Elon Musk svela i segreti di TruthGPT: L’intelligenza artificiale che non sa mentire!

Gaia Rossi
| 1 min read

Elon Musk

Elon Musk ha recentemente svelato che sta sviluppando un rivale di ChatGPT di OpenAI, chiamato “TruthGPT“, visto che intende contrastare la “correttezza politica” di altri programma di chatbot.

Durante un’intervista con l’opinionista di Fox News, Tucker Carlson, Musk ha affermato:

“Quello che sta succedendo è che OpenAI sta addestrando la sua AI a mentire”.

Musk non è certamente un fan di ChatGPT. Nel mese di febbraio aveva accusato l’azienda di propaganda, dopo che il programma di intelligenza artificiale aveva prodotto risposte errate o si era rifiutato di commentare argomenti politici, come quelle sull’ex presidente Donald Trump.

Musk ha affermato:

“La strada per la distopia dell’AI è quella di addestrare un’intelligenza artificiale ad essere ingannevole”. “Quindi sì, ho intenzione di avviare TruthGPT. Ovvero un’IA alla  ricerca della verità, che cerca di capire la natura dell’universo”.

Musk avrebbe già acquistato 10.000 GPU di livello enterprise per addestrare i propri programmi di AI. Allo stesso tempo però lo troviamo nelle lista degli imprenditori e informatici che hanno firmato una lettera per sospendere per sei mesi lo sviluppo di programmi AI.

Nell’intervista con Carlson, Musk ha dichiarato di temere che l’AI sia pericolosa visto che ha il potenziale di superare l’intelligenza umana. Questo potrebbe portare a effetti imprevedibili, ad esempio la creazione di un “super dio” dell’AI, che poi potrebbe segretamente prendere il controllo o influenzare la società.

Per questo motivo ritiene opportuno che la tecnologia debba essere regolamentata, in modo tale da garantire che i programmi AI possano essere efficaci per il bene dell’umanità.

Ha affermato:

“Penso che ci debba essere una supervisione da parte del governo, visto che  è un pericolo per le persone”. L’AI “ha il potenziale per distruggere la società”.

Musk si scaglia contro OpenAI


Musk è andato poi a colpire duramente OpenAI, l’azienda che aveva fondato nel 2015 prima di dimettersi dal consiglio di amministrazione nel 2018.

“L’intenzione di OpenAI era ovviamente quella di fare del bene, ma non è chiaro se lo stia effettivamente facendo. A parte il fatto che mi preoccupa che venga addestrato ad essere politicamente corretto, questo è un altro modo per dire cose non vere. È un brutto segno”.

Leggi anche: 

Segui Cryptonews Italia sui canali social