Il governo britannico annulla il lancio degli NFT di stato

Massimo De Vincenti
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NFT

Il Tesoro del Regno Unito ha annullato i piani per il lancio di un token non fungibile (NFT),  dopo averlo annunciato per la prima volta un anno fa. Si trattava di un tentativo per rendere la nazione un hub di attrazione per l’innovazione crypto.

La mossa era stata inizialmente proposta dall’allora Cancelliere dello Scacchiere e attuale primo ministro Rishi Sunak ed era stata annunciata nella primavera del 2022 dalla Royal Mint (l’organismo autorizzato a coniare le monete nel Regno Unito).

In quel momento il governo britannico si stava muovendo per inserire le cosiddette stablecoin in un quadro normativo da utilizzare come forma di pagamento riconosciuta. Vale a dire le valute digitali “peggate” ad un asset di riserva stabile come il dollaro USA, l’oro o la sterlina per evitare la volatilità delle crypto all’interno dei sistemi di pagamento del Paese.

La proposta di un NFT “di Stato” è in fase di revisione


All’inizio del mese il deputato Harriet Baldwin ha inviato un’inchiesta al Ministero del Tesoro britannico sullo stato della proposta dell’ NFT “di Stato”.

L’inchiesta affermava semplicemente che mirava a:

“Chiedere al Cancelliere dello Scacchiere se la politica del suo Dipartimento prevede che la Royal Mint emetta un token non fungibile”.

Nella risposta scritta alle domande pubblicate lunedì sul sito web del Parlamento britannico, il ministro del Tesoro Andrew Griffith ha dichiarato che la Royal Mint “non sta procedendo con il lancio di un token non fungibile in questo momento, ma terrà questa proposta sotto controllo”.

Il primo ministro Rishi Sunak aveva avviato il piano NFT lo scorso anno. L’incursione del governo nel web3 era avvenuta durante il crescente interesse nel settore, poco prima del verificarsi di eventi che hanno innescato il contagio delle crypto nel 2022, come il crollo della stablecoin algoritmica Terra/UST.

Da quel momento il crollo crypto ha coinvolto il settore, con FTX, Celsius, Voyager e Genesis che hanno dichiarato bancarotta, insieme alle banche Silvergate e Signature, focalizzate sulle crypto, e adesso l’exchange crypto Binance sta affrontando un’indagine da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi.

Ad ogni modo il Regno Unito resta impegnato nel progresso tecnologico sul fronte dei pagamenti, come dimostrano gli studi riguardo al possibile lancio di una sterlina digitale di Stato CBDC.

 

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