading, di recente sotto i riflettori dopo la formalizzazione delle accuse di cattiva condotta da parte dell’ente di vigilanza Commodity Futures Trading Commission (CFTC), che amministra i mercati delle materie prime.

Secondo Scaramucci, Binance rappresenta un punto di riferimento nel settore delle criptovalute. Sottolinea, però, come il mercato crypto sia stato in grado di reagire alle crisi dei grandi exchange nel passato recente, non riferendosi solo allo spettacolare default di FTX evidentemente.

“Binance è un exchange centralizzato molto importante nel nostro settore. Se dovesse succedere qualcosa a Binance, penso che ci sarà un colpo a breve termine […] Quando FTX è crollato ha danneggiato il mercato delle criptovalute, ma si è trattato di un danno temporaneo. Mi pare che il Bitcoin sia arrivato a 16.000$.”

Altri default eclatanti del passato non hanno decretato la fine delle crypto

L’affarista ha anche ricordato l’eclatante fallimento dell’exchange Mt. Gox nel 2014. Fondato nel 2010, all’epoca del default gestiva il 60% del trading di Bitcoin e secondo le indagini buona parte dei fondi che sono spariti dalle casse dell’exchange, sono state rubate poco per volta nel corso del tempo. Ti ricorda qualcosa?

Allora si disse che quella sarebbe stata la fine delle criptovalute e di Bitcoin, ha spiegato Scaramucci. Naturalmente, non è successo nulla di tutto questo. Mt. Gox all’epoca della bancarotta aveva dichiarato che circa 850.000 bitcoin, cha allora valevano circa 450 milioni di dollari, dei clienti e la società non erano più disponibili o erano stati rubati.

La vicenda, complessa e articolata, sembra aver trovato oggi una parziale risoluzione. Ma dell’ammanco di bilancio solo 200.000 Bitcoin sono stati ritrovati, e non si sa che fine abbia fatto il resto del malloppo, forse rubato nel corso del tempo a partire dal 2011.

Scaramucci augura ogni bene a Changpeng Zhao (CZ), il CEO di Binance. Afferma: “Lo conosco personalmente. Mi piace CZ. Spero che riesca a risolvere qualsiasi problema”.

Secondo l’imprenditore, dalle analisi on-chain che effettuano nella società di investimento emerge chiaramente che il mercato crypto è molto resistente e che il settore potrebbe contare su una grossa fetta di domanda inespressa.

Per esempio, sono molti gli investitori istituzionali che aspettano un quadro normativo più chiaro e tutelante per fare il proprio ingresso sul mercato crypto.

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