Unione Europea – divieto di BTC ed ETH è di nuovo in tavola
Il produttore francese di hardware wallet Ledger ha lanciato un allarme su un possibile divieto a livello europeo di criptovalute che utilizzano il meccanismo di consenso proof-of-work (PoW), come BTC ed ETH, invitando la gente a contattare i membri del Parlamento europeo (MEP) e opporsi alla mossa.
“All’ultimo momento possibile, alcuni partiti hanno offerto emendamenti al MiCA (“regolamento sui mercati delle criptovalute”) che vieterebbero i protocolli di consenso proof-of-work, come Bitcoin, Ethereum, e altre blockchain e criptovalute popolari in Europa, lanciando un ultimatum al resto del Parlamento: ‘accettate il nostro divieto di Bitcoin o ci opporremo all’intero pacchetto MiCA’,” ha detto uno dei principali attori dell’industria crypto.
Ethereum, il secondo più grande cryptoasset per capitalizzazione di mercato, mira a passare al meccanismo di consenso proof-of-stake, che non richiede un mining intensivo ad alta intensità energetica, ma i critici sostengono che sia più centralizzato e meno sicuro.
La commissione del Parlamento europeo per gli affari economici e monetari (ECON) voterà sul MiCA lunedì 14 marzo.
Tuttavia, secondo Patrick Hansen, responsabile della strategia e della crescita di Unstoppable Finance, i deputati voteranno su due proposte, e una di queste “non prevede un divieto”.
“Sembra che ci sia una maggioranza molto sottile contro il divieto in questo momento, ma è ancora da determinare”, ha detto Hansen.
Come riportato all’inizio di questo mese, una bozza di MiCA che era stata proposta per la prima volta dalla Commissione europea nel settembre 2020, è stata rivista per rimuovere il linguaggio che proponeva un divieto di criptovalute basate sulla PoW.
Tuttavia, anche se l’ECON vota per il divieto di queste criptovalute e il Parlamento europeo (PE) successivamente lo conferma, si prevedono lunghi e complicati negoziati tra il PE, la Commissione europea e gli stati membri dell’UE. Potrebbero volerci anni prima che il MiCA entri in vigore.
Inoltre, Lorenzo Vallecchi, un giornalista focalizzato sul settore dell’energia, ha opinato che, se il “divieto” è approvato, “dice fondamentalmente che i miner di crypto PoW devono rispettare specifici standard di emissione, come per l’industria automobilistica, per esempio”.
Mentre la bozza condivisa sembra anche dire che le operazioni di mining “su piccola scala” saranno esentate da questi standard, “la Commissione deciderà cosa significa “piccola scala” entro sei mesi dall’approvazione della direttiva”, dice Vallecchi.
“Spero solo che l’UE non si dia la zappa sui piedi creando un ambiente ostile per la PoW”, ha concluso lo specialista.
Conseguenze all’approvazione del divieto crypto in Europa
In entrambi i casi, Ledger avverte che se questo divieto sarà confermato, allora:
- “L’innovativa e crescente economia di asset digitali in Europa svanirà. Senza Bitcoin ed Ethereum, gli exchange cripto e gli altri fornitori di servizi cripto non possono operare con profitto. Saranno costretti a chiudere, spostarsi o bloccare l’accesso agli europei. I protocolli DeFi che dipendono da ETH non saranno in grado di servire legalmente gli europei. Siamo chiari, questa attività non si fermerà, semplicemente si sposterà negli Stati Uniti o in Asia, dove è attualmente accolta.”
- “La protezione dei consumatori sarà danneggiata dal divieto di Bitcoin in Europa. A causa della natura dei beni digitali, anche se ‘vietati’, rimarranno disponibili in Europa, ma non su piattaforme europee sicure e regolamentate. Questo presenterebbe gravi preoccupazioni per la protezione dei consumatori in quanto saranno costretti ad accedere a piattaforme straniere che possono essere difficili da capire e hanno meno (o nessuna) supervisione regolamentare”.
L’azienda ha esortato la comunità europea di criptovalute a contattare i loro membri del Parlamento europeo e a dire:
“Un divieto assoluto degli asset proof-of-work paralizzerà il mercato dell’UE, incoraggerà l’elusione della legge, peggiorerà la protezione dei consumatori e spingerà l’industria fuori dall’UE – tutto senza alcun beneficio per l’ambiente! Per favore chiedete alla commissione ECON di opporsi agli emendamenti ALT A e ALT G”.
Gli eurodeputati che propongono il divieto sostengono che il meccanismo della PoW non è sostenibile dal punto di vista ambientale.
“Se ognuno di noi deve difendere una società più ecologica e virtuosa, vietare il PoW è una visione semplicistica e caricaturale”, ha reagito Pierre Person, membro dell’Assemblea nazionale per la sesta circoscrizione di Parigi.
“La questione non è il consumo di energia di Bitcoin, ma l’origine di questa energia. Sarebbe più pertinente vietare il mining basato sui combustibili fossili e promuovere i giocatori che si rivolgono all’energia rinnovabile in eccesso per migliorare la redditività di questi mezzi di produzione.”
Secondo Person, invece di proteggere i cittadini dell’UE, gli eurodeputati stanno spingendo per il divieto che “è mortificante per la nostra competitività mentre, allo stesso tempo, il presidente Biden ha firmato un atto che invita gli Stati Uniti ad abbracciare pienamente questo nuovo ecosistema.”
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