Il fondatore di Cardano teme gravi ripercussioni dopo il caso FTX. Nuovo giro di vite per le crypto?

Il fondatore di Cardano Charles Hoskinson ha messo in guardia gli investitori sulle possibili ripercussioni legate al crack dell’exchange di criptovalute FTX. Ha inoltre evidenziato che quanto successo attirerà l’attenzione del legislatore.
Nel suo ultimo video su YouTube, Hoskinson sostiene che il collasso di FTX non rappresenta il fallimento delle crypto in sé, ma dipende dalle pecche della piattaforma, difettosa e centralizzata.
“Le crypto non hanno fallito. Le persone hanno fallito. Le persone in posizione di spicco. Alla fine, per quanto ci piacciano i principi delle criptovalute, tutto questo dipende dalle persone che decidono di mettere il proprio denaro in mano agli exchange centralizzati e alle organizzazioni consentendo alle attività centralizzate di agire per proprio conto”.
Ha evidenziato che il crollo di FTX potrebbe attirare l’attenzione delle autorità nei confronti delle crypto. “Ci sono probabilità molto alte che questo tracollo porti a una nuova legislazione, speriamo una legislazione decente, ma è molto probabile che così non sarà”.
In un altro video della scorsa settimana, Hoskinson ha dichiarato che il crack dell’exchange FTX potrebbe rappresentare una delle ultime crisi del settore. Ma ha anche evidenziato che questo tipo di incidenti provocano effetti su tutti gli attori nell’ecosistema, e l’esito si fa sempre più complesso e difficile da prevedere.
“Credo che quello che successo tocchi il fondo, uno degli ultimi eventi con cui dover avere a che fare. Sarà difficile prevedere quanto le cose possano peggiorare, e potrebbero mettersi davvero male. Non ci sono molte altre compagnie come FTX o Alameda o simili, o come Three Arrows Capital, e così via.”
FTX ha dichiarato fallimento, avviando la procedura di bancarotta secondo il Chapter 11 al tribunale di Delaware giovedì, mettendo così fine al disperato tentativo di raccogliere fondi di investitori per tappare i buchi di bilancio. Da notare, FTX US, la divisione statunitense dell’exchange crypto internazionale, è stata inclusa nel procedimento fallimentare malgrado le dichiarazioni dell’ex CEO sulla suo buona salute finanziaria.
Michael Saylor prevede controlli più rigidi
Hoskinson non è il solo a credere che in futuro ci sarà una maggiore stretta normativa nei confronti delle crypto. Anche Michael Saylor crede che il crollo di FTX porterà di certo a una maggiore attenzione da parte del legislatore. Si dice convinto che il settore crypto uscirebbe fortemente danneggiato da una stretta normativa troppo forte.
Tuttavia, il massimalista di Bitcoin sostiene anche che la principale crypto e una “manciata” di altre coin potranno beneficiare del crollo di FTX perché farà fuori migliaia di progetti crypto inutili.
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