I governi del G20 lavorano insieme per un regolamento unificato sulle criptovalute

Ruholamin Haqshanas
| 2 min read
Fonte: Pixabay

I paesi del G20 stanno valutando se realizzare una policy congiunta riguardo le criptovalute, allo scopo di regolamentare in maniera efficace gli asset digitali.

Mercoledì, il segretario per gli affari economici federali in India, Ajay Seth ha dichiarato che i paesi del G20 prenderanno in esame l’impatto delle criptovalute sull’economia, la politica monetaria e il settore bancario, per definire un approccio condiviso.

“La regolamentazione dovrebbe derivare dall’unione dei diversi punti di vista. Infatti, una delle priorità che sono state affrontate è aiutare i governi a costruire il consenso necessario a un approccio univoco sugli asset crypto.”

Il G20, che comprende 19 nazioni e l’Unione Europea, ha il compito di definire linee guida univoche intorno a temi importanti come la stabilità finanziaria, il contrasto al cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. Al momento l’India presiede il G20 e ha ospitato il primo meeting del gruppo dei deputati di finanza e banca centrale, dal 13 al 15 dicembre a Bengaluru. Il settore delle crypto è ampiamente deregolamentato e un consenso sulle policy potrebbe aiutare le varie giurisdizioni a stilare il quadro normativo.

Da notare che l’enfasi sul regolamento crypto è una risposta al rovinoso collasso dell’exchange FTX, il terzo maggiore exchange crypto al mondo, che ha provocato perdite per miliardi di dollari ai propri clienti. Come abbiamo scritto, lunedì il fondatore di FTX Sam Bankman-Fried è stato arrestato alle Bahamas, in seguito alla notifica formale da parte degli Stati Uniti delle accuse a carico di SBF, è probabile che verrà chiesta l’estradizione.

Il Distretto Meridionale di New York ha imputato a SBF otto capi d’accusa tra cui frode e appropriazione indebita dei fondi dei propri clienti. A parte, pesano le accuse formulate dalla Securities and Exchange Commission secondo cui SBF “ha orchestrato uno schema per frodare i finanziatori di FTX”.

L’India chiede la cooperazione globale per regolamentare le crypto

Nirmala Sitharaman, la Ministra delle Finanze indiane, ha dichiarato che è necessaria una cooperazione su scala globale per rendere efficace qualsiasi norma o divieto. A luglio, aveva dichiarato che la Reserve Bank of India (RBI) non ritiene di poter equiparare le criptovalute a vera moneta dal momento che ogni valuta moderna deve essere emessa dal governo o dalla banca centrale. In quell’occasione aveva dichiarato:

Le criptovalute sono per definizione senza confini nazionali e richiedono la collaborazione internazionale per evitare l’arbitraggio delle normative. Quindi, qualsiasi legge istituita per regolare o vietare deve essere effettiva solo a seguito di una significativa collaborazione per valutare i rischi e i benefici e l’evoluzione di standard e classificazioni univoci.

All’inizio dell’anno, il governo indiano aveva rivelato le proprie intenzioni riguardo la tassazione sulle crypto, tra cui la proposta di applicare una tassa sui profitti derivati dai trasferimenti crypto del 30%. Inoltre, tutti gli acquirenti di asset digitali virtuali dovranno pagare l’1% secondo quanto previsto dal principio del TDS (tax deduction at source). 

___

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social