Il declino degli exchange crypto: volumi di scambio e utility token mai così in crisi

Christian Boscolo
| 3 min read

Il 2021 verrà ricordato come l’annus horribilis degli exchange per tanti motivi. Il più importante è senza dubbio legato al fallimento di FTX con il conseguente crollo della fiducia nelle società crypto centralizzate che ha generato un’ondata di prelievi senza precedenti. L’effetto contagio ha poi causato, come una valanga, diversi problemi a tutto l’ecosistema, con diverse società che hanno dovuto ricorrere all’ormai famoso chapter 11 (la procedura di fallimento negli USA, ndr).

Anche il ricorso alla proof of reserve non ha portato i risultati sperati, con i dati che sono stati dapprima contestati e poi cancellati, e con le società di revisione che hanno deciso di abbandonare gli exchange. Sull’argomento è intervenuta anche la SEC che ha definito la proof of reserve completamente inutile

Attacco al potere

Ma non sono solo gli utenti ad aver perso, almeno in parte, la fiducia negli exchange. Anche gli organi di controllo hanno cominciato a metterli nel mirino, prima con una serie di controlli e successivamente con alcune considerazioni di carattere più tecnico. La SEC, ad esempio, ha definito FTT un security token in pratica l’equivalente di un titolo azionario a tutti gli effetti, con tutto quello che comporta a livello di regolamentazione.

Insomma, una serie di problemi che, uniti alla situazione macroeconomica, hanno generato un inverno crypto particolarmente severo. I volumi di scambio delle criptovalute non sono stati così bassi dal dicembre 2020, quando bitcoin veniva scambiato intorno ai $ 20.000.

Grafico del volume di scambio degli exchange dal 2018 al 2022 - Fonte: The Block
Grafico del volume di scambio degli exchange dal 2018 al 2022 – Fonte: The Block

I prezzi delle criptovalute sono diminuiti notevolmente nel 2022, con Bitcoin scambiato intorno ai $ 16.000 a dicembre rispetto ai $ 47.000 nel gennaio di quest’anno. 

La crisi degli exchange è poi sintetizzata dall’andamento dei loro token che, almeno fino ad oggi, hanno mostrato performance nettamente inferiori agli anni passati come dimostra il grafico qui sotto.

https://it.cryptonews.com/news/audit-di-cryptoquant-su-binance-nessun-comportamento-simile-a-ftx-nelle-proof-of-reserve.htm
Grafico dei token dei principali exchange – Fonte: The block

A perdere terreno nel corso dell’anno sono tutti i token degli exchange più importanti a partire da FTT, il token di FTX (-96%) e proseguendo con CRO che ha perso il 95% del suo valore. Performance in ribasso anche per BNB, il token di Binance. Insomma, una vera Caporetto. E pensare che fino a qualche anno fa erano considerati un investimento più che sicuro e dalle ottime performance, dati alla mano.

Alternative in prevendita

In un momento così delicato, dove anche gli utility token degli exchange non garantiscono più le performance degli anni passati, può essere utile utilizzare nuove strategie per diversificare il proprio wallt di criptovalute. Una di queste potrebbe essere legate agli investimenti in fase di prevendita, prima che i nuovi progetti vengano quotati sugli exchange.

Dash 2 Trade si propone di aiutare i trader a fare investimenti efficaci e a trarre il massimo beneficio dalle loro operazioni. Grazie a questa piattaforma, gli investitori crypto hanno accesso a informazioni affidabili basate sui dati, a un sistema completo di allerta sui listing delle crypto in arrivo e agli indicatori di social sentiment, tutti componenti necessari per una strategia di trading di successo.

Balene

Inoltre, gli utenti possono sfruttare il sistema di punteggio dei token di prevendita e lo strumento di back-testing delle strategie, che consente di testare potenziali strategie di trading prima di eseguirle in tempo reale. 

Dopo il crollo di FTX, sempre più persone stanno prendendo provvedimenti per proteggersi da eventuali truffe relative alle crypto. Dash 2 Trade sta cercando di diventare una di queste risorse e per questo motivo ha deciso di accelerare il lancio e accorciare la prevendita del suo token. Inizialmente erano previsti 9 round di presale con 665 milioni di token in palio, adesso, invece saranno solo 4 fasi, con un’offerta di soli 262,5 milioni di token, un segno tangibile della serietà con cui si vuole garantire la sicurezza degli investitori.

La piattaforma di Dash 2 Trade punta molto sui propri token D2T,  assicurandone un’elevata domanda in futuro. Ad oggi, la prevendita ha raccolto ben 11,42 milioni di dollari e la maggior parte dei token disponibili è stata venduta.

 

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social