I migliori progetti NFT di Solana stanno migrando verso Ethereum e Polygon

Marcello Bonti
| 3 min read

Nell’esatto momento in cui la piattaforma Solana sta lavorando duramente per prendere le distanze da Sam Bankman-Fried, due dei progetti NFT di prima grandezza ospitati nel suo ecosistema stanno migrando verso piattaforme rivali.

I due progetti in questione sono DeGods, che ha deciso di collegare il proprio progetto NFT a Ethereum, e y00ts, che invece ha scelto Polygon. Entrambi i team lo hanno annunciato pubblicamente il 26 dicembre su Twitter.

 

 

Entrambi i progetti sono considerati i più redditizi tra tutti quelli ospitati sulla piattaforma Solana; secondo le analisi di mercato di OpenSea, infatti, negli ultimi 30 giorni il loro volume di scambio è stato di circa 18 milioni di dollari.

All’inizio della giornata di martedì 27 dicembre, DeGods aveva un prezzo minimo di 695 SOL, pari a 7.824 dollari, mentre y00ts si attestava sui 215 SOL, pari a 2.400 dollari.

Sia DeGods sia y00ts sono progetti creati dalla startup tecnologica Dust Labs, che a settembre aveva raccolto 7 milioni di dollari da vari investitori, tra cui Solana Ventures. Anche l’utility token della stessa azienda, il DUST, sarà presto portato su Ethereum e Polygon insieme ai relativi punti premio.

Il creatore di entrambi i progetti NFT, Rohun Vora, il 26 dicembre ha twittato un video in cui afferma:

“Cara comunità Solana, grazie. Il supporto di questa comunità ha significato il mondo per noi. Grazie per averci messo sulla mappa. Non avremmo potuto fare niente di tutto questo senza di voi. – poi continua dicendo – Siamo giunti alla conclusione che per crescere dobbiamo esplorare nuove opportunità. Crediamo che ora sia il momento di correre un rischio calcolato per intraprendere un nuovo viaggio. Dopo tutto il rischio più grande e non prenderne uno”.

Al momento la migrazione non è ancora obbligatoria e non è ancora ben chiaro quali saranno le reazioni che susciterà nel mercato degli NFT. La società Dust si è limitata a scrivere in un tweet separato che “il futuro è multi-chain”.

“I dettagli del bridge saranno rilasciati quando questo sarà pronto e collaudato. Questo non è mai stato fatto prima su questa scala – hanno twittato i team dei due progetti – vogliamo assicurarci che sia ermetico”

Secondo la piattaforma di dati blockchain Nansen, il volume giornaliero di DeGods è aumentato di quasi il 190% dopo l’annuncio della migrazione.

Il progetto DeGods, secondo quanto ha affermato Vora, non stava crescendo al ritmo previsto su Solana, quindi la scelta di migrare su Ethereum è dovuta al fatto che quest’ultima piattaforma offre maggiori vantaggi per una crescita rapida grazie alla sua blockchain più decentralizzata.

Il distacco dei progetti NFT da Solana aggrava le perdite di mercato

L’annuncio della perdita dei suoi due maggiori progetti NFT è stata ovviamente un duro colpo per Solana, che già in precedenza aveva sofferto a causa dello scandalo Bankman-Fried.

Il valore totale bloccato di Solana, infatti, è diminuito del 75% dall’inizio di novembre, ed è ora fermo a 214 milioni di dollari. I mercati hanno punito anche il token nativo SOL, il cui valore è sceso del 70% circa dopo che il mese scorso sono iniziati i problemi con il crollo di FTX; mentre Bitcoin ed Ethereum hanno perso soltanto il 25% circa.

Il MATIC di Polygon, invece, è salito fino al 50% quando la società di SBF è crollata, ma da allora ha rinunciato a quei guadagni.

Il MATIC di Polygon ha sovraperformato Bitcoin, Ethereum e Solana negli ultimi tre mesi – Fonte: TradingView

Scambi di denaro alla base della migrazione?

Secondo alcune fonti non ancora confermate, però, dietro la migrazione dei due progetti NFT ci sarebbe uno scambio di denaro, ma lo sviluppatore Rohun Vora ha fermamente negato.

Le voci dicono infatti che il team del progetto DeGods avrebbe chiesto a Solana 5 milioni di dollari per rimanere sulla sua piattaforma, mentre Polygon avrebbe pagato al progetto y00ts una cifra non ancora rivelata per fargli abbandonare la nave.

Da parte sua Vora ci ha tenuto a sottolineare che l’attuale sovvenzione durerà ancora due anni ed è ancorata a dei traguardi non ancora divulgati.

Nel frattempo il co-fondatore di Solana, Anatoly Yakovenko, ha riferito di comprendere le ambizioni di crescita dei due progetti, ma al tempo stesso di sentirsi amareggiato per la loro scelta di abbandonare la sua piattaforma. 

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