Il dipartimento di Giustizia USA pone il veto all’acquisizione di Voyager Digital da parte di Binance.US

Marcello Bonti
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Non è bastata la decisione del Tribunale fallimentare che ha approvato la richiesta di acquisizione da parte di Binance.US di Voyager Digital ora in bancarotta. Il Dipartimento di Giustizia USA, infatti, è intervenuto per bloccare la transazione presentando un ricorso che potrebbe far saltare l’accordo.

Il ricorso del DoJ è stato registrato per mezzo dell’Ufficio del fiduciario degli Stati Uniti presso il Tribunale fallimentare degli Stati Uniti nel distretto meridionale di New York. Si tratta di un distaccamento del Dipartimento incaricato della supervisione nella gestione dei casi di bancarotta.

La notizia ha provocato un violento calo del suo utility token VGX che perde il 23% nelle 24 ore e va a 0,3235$. Pochi giorni fa, la notizia dell’ok del tribunale per l’acquisizione da parte di Binance.US, aveva fatto schizzare il prezzo del token a 0,6131$.

All’inizio del mese, il giudice fallimentare Michael Wiles aveva dato il via libera al piano di ristrutturazione di Voyager. Con un’udienza a New York aveva concesso al lender crypto in bancarotta di vendere i propri beni a Binance.US.

Il valore dell’accordo è stato stimato in circa 1,3 miliardi di dollari. Wiles ha autorizzato il piano di ristrutturazione nonostante l’obiezione presentata dall’autorità di vigilanza sui mercati finanziari USA, la Securities and Exchange Commission (SEC).

Il giudice ha respinto l’opposizione della Commissione, ignorando le obiezioni della SEC che ha ribadito come Binance.US di fatto operi come un exchange di titoli non registrato.

Secondo quanto registrato negli atti del processo, una volta conclusa la vendita, i creditori di Voyager potrebbero recuperare, si stima, il 73% dei propri fondi.

Se saltasse l’accordo e Voyager non trovasse un altro acquirente, la società in bancarotta potrebbe optare per la liquidazione. Questa opzione, per il Comitato Ufficiale che tutela i creditori potrebbe rivelarsi ben più misera in termini di rendimento.

Con un tweet, il Comitato spiegava a gennaio che “L’opzione di Binance.US permetterà di recuperare una maggiore quota di fondi per i creditori rispetto alla liquidazione”.

Secondo il Comitato, “Binance.US ha accettato di apportare una serie di importanti adattamenti. Per riassumere, le criptovalute saranno trasferite da Voyager a http://Binance.US solo quando i creditori potranno ritirarle, e i trasferimenti avverranno ogni settimana”.

L’istanza di fallimento con procedimento assistito è stata presentata dal lender crypto Voyager Digital lo scorso luglio. A quel punto i due principali exchange, Binance ed FTX, si sono dati battaglia per aggiudicarsene l’acquisizione. Lo scorso ottobre Sam Bankman-Fried ce l’aveva quasi fatta e aveva ottenuto l’approvazione del tribunale fallimentare al suo piano di acquisizione di Voyager.

Peccato che di lì a poco anche FTX sarebbe crollata come un castello di carta, e l’affare è andato a monte spianando la strada CZ che ha potuto tornare al tavolo delle trattative. A metà dicembre 2022, Binance.US annunciava di poter rilevare Voyager, ma lo scorso gennaio, la SEC aveva espresso parere contrario, respinto dal tribunale, e adesso si aggiunge il veto del DoJ. Resta da vedere come continuerà la vicenda.

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