I legislatori russi vogliono creare un exchange crypto gestito dallo Stato

Tim Alper
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Russia
Fonte: Igor/Adobe

I legislatori russi hanno elaborato un piano per creare un exchange crypto gestito dallo Stato.

Secondo Vedomosti, i membri della Duma di Stato, corrispondente al parlamento russo, hanno “iniziato a sviluppare una bozza di emendamento”, che preveda “la creazione di un exchange nazionale crypto in Russia”.

Il popolare quotidiano russo ha citato una “fonte vicina alla Duma di Stato” che ha affermato che i colloqui sull’exchange sono in corso da “metà novembre”. La fonte ha aggiunto che i parlamentari hanno “discusso” la questione con i “player del mercato”, probabilmente operatori russi del settore crypto. Uno dei parlamentari, membro del Comitato di politica economica della Duma, ha confermato che il progetto di emendamento è stato discusso.

Vedomosti ha citato il deputato Sergey Altukhov, membro del partito Russia Unita al potere, che ha dichiarato:

“Non ha senso dire che le crypto non esistono. Il problema è che le criptovalute circolano al di fuori della regolamentazione governativa. Questo rappresenta miliardi di rubli di mancate entrate di bilancio sotto forma di reddito non tassato”.

Alcuni ostacoli potrebbero però rallentare il progresso della proposta. Le fonti di Vedomosti hanno ammesso che né il Ministero delle Finanze né la Banca Centrale hanno partecipato agli incontri.

I parlamentari sperano invece di raccogliere le loro proposte in un documento e di “sottoporlo alla discussione” del governo e della Banca centrale.

Perchè i parlamentari russi vogliono creare un exchange crypto ” nazionale”?

Le sanzioni internazionali hanno colpito duramente le società di trading russe. Ma alcune società hanno iniziato a testare transazioni crypto, che consentono ai trader di aggirare il blocco del sistema bancario SWIFT.

Il problema più grande, tuttavia, è la posizione della Banca centrale. Il regolatore ha assunto una posizione anti-crypto e non vuole permettere alle criptovalute di “entrare nell’economia russa”.

Il piano per “creare un exchange crypto nazionale” consentirebbe alle imprese di trading di inviare e ricevere pagamenti da “partner stranieri” senza “restrizioni”. 

L’idea di lanciare un exchange crypto “ufficiale” non è del tutto nuova in Russia. Già a giugno i deputati avevano discusso l’idea di consentire alla Borsa di Mosca di gestire una piattaforma di trading di criptovalute.

 

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