GTA VI permetterà di vendere scambiare e collezionare NFT?

Christian Boscolo
| 3 min read

Rockstar Games sta attualmente sviluppando GTA VI (GTA 6), uno dei titoli più attesi nella storia dei videogiochi. Dopo anni di speculazioni, indiscrezioni e perfino un hack in fase di sviluppo che ha reso pubbliche alcune informazioni sul gioco e sui suoi protagonisti. Tra l’atro il responsabile, che è stato arrestato, era un ragazzo di appena 17 anni, anche se recidivo e in libertà su cauzione per reati simili.

Un franchise storico


Il predecessore del gioco, GTA V, è uno dei giochi di maggior successo del settore, nonostante sia ormai un titolo con più di dieci anni sulle spalle e oltre 175 milioni di unità vendute in tutto il mondo. Gran parte del successo è dipeso dalla possibilità di giocare online oltre ai diversi MOD (versioni modificate tramite l’editor di gioco) che ne hanno aumentato esponenzialmente la longevità.

L’uscita di GTA 6 è dunque da considerarsi un evento anche alla luce delle tante indiscrezioni che lo accompagnano. Quella più interessante riguarda l’utilizzo di NFT all’interno del gioco, con possibili implicazioni anche del metaverso. Si tratta di rumors (indiscrezioni) non confermate anche perché in passato Rockstar Games, il publisher del gioco, si era detto contrario all’utilizzo di NFT

L’indiscrezione…


Un collaboratore di Seeking Alpha ha però rilanciato le voci secondo le quali Rockstar Games avrebbe introdotto gli NFT in GTA 6.

GTA 6 offre infatti un’opportunità perfetta per sfruttare il fascino del metaverso. Si può sostenere che gli sviluppatori di Take-Two abbiano già realizzato ciò che Meta (META) spera di realizzare nel metaverso, anche se su scala ridotta.

Titoli come GTA 5 e Red Dead Redemption 2 offrono già ai giocatori l’opportunità di impegnarsi in una vasta gamma di attività, socializzare e persino giocare di ruolo.

Con i progressi tecnologici sul fronte dell’hardware, del software e dell’intelligenza artificiale, è difficile immaginare quante novità Take-Two possa portare in GTA 6.

Secondo alcune indiscrezioni Take-Two potrebbe addirittura adottare la blockchain e le criptovalute in GTA 6, il che rafforzerebbe il concetto di metaverso di GTA. Considerando tutto quello che è trapelato finora, è ipotizzabile che GTA 6 sarà molto più di un gioco tradizionale.

Rimangono grandi rischi


Sebbene Take-Two abbia fatto un ottimo lavoro di diversificazione attraverso le acquisizioni, l’azienda è ancora fortemente dipendente dai suoi franchise di punta Red Dead Redemption e soprattutto Grand Theft Auto (GTA).

GTA 5 e Red Dead Redemption 2 hanno venduto rispettivamente 175 milioni e 70 milioni di copie. Sebbene questo dato sia impressionante, nessuno degli altri giochi dell’azienda si avvicina a questi numeri.

Buona parte consistente del fatturato del terzo trimestre dell’azienda, pari a 1,408 miliardi di dollari, proviene ancora da GTA e Red Dead Redemption attraverso le vendite dei giochi e degli acquisti nel gioco.

Conclusione


Al momento l’introduzione del metaverso e degli NFT all’interno di GTA VI sono mere speculazioni che in gran parte si basano su quanto era possibile fare in GTA V.

I  giocatori potevano esplorare i mercati azionari, accedendo a BAWSAQ e LCN Exchange tramite la connessione Internet dello smartphone e vendere e acquistare azioni in borsa.

Nei nuovi termini e condizioni pubblicati da Rockstar Games, è stato chiarito che gli utenti non possono moddare i loro giochi in NFT e criptovalute.

Ecco cosa dice la dichiarazione: “Sfruttamento commerciale, compresa la vendita di loot box in cambio di valuta reale o del suo equivalente nel gioco. La vendita di valute virtuali, la generazione di entrate tramite sponsorizzazioni aziendali o integrazioni nel gioco. O l’uso di criptovalute o asset crittografici (ad es. NFT)” rientreranno nello “sfruttamento commerciale”. È possibile leggere i nuovi termini e condizioni aggiornati qui.

In conclusione, l’utilizzo di NFT e criptovalute di terze parti e qualsiasi tipo di mod potrebbe essere oggetto di azioni legali da parte di Rockstar Games.

Questo però potrebbe anche significare che la possibilità di utilizzare NFT  deve rimanere nelle mani di Rockstar Games. Insomma, un inserimento WEB3 istituzionale, che non può invece essere messo in atto dai giocatori.

Alla fine, ad introdurre il il divieto del mondo delle crypto e degli NFT sono stati proprio loro. Perché prendersi tanto disturbo?

 

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