Buone e cattive notizie per la Blockchain e le cripto in Corea del Sud

Tim Alper
| 2 min read

Ieri ci sono state notizie miste per le criptovalute e le imprese blockchain in Corea del Sud – con la divisione di Kakao Ground X che ha acquisito un secondo importante partner bancario, mentre le autorità governative hanno ancora ritardato a fare una regola chiave per la criptovaluta.

Source: iStock/NeoPhoto

Woori, una società finanziaria che comprende Woori Bank – una delle più grandi banche commerciali del paese – ha firmato un accordo commerciale con Ground X, poco più di una settimana dopo che quest’ultima ha siglato un accordo con il rivale di Woori Shinhan.

Il nuovo accordo con Woori, secondo un report di Gukje News, vedrà la banca e Ground X co-sviluppare "servizi finanziari basati su blockchain". La banca afferma che è particolarmente desiderosa di utilizzare la tecnologia blockchain per alimentare le sue operazioni con le carte di credito della carta Woori.

Ground X è l’operatore della piattaforma blockchain di Klayn, che ha già accumulato numerosi partner di alto profilo, tra cui giganti del business LG e Samsung – e partners bancari come Union Bank of the Philippines (anche conociuta come UnionBank).

Come riportato in precedenza, Woori si interessa già di blockchain e lancerà un servizio basato su blockchain nell’ottobre di quest’anno, in base al quale i suoi clienti saranno in grado di scambiare valuta estera e domestica o effettuare prelievi in ​​contanti fino a 850 USD nei ristoranti drive-through dell’aeroporto, fast food, negozi e parcheggi.

Il via libera a quel progetto di Woori è stato dato da un programma sandbox regolatorio gestito dalla Commissione dei Servizi Finanziari (FSC). Ma un’altra società che spera di ottenere l’approvazione dalla sandbox del governo è stata lasciata a pezzi, a causa della sua più ovvia connessione con le criptovalute.

News1 riporta che il Ministero della Scienza e delle TIC ha nuovamente rinviato il verdetto su una domanda presentata a gennaio dal fornitore di rimesse all’estero Moin.

Moin si serve del protocollo blockchain di Stellar ed altre criptovalute inclusa XRP coem parte del suo business model. Ma, come precedentemente riportato, il fatto che siano coinvolte criptovalute ha portato a una impasse di otto mesi tra l’FSC, il Ministero della Giustizia e il Ministero della Strategia e delle Finanze – con il Ministero della Scienza intrappolato nel mezzo.

News1 afferma che ieri un portavoce del ministero della Scienza ha confermato che non c’erano ancora progressi sul caso Moin, nonostante le precedenti promesse di non fare attendere nessuna azienda avrebbe più di otto settimane per sapere se la sua applicazione sandbox avesse avuto successo o meno.

The media outlet quotes an exasperated industry insider as stating, “If a company wants to win approval from South Korean financial authorities, it would be better off totally avoiding all mention of words like ‘blockchain.’”