L’organismo di controllo GAFI contro il riciclaggio

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Riciclaggio
Fonte: AdobeStock / Jarretera

 

La Financial Action Task Force (GAFI) sta intensificando la sua pressione sui fornitori di servizi di asset virtuali (VASP) e sui paesi per accelerare l’attuazione delle sue regole sugli asset digitali, poiché solo un quarto delle giurisdizioni che hanno risposto si sta attualmente impegnando per approvare la legislazione per attuare il requisito chiave dell’organizzazione, indica il recente rapporto dell’organizzazione.

Cos’è il GAFI?

Il GAFI è un’entità intergovernativa istituita nel 1989 per stabilire standard e promuovere misure per combattere il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo e le relative minacce alla finanza globale.

Secondo il rapporto la stragrande maggioranza delle giurisdizioni controllate dal GAFI non ha ancora pienamente implementato i requisiti R.15/IN.15 dell’organizzazione che fissano gli standard globali contro il riciclaggio di denaro (AML) e il finanziamento del terrorismo (CTF) per gli asset virtuali e i VASP.

“Delle 53 giurisdizioni che sono state valutate dalla rete globale del GAFI dal giugno 2021, la maggior parte richiede ancora miglioramenti importanti o moderati su R.15, con miglioramenti particolarmente necessari nella valutazione dei rischi di riciclaggio di denaro/finanziamento del terrorismo e l’applicazione di misure preventive AML/CFT”, ha affermato la task force.

Nella sua relazione, l’organismo di controllo sottolinea l’urgente necessità che le giurisdizioni attuino e facciano rispettare la cosiddetta Travel Rule, un requisito chiave del GAFI che consente al settore privato di conformarsi ai requisiti sanzionatori e rilevare le transazioni considerate sospette.

Secondo il rapporto: “Nell’ultimo anno, le giurisdizioni hanno compiuto solo progressi limitati nell’introduzione della travel rule del GAFI”, aggiungendo:

“A marzo 2022, mentre 29 giurisdizioni su 98 rispondenti hanno riferito di aver approvato la legislazione sulle regole di viaggio, solo 11 giurisdizioni hanno avviato misure di applicazione e supervisione”.

GAFI ha affermato che circa il 25% delle giurisdizioni che hanno risposto stanno ora approvando la legislazione pertinente sulla travel rule, 36 su 98 non hanno ancora iniziato a introdurre la travel rule.

L’organizzazione riconosce che, nell’ultimo anno, il settore privato ha compiuto progressi nel facilitare l’attuazione della travel rule, ma “deve rafforzare ulteriormente l’interoperabilità tra le soluzioni e garantire la piena conformità con gli standard GAFI, per consentire l’attuazione globale”.

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