Halving di Bitcoin: i piccoli miner soccombono, i grandi accumulano
Perché siamo affidabili?
Secondo Julio Moreno, responsabile della ricerca di CryptoQuant, dopo l’halving di Bitcoin, si sta vedendo una chiara tendenza nella community crypto: i miner più piccoli stanno vendendo i loro investimenti nell’asset crypto, mentre le società di mining più grandi e quotate in borsa stanno accumulando sempre più BTC.
Un cambiamento che riflette le diverse strategie e capacità finanziarie tra miner piccoli e quelli più grandi.
Since the #Bitcoin halving smaller miners are the ones selling; Bigger miners have accumulated.
This makes sense with what large publicly-traded mining companies have reported: higher reserves and some even buying Bitcoin. pic.twitter.com/E3j7IrcaVU
— Julio Moreno (@jjcmoreno) July 30, 2024
L’ultimo halving di Bitcoin è avvenuto il 19 aprile. Per chi non lo sapesse, l’halving è un evento che si verifica ogni quattro anni e riduce della metà la ricompensa per l’estrazione di nuovi blocchi. Con l’ultimo halving, la ricompensa per i miner è scesa da 6,25 BTC a 3,125 BTC. Questa riduzione ha aumentato la pressione sui miner, in particolare su quelli meno efficienti o con costi più elevati.
Il mining di Bitcoin è diventato estremamente costoso dopo l’halving, con l’“hashprice” dell’asset che ha raggiunto i minimi degli ultimi due mesi, secondo i dati di Hashrate Index.
Miner più piccoli sono sotto pressione
I miner più piccoli stanno vivendo un momento difficile. Spesso operano con margini di profitto più ristretti e attrezzature di mining meno avanzate, e ora stanno affrontando una pressione finanziaria crescente dopo l’halving.
La diminuzione delle entrate dal mining li costringe a vendere i Bitcoin per coprire i costi e restare a galla. La necessità di liquidare i loro BTC li rende più vulnerabili alle oscillazioni di mercato e alle sfide operative.
Invece, le grandi aziende di mining, soprattutto quelle quotate in borsa, stanno accumulando Bitcoin. Queste società hanno la capacità di non solo mantenere, ma anche aumentare le loro riserve.
Alcune hanno addirittura comprato altri Bitcoin dal mercato per rafforzare le loro riserve. Questo perché hanno accesso a più capitale, operano in modo più efficiente e spesso riescono a mantenere i costi dell’elettricità più bassi grazie a contratti vantaggiosi o a fonti di energia rinnovabile.
Le grandi aziende di mining accumulano Bitcoin
Le grandi società di mining, come Marathon Digital Holdings e Riot Platform, stanno accumulando massicce quantità di Bitcoin, in linea con la loro strategia di mantenere l’asset come investimento a lungo termine, anticipando i futuri aumenti di prezzo.
La loro solidità finanziaria gli consente di affrontare la riduzione delle ricompense di mining e e di prepararsi al meglio per le future sfide del mercato.
La crescente disparità tra i miner più piccoli, costretti a vendere per sopravvivere, e i grandi, in grado di accumulare, potrebbe influenzare le dinamiche dell’offerta sul mercato e concentrare il potere nelle mani di pochi operatori.
All’inizio del mese, Marathon Digital ha annunciato che sta investendo pesantemente in Bitcoin e di aver acquistato 100 milioni di dollari di BTC nel mercato. Inoltre, la società ha annunciato che manterrà tutti i Bitcoin che estraggono nel suo bilancio.
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