Il CEO di Ripple è convinto che “l’unico modo per andare avanti è…”

Sauro Arceri
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Stamattina, il media online AmbCrypto ha riportato la notizia che Il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, è salito agli onori della cronaca dopo aver twittato sullo stato dell’industria delle criptovalute negli Stati Uniti.

Secondo il dirigente, il settore deve ricostruire la fiducia attraverso l’utilità e la trasparenza. Garlinghouse ha affermato che il settore deve lavorare insieme per andare avanti e colmare il suddetto deficit di fiducia. Per chiarire il suo punto di vista, ha citato FTX e Terra come esempi di aziende che hanno distrutto la fiducia degli investitori, soprattutto quella nelle nuove criptovalute.

Detto questo, il dirigente ha affermato che l’industria crypto sta affrontando notevoli ostacoli, come ad esempio la Securities and Exchange Commission (SEC) che sta muovendo guerra alle criptovalute. Garlinghouse ha infatti criticato l’invito del presidente della SEC Gary Gensler a registrare le società crypto, sostenendo che non esiste un’infrastruttura che permetta a un “token registrato” di operare e che non c’è chiarezza su cosa siano questi token.

L’amministratore delegato di Ripple ha inoltre esortato le autorità statunitensi a regolamentare adeguatamente il settore, osservando che molti altri paesi del G20 stanno già sviluppando quadri normativi e fornendo indicazioni. A titolo di esempio, ha citato i regolamenti dell’UE sui mercati dei crypto-asset (MiCA).

La causa SEC contro Ripple è ancora in corso


Garlinghouse ha anche colto l’occasione per lanciare una frecciatina alla SEC. Riferendosi all’ultima sentenza del giudice Analisa Torres nella causa della SEC contro Ripple, il CEO dell’azienda ha scritto:

“Siamo solo a martedì, ma si preannuncia una settimana non proprio positiva per la SEC (sottintendendo la sentenza Ripple e le cause contro Voyager e Grayscale).”

Inoltre, secondo il consigliere generale di Ripple Stuart Alderoty, la fiducia della società di pagamenti blockchain cresce ad ogni sentenza nella sua battaglia legale contro la SEC. Per il momento sembra che le argomentazioni della SEC secondo cui XRP è un titolo abbiano subito una battuta d’arresto significativa.

Mentre la SEC ha aumentato le sue azioni di contrasto alle criptovalute in quello che sembra essere un tentativo di stabilire una morsa di controllo sul mercato nascente, le tendenze recenti mostrano che gli operatori del settore stanno facendo sentire la loro voce in tribunale. L’indagine per stabilire se XRP sia un titolo è ormai in corso da oltre due anni.

La SEC ha recentemente intensificato la sua campagna contro i titoli non registrati, sostenendo che mettono gli investitori in situazioni pericolose a causa della mancanza di trasparenza.

Il mese scorso l’ente regolatore ha sanzionato l’exchange Kraken con una multa da 30 milioni di dollari, costringendolo a terminare il suo programma di staking di criptovalute. La SEC ha anche avvertito Paxos dell’intenzione di farle causa per l’emissione di Binance USD (BUSD). Secondo la SEC, BUSD è un titolo non registrato.

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