Il martello della SEC cala su Gemini a causa dell’offerta non registrata di titoli tramite il programma Earn

Sauro Arceri
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Il sigillo della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti visibile sulla facciata della sede centrale di Washington, D.C., USA. – Fonte: Andrew Kelly/Reuters

Sembra proprio che il mercato delle criptovalute si stia preparando a vivere un altro importante caso legale: la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha accusato la società Gemini di aver offerto e venduto titoli di criptovalute attraverso Gemini Earn senza registrare le transazioni.

Il comunicato stampa, emesso il 12 gennaio, afferma che le due società hanno “raccolto miliardi di dollari di crypto asset da centinaia di migliaia di investitori”. La SEC sta inoltre indagando su altre violazioni della legge sui titoli, e su altre entità e persone collegate alla vicenda. Il presidente della SEC Gary Gensler, ha twittato sul caso il 13 gennaio scatenando una grande discussione nella comunità delle criptovalute in merito all’accusa lanciata dall’organo di sicurezza statunitense.

Il programma Gemini Earn, che è già stato al centro di un acceso dibattito tra Cameron Winklevoss e il CEO di DCG Barry Silbert, è stato lanciato nel febbraio 2021. Questo programma di guadagno consentiva agli investitori al dettaglio di guadagnare interessi sulle loro attività.

La SEC sostiene che le offerte del programma avrebbero dovuto essere registrate presso la Commissione, ma questo non è mai avvenuto. Gensler ha quindi dichiarato:

“Sosteniamo che Genesis e Gemini abbiano offerto al pubblico titoli non registrati, aggirando i requisiti di divulgazione progettati per proteggere gli investitori. Le accuse di oggi si basano su azioni precedenti per chiarire al mercato e al pubblico degli investitori che le piattaforme di prestito di criptovalute e altri intermediari devono rispettare le nostre leggi sui titoli, ormai consolidate nel tempo”.

I funzionari hanno anche fatto riferimento al collasso di altri programmi di prestito di criptovalute. Hanno fatto notare che questi programmi devono rispettare le leggi per poter operare.

Il co-fondatore di Gemini risponde

Tyler Winklevoss, fratello di Cameron e co-fondatore dell’exchange Gemini, ha risposto all’accusa, dichiarandosi “deluso” su Twitter. Ha poi replicato all’accusa di Gensler facendo notare che il programma Gemini Earn è stato regolamentato dalla NYDFS e che Gemini ne ha discusso con la SEC per 17 mesi. Poi ha concluso definendo l’accusa: “una multa per divieto di sosta fabbricata ad arte”.

Gemini è un exchange che si è concentrato molto sulla regolamentazione. La società è registrata a New York, una municipalità nota per la sua estrema severità di giudizio nel permettere alle criptovalute di operare.

La SEC non riduce il controllo sulle criptovalute

La SEC si è concentrata intensamente sul mercato delle criptovalute negli ultimi 12 mesi e Gensler ha chiarito le intenzioni dell’agenzia. Il presidente della SEC ha dichiarato che le società di criptovalute non conformi dovranno affrontare un duro processo nel 2023.

Alcuni di questi casi hanno irritato la comunità delle criptovalute, come quello contro Ripple. La SEC ha anche preso di mira i revisori di criptovalute, poiché l’autorità dubita della legittimità delle revisioni.

 

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