I clienti di FTX Japan recupereranno i loro fondi a febbraio?

Massimo De Vincenti
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Fonte dell’immagine: FTX JP

Mamoru Yanase, vice direttore generale dell’Ufficio per lo sviluppo e la gestione della strategia dell’Agenzia per i servizi finanziari, ha dichiarato che FTX Japan restituirà i fondi ai clienti a partire dal mese prossimo. Questa dichiarazione è stata rilasciata dopo che il giudice fallimentare del Delaware ha permesso a FTX di vendere quattro unità aziendali, tra cui la sua filiale giapponese. 

Yanase ha detto: 

“Abbiamo mantenuto una costante comunicazione con FTX Japan”. Inoltre ha aggiunto che “prenderanno provvedimenti adeguati” tenendo conto della scadenza di metà febbraio per i ritiri.

Se questo piano dovesse andare a buon fine, sarebbe un raro caso di investitori che ottengono il rimborso dopo il fallimento dell’exchange. Invece non è stato lo stesso per gli utenti di Mt. Gox, un tempo il più grande exchange crypto di bitcoin del mondo, che ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta nel 2014, visto che sono ancora in attesa di ricevere il loro denaro.

L’unità giapponese ha spiegato che ” gli asset dei clienti sono stati separati in modo appropriato”, aggiungendo che i problemi tecnici hanno finora impedito agli utenti di accedere ai loro fondi. Inoltre l’autorità di vigilanza ha dichiarato di aver appreso che non c’è stata “alcuna obiezione” al piano di ritiro in relazione al Capitolo 11 della controllante negli Stati Uniti.

John Dorsey, giudice fallimentare del Delaware, ha permesso a FTX di vendere la sua filiale giapponese e altre tre unità aziendali, tra cui la piattaforma di compensazione azionaria Embed e il ramo derivati LedgerX e le attività di FTX Europe.

Adesso la banca d’investimento Perella Weinberg è autorizzata ad avviare il processo di vendita. Gli avvisi di vendita saranno pubblicati entro  tre giorni lavorativi e le indicazioni di interesse dovranno pervenire tra il 18 gennaio per Embed e il 1° febbraio per FTX Europe e Japan.

Il giudice Dorsey ha descritto il processo come un tentativo di FTX “di immergersi nell’acqua per vedere cosa succede e che tipo di interesse riscuote”.

All’inizio di novembre FTX e tutto il gruppo di società hanno presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11. Il suo fondatore, Sam Bankman-Fried, in arte SBF, è stato in seguito arrestato alle Bahamas, dopo che i procuratori statunitensi hanno formalmente presentato accuse penali contro di lui. Infine è stato estradato negli Stati Uniti dove è stato rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 250 milioni di dollari presso un tribunale di New York.

Il Distretto meridionale di New York ha accusato Sam Bankman-Fried di otto capi d’accusa, tra cui frode telematica e associazione a delinquere finalizzata all’uso improprio dei fondi dei clienti. La SEC, invece, ha accusato SBF di aver “orchestrato uno schema per frodare gli investitori azionari di FTX”. 

Nel frattempo, FTX International è riuscita a recuperare oltre 5 miliardi di dollari in contanti e asset liquidi che possono essere utilizzate per rimborsare i creditori.

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