First Citizens acquisisce Silicon Valley Bank (SVB), la banca americana crollata il 10 marzo

Christian Boscolo
| 3 min read

La First Citizens, con sede in North Carolina, acquisterà la Silicon Valley Bank, l’istituto finanziario incentrato sull’industria tecnologica che è crollato all’inizio del mese scuotendo il settore bancario e causando un preoccupante effetto domino in tutto il mondo.

L’accordo potrebbe rassicurare gli investitori in un momento in cui la fiducia nelle banche vacilla, anche se la FDC -Federal Deposit Insurance Corporation – e altre autorità di regolamentazione avevano già adottato misure straordinarie per evitare una crisi bancaria più ampia, garantendo che i depositanti di SVB e di un’altra banca statunitense fallita sarebbero stati in grado di accedere a tutto il loro denaro.

I clienti di SVB diventeranno automaticamente clienti di First Citizens, che ha sede a Raleigh. La FDIC ha dichiarato che le 17 ex filiali di SVB apriranno lunedì come filiali di First Citizens.

Le azioni della First Citizen BancShares Inc. negoziate al Nasdaq sono balzate del 12,4% a 654,95 dollari nelle contrattazioni di lunedì. Le azioni della First Republic Bank, una banca di medie dimensioni con sede a San Francisco, che serve una clientela simile a quella della Silicon Valley Bank, hanno registrato un’impennata del 24,3% nelle contrattazioni premarket.

Le azioni europee hanno aperto in rialzo lunedì, con la banca tedesca Commerzbank AG in aumento del 2,4% e BNP Paribas dell’1,2%.

Attenzione a Deutsche Bank


Gli investitori temono che anche altre banche possano crollare sotto la pressione di tassi di interesse più elevati. Venerdì l’attenzione si è concentrata soprattutto su Deutsche Bank, il cui titolo è crollato dell’8,5% in Germania, anche se nelle prime contrattazioni di lunedì è risalito del 3,6%. All’inizio del mese, le azioni e la fiducia nella banca svizzera Credit Suisse sono crollate a tal punto che le autorità di regolamentazione hanno mediato un’acquisizione da parte della rivale UBS.

Negli Stati Uniti, la SVB, con sede a Santa Clara, in California, è crollata il 10 marzo dopo che i depositanti si sono affrettati a ritirare il denaro tra i timori per la salute della banca.

Si è trattato del secondo più grande crollo bancario nella storia degli Stati Uniti dopo il fallimento della Washington Mutual nel 2008. Due giorni dopo, la Signature Bank, con sede a New York, è stata sequestrata dalle autorità di regolamentazione nel terzo più grande fallimento bancario degli Stati Uniti.

In entrambi i casi, il governo ha accettato di coprire i depositi, anche quelli che superavano il limite di 250.000 dollari assicurato a livello federale, in modo che i depositanti potessero accedere al loro denaro.

La vendita della Silicon Valley Bank annunciata domenica scorsa prevede la vendita di tutti i depositi e prestiti della SVB alla First-Citizens Bank and Trust Co.

C’è anche la FDIC


L’acquisizione conferisce alla FDIC – Federal Deposit Insurance Corporation- azioni di First Citizens per un valore di 500 milioni di dollari. Sia la FDIC che First Citizens parteciperanno alle perdite e al potenziale recupero dei prestiti inclusi in un accordo di condivisione delle perdite-

La FIDC è un’Agenzia indipendente da Governo e Federal Reserve, che gestisce fondi del bilancio federale e svolge due funzioni principali:

  • fornire una assicurazione sui depositi delle banche membri fino a 250.000 dollari per depositante;
  • vigilare sulla solvibilità di banche statali che non sono sottoposte alla vigilanza del Federal Reserve System (le banche nazionali sono invece sottoposte per legge alla sorveglianza dell’Office of the Controller of the Currency).

La FDIC manterrà circa 90 miliardi di dollari dei 167 miliardi di dollari di attività totali della Silicon Valley Bank, al 10 marzo, mentre First Citizens acquisirà 72 miliardi di dollari con uno sconto di 16,5 miliardi di dollari.

La FDIC ha dichiarato di aver stimato che il fallimento della Silicon Valley Bank costerà al suo Fondo di assicurazione dei depositi, finanziato dall’industria, circa 20 miliardi di dollari.

La First Citizens Bank è stata fondata nel 1898 e dichiara di avere un patrimonio totale di oltre 100 miliardi di dollari, con più di 500 filiali in 21 Stati e una banca a livello nazionale. Nell’ultimo trimestre ha registrato un utile netto di 243 milioni di dollari. È una delle prime 20 banche statunitensi e afferma di essere la più grande banca a controllo familiare del Paese.

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